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adeguamento liturgico
Banco
Sanzeno
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Antonio
Parrocchia di Sant'Antonio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
1300 - 1376(costruzione intero bene); 1376 - 1376(menzione intero bene); 1455 - 1455(sostituzione copertura); 1537 - 1579(ricostruzione intero bene); 1710 - 1710(lavori intero bene); 1895 - 1895(restauro intero bene); 1922 - 1922(ampliamento intero bene); 1937 - 1937(rimozione balaustre presbiterio); 1938 - 1938(impianto decorativo interno); 1943/12/31 - 1943/12/31(erezione a parrocchia carattere generale); 2003 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio <Banco, Sanzeno>
Altre denominazioni S. ANTONIO abate
Chiesa di Sant'Antonio Abate
S. Antonio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura gotica (ampliamento)
Notizie Storiche

1300 - 1376 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il nucleo originario della chiesa sia stato eretto nel corso del XIV secolo. Alla seconda metà del secolo risalirebbe inoltre la stesura degli affreschi interni.

1376  (menzione intero bene)

Callovi (2005) colloca nel 1376 la prima menzione attestante l'esistenza della chiesa, riferita ad un documento di natura ignota stilato in quell'anno.

1455  (sostituzione copertura)

Una delle prime menzioni che attestano l'esistenza della chiesa risale all'intervento di sostituzione della copertura, operato grazie alla confraternita del Corpo di Cristo; la nota è riportata da Weber (1938).

1537 - 1579 (ricostruzione intero bene)

Gli atti della visita pastorale clesiana descrivono che all'epoca la chiesa era priva di avvolto e dotata di una soffittatura lignea. Weber (1938) riporta che in un momento successivo alla visita vescovile un incendio danneggiò gravemente la struttura, al punto che si rese necessaria una parziale ricostruzione del tempio. I visitatori vescovili del 1579 non fecero menzione di particolari condizioni di degrado dell'edificio, ragione che porta ad ipotizzare che gli interventi edilizi necessari fossero già stati realizzati.

1710  (lavori intero bene)

La struttura viene rinforzata in questo anno mediante la realizzazione di alcuni barbacani.

1895  (restauro intero bene)

Il restauro conservativo dell'intera struttura effettuato in questo anno è riportato da Weber (1938) e da Morizzo (1903); secondo quest'ultimo, la chiesa versava in condizioni di degrado almeno dal primo quarto del XIX secolo, in particolar modo per via dell'umidità causata dall presenza del cimitero adiacente alla chiesa, collocato in posizione leggermente elevata rispetto al tempio. In questa occasione la porzione di terreno occupata dal camposanto fu sbancata, il cimitero trasferito, e si procedette al cambio dei serramenti e ad una nuova tinteggiatura.

1922  (ampliamento intero bene)

Risale a questo periodo l'ampliamento dell'edificio sacro, la cui navata viene prolungata verso occidente; nel corso degli interventi viene demolita l'antica facciata, determinando la perdita di alcuni dipinti murali ad affresco.

1937  (rimozione balaustre presbiterio)

Le balaustre, interessate da instabilità strutturale, vengono rimosse.

1938  (impianto decorativo interno)

In questo anno viene steso, ad opera di Carlo Bonacina, un ciclo di affreschi presso la volta absidale.

1943/12/31  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa, già dipendente dalla parrocchiale di Sanzeno, viene elevata al titolo di parrocchiale.

2003 - 2010 (restauro intero bene)

In questi anni viene effettuata un'opera di restauro conservativo su progetto dell'architetto Walter Dalpiaz, che vede la sostituzione di alcuni impianti, della pavimentazione interna e del manto di copertura. Vengono inoltre rinnovati gli intonaci e le tinte interne ed esterne.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio venne eretta nel centro dell'abitato di Banco, presso Sanzeno, probabilmente nel corso del XIV secolo, epoca a cui risalgono anche gli affreschi interni più antichi; la prima menzione documentata della chiesa è datata infatti 1376. Danneggiata da un incendio e restaurata tra il 1537 ed il 1579, la chiesa venne pesantemente rimaneggiata nel 1922, con il prolungamento della navata a occidente mediante un avancorpo poco armonioso rispetto all'edificio gotico, e decorata da un impianto ad affresco realizzato da Carlo Bonacina nel 1938. La facciata, determinata dal prospetto occidentale dell'avancorpo poligonale, presenta un profilo quadrangolare ed è caratterizzata da un incasso definito da un'arcata a tutto sesto profilata da una cornice, ospitante il portale lapideo d'ingresso, elevato da tre gradini e caratterizzato da piedritti modanati a sostegno di un architrave timpanato. Ai lati del prospetto frontale sono presenti due finestre a profilo mistilineo. Le fiancate rivelano l'aggetto della navata, recante due contrafforti, rispetto all'avancorpo, illuminato da una finestra, e rispetto al presbiterio. La fiancata sinistra presenta un accesso murato ed è caratterizzata dalla presenza della sacrestia, aderente ai volumi della navata, del presbiterio e della torre campanaria. La fiancata destra presenta una finestra a sesto acuto tra i due contrafforti e una finestra lobata presso il presbiterio. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, marcata da contrafforti angolari e caratterizzata da un oculo presso la parete di fondo. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie e recante un quadrante d'orologio su ogni lato. La cella campanaria, delimitata da una cornice lapidea, è caratterizzata da una bifora a tutto sesto dotata di colonnina su ogni lato. Al di sopra di questa si innesta la cuspide a piramide quadrata a doppia pendenza, ricoperta da scandole lignee e coronata da croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate; la prima, determinata dall'ampliamento novecentesco, presenta una volta a botte raccordata ad una volta a catino ed è separata dalle altre da un'arcata trasversale a tutto sesto. La seconda e la terza campata sono scandite da due coppie di pilastri a sezione quadrangolare lungo le pareti laterali, ribattuti da un pilastrino a sezione semicircolare su cui insistono le nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto acuto, in pietra, sostenuto da piedritti modanati e a sezione mistilinea, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da tre gradini, affacciato ad un locale di servizio sul lato sinistro e coperto da una volta ad ombrello, le cui nervature lapidee poggiano su peducci in pietra distribuiti lungo le pareti. Le pareti della terza campata della navata e quelle del presbiterio recano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Pianta
Avancorpo a pianta poligonale, navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata, determinata dal prospetto occidentale dell'avancorpo poligonale, presenta un profilo quadrangolare ed è caratterizzata da un incasso definito da un'arcata a tutto sesto profilata da una cornice, ospitante il portale lapideo d'ingresso, elevato da tre gradini e caratterizzato da piedritti modanati a sostegno di un architrave timpanato. Ai lati del prospetto frontale sono presenti due finestre a profilo mistilineo, inferriate; una zoccolatura precorre i prospetti, le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
Le fiancate rivelano l'aggetto della navata, recante due contrafforti a sezione quadrangolare, rispetto all'avancorpo, illuminato da una finestra a profilo mistilineo per lato, e rispetto al presbiterio. La fiancata sinistra presenta un accesso murato tra i due contrafforti ed è caratterizzata dalla presenza della sacrestia, aderente ai volumi della navata, del presbiterio e della torre campanaria, e culminante a livello di quest'ultima. La fiancata destra presenta una finestra a sesto acuto, inferriata, tra i due contrafforti, e una finestra lobata entro cornice archiacuta presso il presbiterio. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, marcata da contrafforti angolari a sezione quadrangolare e caratterizzata da un oculo presso la parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria, raccordata alla chiesa mediante il corpo della sacrestia, è situata in posizione nord orientale rispetto ad essa e presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie e recante un quadrante d'orologio su ogni lato. La cella campanaria, delimitata da una cornice lapidea, è caratterizzata da una bifora a tutto sesto dotata di colonnina su ogni lato. Al di sopra di questa si innesta la cuspide a piramide quadrata a doppia pendenza, ricoperta da scandole lignee e coronata da croce apicale. Le finiture sono ad intonaco rustico raso sasso. Un secondo campanile, ligneo, a torretta, emerge dall'incontro delle falde di copertura presso il limite occidentale del corpo della navata originaria; è aperto da una monofora su ogni lato ed è coperto da una cuspide a piramide quadrata rivestita da scandole lignee e coronata da croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte raccordata ad una volta a catino presso la prima campata della navata, volta reticolare in muratura sopra le due campate orientali della navata, volta a ombrello in muratura con nervature lapidee sopra il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a più falde convergenti sull'avancorpo e sul presbiterio e l'abside, a due spioventi sulla navata originaria. Struttura portante lignea, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate; la prima, determinata dall'ampliamento novecentesco, presenta una volta a botte raccordata ad una volta a catino ed è separata dalle altre da un'arcata trasversale a tutto sesto. La seconda e la terza campata sono scandite da due coppie di pilastri a sezione quadrangolare lungo le pareti laterali, ribattuti da un pilastrino a sezione semicircolare su cui insistono le nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. L'arco santo a sesto acuto, in pietra, sostenuto da piedritti in conci lapidei modanati e a sezione mistilinea, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da tre gradini, affacciato ad un locale di servizio sul lato sinistro e coperto da una volta ad ombrello, le cui nervature lapidee poggiano su peducci in pietra distribuiti lungo le pareti. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La prima campata della navata è pavimentata a terrazzo alla veneziana; la seconda e la terza campata della navata, così come il presbiterio, presentano una pavimentazione in quadrotte di pietra calcarea rossa disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Le pareti della terza campata della navata e quelle del presbiterio recano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei e metallici non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è situato l'altare verso il popolo, caratterizzato da una mensa rettangolare sostenuta da due piedritti metallici con un fronte ornato a bassorilievo. A destra di questo è presente un leggio metallico modanato, avente la funzione di ambone. Una sedia lignea collocata dietro l'altare verso il popolo svolge la funzione di sede del celebrante. Il presbiterio conserva l'altare maggiore storico, il cui tabernacolo è impiegato come custodia eucaristica.
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