chiese italiane
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edifici di culto
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patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sanzeno
Trento
cappella
sussidiaria
S. Alessandro
Parrocchia dei Santi Sisinio
Martirio e Alessandro
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1972)
XIII - XIII(costruzione intero bene); 1537 - 1537(menzione intero bene); 1538 - 1599(lavori facciata); 1616 - 1616(restauro intero bene); 1742 - 1742(cambio di proprietà intero bene); 1750 - 1750(cambio di proprietà intero bene); 1830 - 1838(restauro intero bene); 1895 - 1896(restauro intero bene); 1971 - 1972(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Alessandro
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Alessandro <Sanzeno>
Altre denominazioni Cappella di Sant'Alessandro
S. Alessandro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (costruzione intero bene)

Sulla scorta dei dati storici e stilistici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che l'edificio sia stato eretto nel corso del secolo XIII, sul luogo ove secondo la tradizione, era sorta la chiesa costruita dai Martiri Anauniesi nella seconda metà del IV secolo; alla seconda metà del secolo XIII risalirebbero inoltre gli affreschi in facciata d'ambito veronese.

1537  (menzione intero bene)

La prima menzione attestante l'esistenza dell'edificio sacro risale agli atti della visita pastorale clesiana del 1537, nei quali viene riportato che la chiesa versava in condizioni di deperimento ed era priva di arredi liturgici.

1538 - 1599 (lavori facciata)

L'odierno portale lapideo di accesso viene presumibilmente realizzato in questo periodo, così come l'oculo in facciata.

1616  (restauro intero bene)

In seguito alle disposizioni emesse durante la visita pastorale del vescovo suffraganeo di Trento Pietro Belli, le pareti dell'edificio vengono restaurate e tinteggiate.

1742  (cambio di proprietà intero bene)

Nel corso di questo anno la gestione della chiesa viene affidata alla famiglia Busetti di Sanzeno.

1750  (cambio di proprietà intero bene)

A otto anni dall'affidamento del tempio alla famiglia Busetti di Sanzeno, la gestione dell'edificio viene rimessa nelle mani della vicinia.

1830 - 1838 (restauro intero bene)

In questo periodo vengono effettuati alcuni restauri che interessano la struttura nel suo complesso; gli atti della visita pastorale del 1838 riportano infatti che la chiesa era stata restaurata da poco.

1895 - 1896 (restauro intero bene)

Viene effettuato, a spese del comune, un importante restauro della struttura, al quale si accompagna la stesura di dipinti murali lungo le pareti interne che vanno a coprire il ciclo ad affresco originario. La chiesa viene dotata di arredi liturgici e riaperta al culto, in seguito ad un periodo imprecisato in cui la chiesa non era più officiata.

1971 - 1972 (restauro intero bene)

Gli affreschi che ornano il prospetto frontale esterno, scoperti nel 1971, subiscono un'opera di restauro, così come la copertura. Si procede alla realizzazione di un'intercapedine presso le fondazioni delle pareti esterne, alla pulizia degli apparati lapidei, alla demolizione della sacrestia (di ignota erezione), alla posa dell'impianto elettrico e all'apertura delle finestre originarie, murate in epoca imprecisata. Nello stesso periodo vengono effettuati altri interventi edilizi volti a restituire l'aspetto originario alla zona absidale, ai quali si accompagnano alcuni lavori relativi all'adeguamento dei poli liturgici alle disposizioni conciliari.
Descrizione

La chiesa di Sant'Alessandro, eretta probabilmente nel corso del XIII secolo sul luogo ove secondo la tradizione, era sorta la chiesa costruita dai Martiri Anauniesi nella seconda metà del IV secolo, viene ricordata dalle fonti solo a partire dalla visita clesiana del 1537; all'epoca la chiesa risulta in stato di forte degrado e mancante di arredi liturgici. Nel corso dei secoli non subisce sostanziali modifiche e questo permette di coglierne l'aspetto originario, viziato però da un pesante intervento di restauro occorso a fine XIX secolo. L'ultima campagna di restauri risale al 1972. La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale, affiancato da due finestre rettangolari sdraiate e inferriate, il portale lapideo d'ingresso, dotato di piedritti desinenti in mensole a sostegno dell'architrave. Al di sopra di questo è presente un oculo strombato. Una zoccolatura in pietrame percorre il prospetto. La fiancata sinistra è percorsa da uno zoccolo e presenta una feritoia a livello del presbiterio; il fianco destro è aperto da due finestre a tutto sesto, strombate. Il prospetto posteriore rivela il profilo semicircolare dell'abside. L'interno rivela una navata unica, non suddivisa in campate, coperta da una soffittatura lignea. La zona presbiteriale è definita dalla presenza di una pedana lignea ed è conclusa da un'abside semicircolare, coperta da una volta a catino. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato sulla volta absidale, in muratura in pietrame a vista lungo le pareti. La facciata presenta un apparato decorativo ad affresco avente carattere figurativo; un riquadro affrescato, in condizione di deperimento, è presente sulla parete interna destra; un secondo riquadro affrescato, avente carattere figurativo è situato presso la parete laterale sinistra interna.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale, affiancato da due finestre rettangolari sdraiate e inferriate, il portale lapideo d'ingresso, dotato di piedritti desinenti in mensole a sostegno dell'architrave. Al di sopra di questo è presente un oculo strombato. Una zoccolatura in pietrame percorre il prospetto; le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato, deteriorato in alcune porzioni.
Prospetti
La fiancata sinistra è percorsa da uno zoccolo e presenta una feritoia a livello del presbiterio; il fianco destro è aperto da due finestre a tutto sesto, strombate. Il prospetto posteriore rivela il profilo semicircolare dell'abside. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: soffittatura mediante tavolato ligneo sopra la navata, catino absidale in muratura.
Coperture
Copertura a due spioventi sulla navata e sul presbiterio, a una falda semicircolare sopra l'abside. Struttura portante lignea, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno rivela una navata unica, non suddivisa in campate, coperta da una soffittatura lignea. La zona presbiteriale è definita dalla presenza di una pedana lignea ed è conclusa da un'abside semicircolare, coperta da una volta a catino. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato sulla volta absidale, in muratura in pietrame a vista lungo le pareti.
Pavimenti e pavimentazioni
L'interno presenta una pavimentazione in battuto di calce.
Elementi decorativi
La facciata presenta un apparato decorativo ad affresco avente carattere figurativo; un riquadro affrescato, in condizione di deperimento, è presente sulla parete interna destra; un secondo riquadro affrescato, avente carattere figurativo è situato presso la parete laterale sinistra interna.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante un intervento strutturale progettato da Enrico Sironi che ha visto la realizzazione di una pedana lignea presso il presbiterio, dove è stato installato in posizione centrale l'altare verso il popolo, caratterizzato da una base lapidea a parallelepipedo a sostegno della mensa rettangolare in pietra. A sinistra di questo è presente l'ambone, dotato di struttura lignea a parallelepipedo sovrastata da un lettorile. Uno stallo semicircolare, ligneo, corre lungo la parete dell'abside; la porzione dietro l'altare, delimitata da due braccioli, definisce la sede del celebrante. Il presbiterio non conserva né le balaustre, né l'altare maggiore storico.
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