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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sanzeno
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Maria
Parrocchia dei Santi Sisinio
Martirio e Alessandro
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1000 - 1200(costruzione intero bene); 1235 - 1236/04/26(costruzione xenodochio intorno); 1244 - 1244(cambio di proprietà intero bene); 1283 - 1283(cambio di proprietà intero bene); 1537 - 1537(visita pastorale intero bene); 1553 - 1553(ricostruzione intero bene); 1615 - 1615(lavori intero bene); 1616/11/16 - 1616/11/16(consacrazione carattere generale); 1747 - 1752(elevazione campanile); 1766 - 1766(restauro campanile); 1976 - 1976(restauri copertura); 1982 - 1982(posa impianto anti intrusione interno); 2009 - 2009(sostituzione impianto anti intrusione interno); 2013 - 2013(lavori presbiterio)
Chiesa di Santa Maria
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria <Sanzeno>
Altre denominazioni Rosario
Cappella di Santa Maria del Rosario
S. Maria
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1000 - 1200 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il nucleo originario della chiesa sia stato edificato nel corso del secolo XI o di quello successivo.

1235 - 1236/04/26 (costruzione xenodochio intorno)

Una struttura ospitaliera, dedicata a Santa Marta adiacente alla chiesa e gestita da una confraternita di monaci agostiniani ivi residenti, viene eretta in questo periodo. Al 1236 risale una bolla pontificia stilata da Gregorio IX, con la quale il pontefice si faceva carico della protezione del luogo; il documento rappresenta la prima menzione del luogo di culto, all'epoca già intitolato a Santa Maria.

1244  (cambio di proprietà intero bene)

La struttura ospitaliera e la chiesa adiacente passano in possesso del convento dei monaci agostiniani di Santa Maria Coronata di Denno.

1283  (cambio di proprietà intero bene)

In questo anno l'ospizio-convento e la chiesa vengono trasferiti in possesso di fra Corrado da Tscheves dell’Ordine Teutonico. L'intera struttura, da questo momento in avanti, vivrà un lento e graduale abbandono che porterà alla dismissione dello xenodochio.

1537  (visita pastorale intero bene)

Gli atti della visita pastorale di Bernardo Cles riportano che la chiesa, conseguentemente all'abbandono della struttura ospitaliera adiacente, avenuto in un momento imprecisato, versava in condizioni di deperimento (Morizzo, 1903, riporta che mancava della copertura) e non era fornita di arredi liturgici.

1553  (ricostruzione intero bene)

Il rappresentante dell'Ordine Teutonico, riporta Weber (1938), si era opposto più volte al desiderio della popolazione locale di restaurare l'edificio, che versava in condizioni di abbandono almeno dall'inizio del XVI secolo. L'istituzione della confraternita del Rosario nel 1553 segna una svolta: in tale occasione l'edificio viene infatti restaurato ed ampliato a spese dei confratelli, acquisendo le forme odierne.

1615  (lavori intero bene)

Costa (1986) riporta che furono effettuati alcuni interventi edilizi in questo anno, probabilmente a completamento degli importanti lavori di riedificazione avvenuti a metà del secolo precedente.

1616/11/16  (consacrazione carattere generale)

La chiesa, ricostruita in nuove forme ad opera della confraternita del Rosario verso la metà del secolo precedente, viene in questa data consacrata dal vescovo suffraganeo Pietro Belli.

1747 - 1752 (elevazione campanile)

A spese della confraternita del Rosario, il campanile in questo periodo viene elevato di due livelli.

1766  (restauro campanile)

La cuspide del campanile viene gravemente danneggiata da un fulmine e successivamente ricostruita, acquisendo le proporzioni odierne.

1976  (restauri copertura)

A causa di danni subuti in seguito ad un evento sismico, la copertura viene restaurata in questo anno.

1982  (posa impianto anti intrusione interno)

In questo anno, grazie ad un finanziamento erogato dalla Provincia Autonoma di Trento, viene installato un impianto anti intrusione.

2009  (sostituzione impianto anti intrusione interno)

Su progetto dell'architetto Stefania Wegher si procede alla sostituzione dell'impianto anti intrusione.

2013  (lavori presbiterio)

Vengono effettuati, su progetto dell'architetto Stefania Wegher, alcuni interventi architettonici presso il presbiterio volti al miglioramento delle condizioni strutturali dell'altare maggiore.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria del Rosario, situata nella parte orientale del borgo di Sanzeno, risale nelle forme originarie presumibilmente al secolo XI o XII. La struttura primitiva venne affiancata da uno xenodochio nel corso del XIII secolo: la prima menzione dell’edificio di culto risale infatti ad una bolla pontificia del 1236, con la quale Gregorio IX poneva la struttura sotto la propria protezione. Il monastero passò poi ai monaci agostiniani di Denno e successivamente all’Ordine Teutonico, per venire poi gradualmente dismesso. La nascita della confraternita del Rosario diede impulso alla riqualificazione della chiesa, accuratamente restaurata nella seconda metà del XVI secolo; le forme odierne risalgono al XVIII secolo, quando il campanile viene parzialmente ricostruito. La facciata, a ripidi spioventi, è caratterizzata dalla presenza di una falda inclinata posta a protezione dell’ingresso. Al centro è situato il portale lapideo d’accesso, lapideo e architravato, affiancato da due finestre rettangolari sdraiate dotate di cornice lapidea e inferriate, ed è sovrastato da un oculo strombato situato appena sopra la falda inclinata. L’incontro delle falde di copertura è coronato da una croce apicale. Il fianco sinistro presenta due finestre rettangolari intervallate dall’emergenza della cappella laterale a pianta rettangolare. La fiancata destra presenta una finestra rettangolare presso la navata, seguita dal volume del corpo aggiunto a pianta quadrangolare, dotato di accesso indipendente sul prospetto nord occidentale affiancato sul lato sinistro da un precedente portale lapideo a tutto sesto murato. Il fianco destro del corpo aggiunto è scandito da due brevi barbacani. Il prospetto posteriore raccorda il presbiterio, il corpo aggiunto ed il campanile, e rivela la presenza di un ulteriore accesso al corpo aggiunto, di due portali lapidei a tutto sesto murati e di un oculo strombato ad illuminare il presbiterio. La torre campanaria, aderente all'estremo sud orientale della fiancata sinistra della chiesa, presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie; la cella campanaria, delimitata da due cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto inserita entro un incasso rettangolare e dotata di balaustra; ogni prospetto è coronato da un frontone ligneo, da cui si diparte una copertura a tronco di piramide ottagonale. Su questa si innesta un ulteriore corpo quadrangolare, ligneo, coronato da cuspide a piramide quadrangolare, sfera e croce apicale. L’interno presenta una navata unica, scandita in due campate da coppie di peducci posti lungo le pareti laterali, a sostegno delle nervature lapidee delle due volte a crociera che coprono l’ambiente. Le pareti della seconda campata sono aperte su cappelle laterali poco profonde da arcate a tutto sesto sostenute da pilastri addossati alle pareti. Una terza volta a crociera copre il presbiterio, elevato da un gradino, la cui parete laterale destra presenta una finestra rettangolare sdraiata e inferriata e un accesso architravato ai locali di sacrestia.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa da presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata, a ripidi spioventi, è caratterizzata dalla presenza di una falda inclinata rivestita da scandole di larice e sostenuta da quattro supporti lignei, posta a protezione dell’ingresso. Al centro è situato il portale lapideo d’accesso, dotato di piedritti ornati da specchiature e punte di diamante, a sostegno dell’architrave, ornato da motivi simili e caratterizzato da fregio liscio e cornice. Il portale è affiancato da due finestre rettangolari sdraiate, dotate di cornice lapidea e inferriate, ed è sovrastato da un oculo strombato situato appena sopra la falda inclinata. L’incontro delle falde di copertura è coronato da una croce apicale; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Il fianco sinistro presenta due finestre rettangolari dotate di cornici lapidee e inferriate, intervallate dall’emergenza della cappella laterale a pianta rettangolare. All’estremo sud orientale del prospetto aderisce il volume della torre campanaria. La fiancata destra presenta una finestra rettangolare con cornice lapidea e inferriata presso la navata, seguita dal volume del corpo aggiunto a pianta quadrangolare, dotato di accesso indipendente sul prospetto nord occidentale con portale lapideo architravato, affiancato sul lato sinistro da un precedente portale lapideo a tutto sesto, ora murato. Il fianco destro del corpo aggiunto è scandito da due brevi barbacani. Il prospetto posteriore raccorda il presbiterio, il corpo aggiunto ed il campanile, e rivela la presenza di un ulteriore accesso al corpo aggiunto, di due portali lapidei a tutto sesto murati e di un oculo strombato ad illuminare il presbiterio. Le finiture sono a intonaco tinteggiato, decoeso dalla superficie muraria in alcuni punti.
Campanile
La torre campanaria, aderente all'estremo sud orientale della fiancata sinistra della chiesa, presenta un fusto quadrangolare aperto da feritoie; la cella campanaria, delimitata da due cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto inserita entro un incasso rettangolare e dotata di balaustra; ogni prospetto è coronato da un frontone ligneo, da cui si diparte una copertura a tronco di piramide ottagonale. Su questa si innesta un ulteriore corpo a sezione quadrangolare, ligneo, coronato da cuspide a piramide quadrangolare, sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lignei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura sopra la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sull’intero edificio, la sinistra prolungata a coprire il corpo aggiunto; struttura portante lignea, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L’interno presenta una navata unica, scandita in due campate da coppie di peducci posti lungo le pareti laterali, a sostegno delle nervature lapidee delle due volte a crociera che coprono l’ambiente. Le pareti della seconda campata sono aperte su cappelle laterali poco profonde da arcate a tutto sesto sostenute da pilastri addossati alle pareti. Una terza volta a crociera copre il presbiterio, elevato da un gradino, la cui parete laterale destra presenta una finestra rettangolare sdraiata e inferriata e un accesso architravato ai locali di sacrestia. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse disposte a scacchiera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è stato collocato l'altare verso il popolo, a tavolo, su propria predella. A sinistra di questo è presente una struttura a tre fronti desinente in un lettorile, avente la funzione di ambone. Uno stallo ligneo aderente alla parete di fondo del presbiterio svolge la funzione di sede del celebrante. Il presbiterio conserva l'altare maggiore, il cui tabernacolo è impiagato come custodia eucaristica.
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