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restauro
adeguamento liturgico
Salter
Romeno
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Biagio
Parrocchia di San Biagio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1450 - 1499(costruzione intero bene); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1649 - 1649(lavori intero bene); 1651 - 1651(menzione cimitero); 1695 (?) - 1715(lavori intero bene); 1705 - 1705(erezione a primissaria carattere generale); 1710 - 1710(erezione a curazia carattere generale); 1752 - 1752(lavori interno); 1759 - 1759(restauro campanile); 1783 - 1783(costruzione sacrestia); 1829 - 1829(concessione fonte battesimale carattere generale); 1889 - 1896(restauro intero bene); 1905 - 1905(restauro copertura); 1911 - 1911(lavori campanile); 1913 - 1913(restauro interno); 1913 - 1913(progetto di ampliamento carattere generale); 1920 - 1920(ampliamento intero bene); 1925 - 1925(restauro copertura); 1960 - 1965(progetto di ampliamento carattere generale); 1967/05/01 - 1967/05/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1971 - 1971/02/08(lavori presbiterio); 1971 - 1974(restauro intero bene); 1980 - 1980(restauro intero bene); 2016/08/26 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa di San Biagio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio <Salter, Romeno>
Altre denominazioni S. BIAGIO vescovo e martire
S. Biagio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1450 - 1499 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che l'erezione del nucleo primitivo della chiesa sia da ascrivere alla seconda metà del secolo XV; il dato sembra essere confermato dalla presenza di affreschi riferibili alla fine del medesimo secolo.

1537  (menzione carattere generale)

La prima menzione che attesta l'esistenza della chiesa risale alla visita pastorale del principe vescovo Bernardo Clesio; all'epoca la chiesa era intitolata alla Beata Vergine Maria.

1649  (lavori intero bene)

I visitatori vescovili ordinarono, in questo anno, di rinnovare il soffitto della chiesa, e di occultare alcuni dipinti; Visintainer (2007) riporta come le indagini non abbiano permesso di identificare la collocazione di detti dipinti. Fu inoltre imposto di sistemare il muro di sostegno della porzione di terreno anticamente sbancata per fare luogo all'edificio.

1651  (menzione cimitero)

A questo anno risale la prima menzione del cimitero adiacente alla chiesa.

1695 (?) - 1715 (lavori intero bene)

In questo periodo sono testimoniati importanti lavori presso la torre campanaria. Visintainer (2007) riporta l'ipotesi secondo la quale la metà superiore del campanile originario, probabilmente costituita da materiale ligneo, fu ricostruita utilizzando materiale lapideo nel corso di questi interventi. Il dato sembra essere confermato dagli atti vistali del 1710, i quali riportano che all'epoca erano in atto i lavori necessari all'edificazione della cuspide del campanile e alla sostituzione della copertura della chiesa.

1705  (erezione a primissaria carattere generale)

La chiesa in questo anno ottiene un beneficio primissariale curato dalla pieve di Sanzeno.

1710  (erezione a curazia carattere generale)

Cinque anni dopo avere ottenuto un beneficio primissariale, la chiesa viene elevata al titolo di curaziale, dipendente dalla pieve di Sanzeno.

1752  (lavori interno)

Le volte che a detta di Weber (1937) coprivano la navata ed il presbiterio vengono rinnovate in questo anno; secondo Visintainer (2007), la navata non fu mai coperta da volte, ma piuttosto da un soffitto piano.

1759  (restauro campanile)

Weber (1937) riporta che in questo anno vi furono alcuni interventi di restauro presso la torre campanaria.

1783  (costruzione sacrestia)

Risale a questo anno l'erezione della sacrestia adiacente alla chiesa.

1829  (concessione fonte battesimale carattere generale)

A partire da questo anno, viene concessa la facoltà di effettuare battesimi.

1889 - 1896 (restauro intero bene)

Grazie al generoso contributo di alcuni benefattori locali e del curato don Davide Marinelli, in questo periodo vengono effettuati diversi interventi di restauro, tra i quali la sostituzione della pavimentazione e la posa delle balaustre, nonché la sostituzione degli altari, dei banchi e dei serramenti.

1905  (restauro copertura)

In questo anno viene effettuato un restauro della copertura, finanziato dai comuni facenti parte della giurisdizione dell'antica pieve di Sanzeno.

1911  (lavori campanile)

A questo anno risale l'erezione della cuspide in lamiera di zinco del campanile.

1913  (restauro interno)

In questo anno viene effettuata un'opera di ripristino degli intonaci interni e di pulitura degli apparati lapidei.

1913  (progetto di ampliamento carattere generale)

Le prime intenzioni relative ad un ampliamento dell'edificio sacro risalgono già al 1913, riportate in una lettera stilata dal vescovo Celestino Endrici, dove si faceva riferimento ad un progetto commissionato dall'allora parroco di Salter.

1920  (ampliamento intero bene)

Al 1920 risale un intervento di ampliamento, che vede l'aggiunta del coro.

1925  (restauro copertura)

In questo anno ha luogo un secondo intervento di riparazione della copertura, ad appena venti anni distanza dal primo.

1960 - 1965 (progetto di ampliamento carattere generale)

L'intento di ampliare l'edificio sacro, già espresso nel 1913, viene ripreso dal parroco don Luigi Sandri, il quale fa approntare all'architetto Renzo Masè un progetto che prevede la conservazione del solo presbiterio della fabbrica precedente, impiegato come cappella del Sacramento, e la realizzazione di una nuova aula. Il progetto viene approvato in tutte le sedi necessarie, ma non viene realizzato.

1967/05/01  (erezione a parrocchia carattere generale)

In questa data la chiesa viene elevata al titolo di parrocchiale.

1971 - 1971/02/08 (lavori presbiterio)

In questo periodo vengono effettuati alcuni interventi ai fini dell'adeguamento dei poli liturgici alle disposizioni del Concilio Vaticano II; a conclusione dei lavori l'altare verso il popolo viene consacrato.

1971 - 1974 (restauro intero bene)

In questo periodo viene svolta un'opera di restauro conservativo della struttura, durante la quale vengono ripristinati gli affreschi interni, si procede alla sostituzione della copertura e delle vetrate e alla posa dell'impianto di riscaldamento.

1980  (restauro intero bene)

Costa (1986) riporta come, in occasione delle Missioni di decanato, vennero effettuati in questo anno alcuni interventi conservativi, come il rinnovo dell'impianto decorativo e la sostituzione delle vetrate policrome.

2016/08/26 - 2017 (restauro intero bene)

È stato avviato il 26 agosto 2016 e si è concluso alla fine del 2017 il progetto di restauro conservativo dell'intera struttura, su disegno dell'architetto Chiara Zanolini (2015), a seguito del rilevamento del cattivo stato della copertura. Gli interventi realizzati sono: rinforzo strutturale della copertura e posa di nuove scandole su tutta la superficie del tetto; nuova lattoneria; installazione dei ganci di sicurezza e posa della linea vita; pulitura delle murature; sostituzione della scaletta di accesso al campanile e installazione di un nuovo impianto parafulmine sullo stesso; rifacimento degli intonaci esterni; restauro degli elementi lapidei esterni; opere di canalizzazione delle acque piovane; intervento di manutenzione sulle porte.
Descrizione

La chiesa di San Biagio di Salter, eretta presumibilmente nella seconda metà del XV secolo, è ricordata dalle fonti a partire dalla visita pastorale del vescovo Bernardo Clesio del 1537. L'edificio non subì, nel corso dei secoli, significativi interventi di ampliamento, eccezion fatta per la parziale riscostruzione del campanile a inizio XVIII secolo. La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale il portale d'ingresso lapideo e a tutto sesto, affiancato sul lato sinistro da una finestra quadrangolare inferriata e dotata di cornice lapidea, e sovrastato da un oculo strombato e inferriato. Le fiancate non recano aperture; la destra presenta, a livello del presbiterio, l'emergenza del corpo aggiunto della sacrestia a pianta quadrangolare, illuminata da due finestre. Il fianco sinistro interseca, tra navata e presbiterio, il fusto della torre campanaria. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da una finestra lobata entro cornice lapidea archiacuta presso i lati obliqui; alla parete di fondo aderisce un locale aggiunto a pianta rettangolare. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare parzialmente incassato tra le pareti della navata e del presbiterio presso il fianco sinistro, caratterizzato da un quadrante dipinto sul prospetto settentrionale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da due ordini di bifore a tutto sesto; al di sopra di questa si diparte la cuspide a piramide quadrangolare in lamiera metallica, coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, coperta da un soffitto piano raccordato alle pareti mediante una cornice modanata. È presente una nicchia centinata per lato, ospitante una scultura. L'arco santo a sesto acuto in conci lapidei immette nell’ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, coperto da una volta ad ombrello le cui nervature poggiano su peducci in pietra e dotato di accesso lapideo e architravato ai locali di sacrestia presso la parete laterale destra. Presso la parete di fondo dell'abside e presso il piedritto sinistro dell'arco santo sono presenti alcuni affreschi avente carattere figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale il portale d'ingresso lapideo a tutto sesto, affiancato sul lato sinistro da una finestra quadrangolare inferriata e dotata di cornice lapidea, e sovrastato da un oculo strombato e inferriato. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
Le fiancate non recano aperture; la destra presenta, a livello del presbiterio, l'emergenza del corpo aggiunto della sacrestia a pianta quadrangolare, illuminata da due finestre. Il fianco sinistro interseca, tra navata e presbiterio, il fusto della torre campanaria. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da una finestra lobata entro cornice lapidea archiacuta presso i lati obliqui; alla parete di fondo aderisce un locale aggiunto a pianta rettangolare. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato, in alcuni tratti a raso sasso.
Campanile
La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare parzialmente incassato tra le pareti della navata e del presbiterio presso il fianco sinistro, caratterizzato da un quadrante dipinto sul prospetto settentrionale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da due ordini di bifore a tutto sesto; al di sopra di questa si diparte la cuspide a piramide quadrangolare in lamiera metallica, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco rustico raso sasso.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: soffitto piano presso la navata, volta ad ombrello in muratura con nervature lapidee sopra il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a due spioventi sopra la navata ed il presbiterio, a più falde convergenti sopra l'abside, a quattro falde sopra la sacrestia. Struttura portante lignea, manto di copertura in scandole lignee sopra la chiesa, in tegole cementizie sopra la sacrestia.
Interni
L'interno presenta una navata unica, coperta da un soffitto piano raccordato alle pareti da una cornice modanata; le fiancate presentano una nicchia centinata ospitante una scultura. L'arco santo a sesto acuto in conci lapidei immette nell'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, coperto da una volta ad ombrello le cui nervature poggiano su peducci in pietra e dotato di accesso lapideo e architravato ai locali di sacrestia presso la parete laterale destra. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse, disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Presso la parete di fondo dell'abside e presso il piedritto sinistro dell'arco santo sono presenti alcuni affreschi avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei nel presbiterio, non aventi carattere di stabilità. Al centro, su propria predella, è stato collocato l'altare verso il popolo, caratterizzato da due supporti a sezione quadrangolare, raccordati da un rilievo lavorato a giorno, sorreggenti la mensa rettangolare. Presso il piedritto sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è stato posto l'ambone, caratterizzato da una struttura a tre fronti sormontata da un lettorile. Presso la parete laterale destra del presbiterio è collocata una seduta lignea, presumibilmente impiegata come sede del celebrante. La sede eucaristica impiegata è il tabernacolo a muro storico, risalente all'ultimo quarto del XIX secolo.
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