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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tregiovo
Novella
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Maurizio e Compagni
Parrocchia di San Maurizio e Compagni
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1985 circa)
XIV - XIV(fondazione carattere generale); 1695 - 1695(menzione della primissaria carattere generale); 1742/07/14 - 1742/07/14(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1767/12/25 - 1767/12/25(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1788/09/22 - 1788/09/28(fase preliminare alla costruzione intero bene); 1788/09/28 - 1788(demolizione chiesa antica); 1788/10/29 - 1789(costruzione intero bene); 1789 - 1789(benedizione carattere generale); 1789 - 1789(costruzione cimitero); 1789 - 1799(completamento intero bene); 1799/08/18 - 1799/08/18(consacrazione carattere generale); 1887/09/27 - 1887/09/27(erezione a curazia carattere generale); 1909 - 1909(ampliamento sacrestia); 1909 - 1909(ampliamento cimitero); 1909 - 1909(costruzione scalinata di accesso al sagrato intorno); 1909 - 1910(decorazione intero bene); 1920/08/11 - 1920/08/11(erezione a parrocchia carattere generale); 1920 - 1920(demolizione scalinata d'accesso al sagrato); 1924 - 1924(restauro presbiterio); 1950 - 1953(rifacimento scalinata d'accesso al sagrato); 1964/05/23 - 1964/05/23(riconoscimento civile della parrocchia carattere generale); 1968 - 1968(ampliamento cimitero); 1981 - 1981(restauro intero bene); 2011 - 2013/03/29(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Maurizio e Compagni <Tregiovo, Novella>
Altre denominazioni Ss. MAURIZIO e COMPAGNI martiri
Chiesa di San Maurizio e Compagni
Autore (ruolo)
Flaim, Andrea (costruzione chiesa)
Felin, Giovanni (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura tardobarocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XIV  (fondazione carattere generale)

La prima chiesa di Tregiovo, dedicata a San Maurizio, venne eretta sul colle a monte dell'abitato alla fine del XIV.

1695  (menzione della primissaria carattere generale)

La prima menzione della fondazione di una primissaria a Tregiovo si riscontra negli atti visitali del 1695.

1742/07/14  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

In occasione della visita pastorale del 14 luglio 1742 Tregiovo ottenne la concessione del fonte battesimale e la facoltà per il primissario di amministrare i sacramenti.

1767/12/25  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

Per mandato e delega dell'arciprete di Revò, Sigismondo Giuseppe d'Arco, il 25 dicembre 1767 la chiesa ottenne la concessionde della custodia eucaristica perpetua.

1788/09/22 - 1788/09/28 (fase preliminare alla costruzione intero bene)

L'antica chiesa servì la comunità fino al 1788, quando a causa della sua lontananza dal paese ne furono decisi l'abbandono e la sostituzione con un nuovo tempio da costruirsi all'interno della frazione. Alla supplica per la concessione del permesso di costruire una nuova chiesa inoltrata al vescovo di Trento Pietro Vigilio Thun il 22 settembre 1788 seguì l'immediata risposta affermativa del presule (28 settembre).

1788/09/28 - 1788 (demolizione chiesa antica)

Ottenuti i permessi per l'avvio del cantiere della nuova fabbrica, la chiesa antica fu interamente demolita, ad eccezione del suo campanile, tutt'ora esistente. Alcuni storici locali ritengono che tale decisione fu presa per mettere a tacere le polemiche nate intorno al nuovo progetto e recidere il legame affettivo della popolazione con l'antico tempio, evitando così che le spese per la nuova chiesa fossero sostenute inutilmente (incerta).

1788/10/29 - 1789 (costruzione intero bene)

Il cantiere della nuova chiesa, affidato a maestranze locali dirette dai maestri muratori Andrea Flaim e Giovanni Felin di Revò, fu avviato ufficialmente con la benedizione e la posa della prima pietra il 29 ottobre 1788 e fu portato avanti speditamente, tanto che entro l'autunno successivo fu completata la struttura del presbiterio.

1789  (benedizione carattere generale)

Il nuovo tempio fu benedetto nel 1789.

1789  (costruzione cimitero)

La costruzione del cimitero attiguo alla chiesa risale al 1789.

1789 - 1799 (completamento intero bene)

Erette le murature e posto il tetto, i lavori di completamento e arredo dell'edificio proseguirono per circa dieci anni.

1799/08/18  (consacrazione carattere generale)

Il nuovo edificio fu consacrato il 18 agosto 1799 da Emanuele Maria Thun, allora suffraganeo e poi successore del vescovo trentino Pietro Vigilio Thun.

1887/09/27  (erezione a curazia carattere generale)

L'erezione della curazia di Tregiovo nella pieve di Revò risale al 27 settembre 1887.

1909  (ampliamento sacrestia)

Nel 1909 fu condotto l'ampliamento della sacrestia, in ottemperanza alle indicazioni lasciate dal vescovo trentino Celestino Endrici in occasione della visita pastorale dell'anno precedente. La spesa complessiva per i lavori raggiunse la somma di 575,45 Corone.

1909  (ampliamento cimitero)

Nel 1909 il Comune di Revò finanziò i lavori di ampliamento del cimitero.

1909  (costruzione scalinata di accesso al sagrato intorno)

Nel 1909 fu costruita anche una scalinata d'accesso al sagrato della chiesa, posta di fronte alla facciata.

1909 - 1910 (decorazione intero bene)

Su iniziativa del curato di Tregiovo, don Pietro Flaim, tra il 1909 e il 1910 il pittore Agostino Aldi eseguì la decorazione a tempera delle volte della navata e del presbiterio.

1920/08/11  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa dei Santi Maurizio e Compagni a Tregiovo, già curazia della pieve di Revò, fu ufficialmente eretta a parrocchia l'11 agosto 1920.

1920  (demolizione scalinata d'accesso al sagrato)

La scalinata di accesso al sagrato fu demolita nel 1920.

1924  (restauro presbiterio)

Nel 1924 venne restaurato il presbiterio; per ovviare alle infiltrazioni d'umidità fu asportato il materiale terroso a nord della chiesa, ricavando così uno spazio esterno adatto ad ospitare le processioni. Contestualmente fu condotta la canalizzazione delle acque piovane e la pavimentazione del sagrato.

1950 - 1953 (rifacimento scalinata d'accesso al sagrato)

Tra il 1950 e il 1953 fu ripristinata la scalinata d'accesso al sagrato posta di fronte alla facciata.

1964/05/23  (riconoscimento civile della parrocchia carattere generale)

La parrocchia dei Santi Maurizio e Compagni di Tregiovo ottenne il riconoscimento civile con decreto del Presidente della Repubblica Italiana n. 443 del 23 maggio 1964, registrato alla Corte dei Conti il 22 giugno 1964 (n. 184) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 giugno dello stesso anno (n. 158).

1968  (ampliamento cimitero)

Il camposanto fu ulteriormente ampliato nel 1968.

1981  (restauro intero bene)

Nel 1981 furono appaltati dei lavori di restauro all'impresario Silvio Paternoster. I lavori riguardarono lo scavo e la posa di tubature di drenaggio attorno all'edificio, la sostituzione dei canali di gronda e dei tubi pluviali, la demolizione e il rifacimento dell'architrave del portale maggiore, la sostituzione del manto di copertura in scandole della sacrestia e la tinteggiatura esterna. Internamente si procedette al parziale rifacimento dell'intonaco intaccato dall'umidità e alla tinteggiatura di parte della navata e del presbiterio, nonché al rivestimento delle pareti con un perlinato in larice.

2011 - 2013/03/29 (restauro intero bene)

La chiesa è stata sottoposta a restauro tra il 2011 e il 2013, sotto la direzione dell'architetto Chiara Zanolini. All'interno sono stati condotti il risanamento delle fessurazioni delle volte, la demolizione e il rifacimento degli intonaci per un'altezza media di un metro, il restauro degli apparati lapidei, la pulitura degli stucchi del cornicione e degli altari, lo scialbo e rifacimento della tinteggiatura, la manutenzione dei pavimenti, la sistemazione delle finestre. All'esterno sono stati, inoltre, effettuati il drenaggio dell'area perimetrale all'edificio, la realizzazione di una rampa d'accesso per disabili sul lato sud, il risanamento delle fessurazioni delle murature, la completa sostituzione manto di copertura in scandole della chiesa e dei canali di gronda, nonché la tinteggiatura dell'edificio.
Descrizione

La chiesa di Tregiovo, dedicata ai Santi Maurizio e Compagni (questi ultimi identificabili con i martiri Candido ed Esuperio), sorge al centro dell'abitato, con orientamento a nord. L'edificio fu costruito da maestranze locali tra il 1788 e il 1789 in sostituzione dell'antica chiesa del paese, che si trovava sul colle a monte dell'abitato e della quale rimane solo il campanile. La facciata a due spioventi reca una tripartizione nella zona inferiore, determinata dalla presenza di quattro lesene intonacate, raccordate da un cornicione modanato; nel settore centrale si dispone il portale maggiore, cimato da due finti obelischi. Oltre il cornicione mediano si apre un'ampia finestra sagomata, affiancata da due nicchie centinate e sormontata da una meridiana e da un'ulteriore nicchia. Le fiancate si articolano simmetricamente e recano ciascuna due finestre. L'interno, a navata uinca, è ritmato da coppie di lesene intonacate, che individuano due campate voltate a vela. Il presbiterio, rialzato su tre gradini è anch'esso voltato a vela.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi. Il livello inferiore tripartito da quattro lesene intonacate, raccordate in alto da un cornicione modanato, eminente in corrispondenza delle stesse, che determina la partizione orizzontale della facciata; nel settore centrale si apre il portale maggiore architravato, sormontato da due obelischi intonacati e da una croce centrale. Oltre il cornicione mediano si apre un'ampia finestra a luce sagomata, affiancata da due nicchie centinate e sormontata da una meridiana. Un'ulteriore nicchia centinata si dispone alla sommità del timpano disegnato dagli spioventi.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, simmetriche, percorse in basso da uno zoccolo a intonaco rustico e caratterizzate dalle aperture delle finestre a luce sagomata, aperte in corrispondenza delle due campate. Ulteriori due finestre analoghe si dispongono ai lati del presbiterio, a sinistra del quale emerge il corpo della sacrestia.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volte a vela sulle due campate della navata e sul presbiterio.
Coperture
Tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole di larice. Sul colmo del tetto, in corrispondenza della facciata si erge il castelletto ligneo della campana, con tetto a piramide svasata verso l'alto, anch'esso rivestito in scandole.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di lesene intonacate, raccordate da un cornicione modanato, eminente in corrispondenza delle stesse, corrente lungo l'intero perimetro. Ai lati di ogni campata, tra le lesene si dispongono arcate centinate sfondate. Presbiterio rialzato su tre gradini, introdotto da arco santo a pieno centro; lesene intonacate si dispongono negli angoli.
Pavimenti e pavimentazioni
Lastre di pietra calcarea nella navata; cementine a tre colori (bianco, rosso e verde) componenti motivi a rosette e una greca nel presbiteio.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera adornano le volte della navata e del presbiterio, oltre che la lunetta della parete di fondo di quest'ultimo. La volta del presbiterio reca inoltre un modesto apparato stucchivo, modellato e dipinto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-1985 circa)
L'adeguamento liturgico è stato eseguito con l'inserimento di arredi mobili in legno impiegati come poli liturgici e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata posta una mensa al popolo di tipo a tavolo con gambe raccordate da una traversa sagomata in forma di croce, recante al centro un bassorilievo con il volto del Crocifisso. A destra, presso l'arco santo, un leggio in legno funge da ambone. Una sedia in legno del XIX-XX secolo con braccioli e schienale sagomato è utilizzata come sede. L'altare maggiore storico non ha subito variazioni e il relativo tabernacolo è tutt'ora impiegato come custodia eucaristica.
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