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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Preghena
Livo
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Antonio
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2002-2003)
1384/11/13 - 1384/11/13(menzione carattere generale); 1490 - 1499(ricostruzione intero bene); 1531 - 1531(ampliamento intero bene); 1590 - 1599(impianto decorativo interno); XVII - XVII(costruzione cappella laterale); 1649 - 1651(dotazione di fonte e tabernacolo carattere generale); 1692 - 1692(ricostruzione intero bene); 1758 - 1758(costruzione sacrestia); 1768 - 1768(impianto decorativo interno); 1773 - 1773(erezione a curazia carattere generale); 1779 - 1779(orologio campanile); 1957 - 1958(ampliamento intero bene); 1978 - 1978(restauro intero bene); 1979/07/17 - 1979/07/18(furto carattere generale); 2001/08/27 - 2003/07/18(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio <Preghena, Livo>
Altre denominazioni S. ANTONIO abate
Chiesa di Sant'Antonio Abate
S. Antonio
Autore (ruolo)
Salvotti de Bindis, Giovanni Leo (ampliamento chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1384/11/13  (menzione carattere generale)

La prima testimonianza scritta attestante l'esistenza della chiesa risale al testamento di Giovanna fu Bonaventura da Bresimo.

1490 - 1499 (ricostruzione intero bene)

A fine XV secolo le fonti bibliografiche riportano l'avvenuta ricostruzione della chiesa in forme gotiche, a seguito della distruzione di quella precedente per via di un incendio.

1531  (ampliamento intero bene)

Per volere di Biagio Aliprandini, si assiste ad un ampliamento dell'edificio sacro e alla costruzione di una loggia esterna, detta "glesiot".

1590 - 1599 (impianto decorativo interno)

In questo periodo vengono dipinti gli affreschi di scuola tedesca di fine XVI secolo sulla volta a crociera della seconda campata dell'aula.

XVII  (costruzione cappella laterale)

Nel secolo XVII viene costruita una cappella laterale dedicata a Sant'Antonio da Padova.

1649 - 1651 (dotazione di fonte e tabernacolo carattere generale)

Nel 1649 la chiesa viene autorizzata a essere dotata di custodia eucaristica e fonte battesimale.

1692  (ricostruzione intero bene)

L'edificio, in seguito ad un incendio, viene ricostruito.

1758  (costruzione sacrestia)

La sacrestia settentrionale viene edificata in questo anno.

1768  (impianto decorativo interno)

Le stazioni della Via Crucis vengono dipinte da Mattia Lampi in questo periodo.

1773  (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa viene eretta a curazia; le fonti bibliografiche riportano che l'esercizio delle sue funzioni viene continuamente ostacolato da parroci di Livo.

1779  (orologio campanile)

In questo anno viene installato l'orologio del noto artigiano Bartolomeo Antonio Bertolla.

1957 - 1958 (ampliamento intero bene)

In questi anni si colloca un'estesa opera di restauro ed ampliamento; la facciata viene abbattuta, e viene costruito un avancorpo di moderna fattura con due colonne appartenenti alla cantoria su progetto dell'architetto Giovanni Leo Salvotti de Bindis. Durante la stessa campagna viene effettuata un'estesa intonacazione delle pareti, viene aperto un rosone sopra il portale meridionale, e viene abbattuta la loggetta della cantoria in controfacciata.

1978  (restauro intero bene)

Parzialmente finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento, viene effettuata un'opera di restauro presso chiesa e campanile.

1979/07/17 - 1979/07/18 (furto carattere generale)

Nella notte tra il 17 ed il 18 luglio 1979 vengono trafugate alcune sculture in legno policromo originariamente poste sugli altari.

2001/08/27 - 2003/07/18 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Michele Anderle, si procede ad un'opera di ripristino che vede il recupero degli affreschi della cappella seicentesca di Sant'Antonio di Padova, la demolizione degli intonaci recenti, il rinnovo della pavimentazione, il tamponamento di una nicchia posta nella seconda campata settentrionale; inoltre, vengono riaperti i finestroni delle facciata meridionale e di quella settentrionale, si scoprono gli affreschi sul prospetto esterno meridionale, e si trovano i resti dell'antico fonte battesimale. Si procede allo spostamento dei quadranti dell'orologio, al ripristino della cuspide cementificata del campanile, al consolidamento del castello campanario e del fusto della torre. La copertura viene rinnovata con un manto in scandole di larice, e si ripristinano le lattonerie.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio Abate a Preghena di Livo è attestata a partire dal 1384, anno in cui Giovanna fu Bonaventura da Bresimo menziona l'edificio nel proprio testamento. Questo viene poi ricostruito a fine XV secolo, per via di un incendio, e ampliato nel corso del secolo successivo con una loggia esterna detta "glesiot"; un secondo incendio è a causa della ricostruzione a fine XVII secolo. A metà XX secolo viene aggiunta una campata in stile moderno, coprendo in questo modo la facciata antica. La facciata odierna è costituita da due porzioni di muratura separate da una parte centrale arretrata, la quale accoglie il portale di ingresso, sovrastato da una fascia con un fregio dipinto, e un'ampia vetrata inferriata. Ai lati dell'ingresso è presente una colonna con base quadrata e capitello corinzio inserita in una nicchia. La fiancata sinistra presenta in successione l'avancorpo, seguito dal corpo dell'aula originaria, mosso all'estremo destro da un contrafforte a profilo quadrangolare e aperto da una finestra. Presso l'estremo sinistro del corpo dell'aula si impone il volume del campanile, seguito da quello della sacrestia, culminante a livello del prospetto orientale dell'abside. La fiancata destra presenta il prospetto meridionale dell'avancorpo, aperto da un oculo inferriato, seguito dal corpo dell'aula originaria, scandito da tre contrafforti con rilievi al sommo, corrispondenti alla scansione interna in campate. La seconda campata è aperta da una finestra sotto la quale è posto un ingresso laterale dotato di portale lapideo con piedritti modanati al sommo e arcata ogivale. La terza campata è aperta da una monofora archiacuta. A seguire, si impone il volume arretrato del presbiterio e dell'abside poligonale; il prospetto orientale di questa presenta un oculo strombato con cornice lapidea. Il campanile, ad affusto quadrangolare, presenta un quadrante sul prospetto orientale. Il prospetto settentrionale rivela la presenza di un accesso sopraelevato alla torre, connesso ad una strada contigua, tramite un camminamento dotato di parapetti. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una bifora a tutto sesto con colonnina lapidea sovrastata da una trifora a sesto pieno con colonnine in pietra. Il piano sommitale, marcato da una cornice, è sormontato dalla cuspide ottagonale in calcestruzzo. La navata è scandita in tre campate: la prima corrisponde all'ambiente interno dell'avancorpo, coperta da soffitto piano; la seconda e la terza campata sono scandite da due arcate a tutto sesto poggianti su pilastri semi addossati alle pareti laterali e sono coperte da una volta a crociera, le cui nervature sono sostenute da peducci lapidei. All'altezza della terza campata, presso la parete laterale sinistra, è presente una nicchia aperta da un'arcata a tutto sesto e voltata a crociera. L'arco santo a tutto sesto sostenuto da piedritti lapidei introduce all'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio; questo presenta un accesso alla sacrestia sul lato sinistro ed è coperto da una volta a spicchi, le cui nervature poggiano su peducci posti ai punti di intersezione delle pareti. È presente un impianto decorativo ad affresco a carattere figurativo, consistente in cicli stesi in interventi non contemporanei, presso le pareti laterali, la nicchia e la volta della terza campata dell'aula, le pareti laterali e la volta del presbiterio, la parete esterna destra dell'aula all'altezza della terza campata.
Pianta
L'edificio presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con abside a pianta poligonale e sacrestia a pianta quadrangolare.
Facciata
La facciata è determinata dal prospetto occidentale dell'avancorpo aggiunto nel XX secolo; è costituita da due porzioni di muratura separate da una parte centrale arretrata, la quale accoglie il portale di ingresso, sovrastato da una fascia con un fregio dipinto, e un'ampia vetrata inferriata. Ai lati dell'ingresso è presente una colonna con base quadrata e capitello corinzio, inserita in una nicchia. Queste erano, in origine, parte della loggia esterna. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata sinistra presenta in successione l'avancorpo, aperto da un oculo inferriato, seguito dal corpo dell'aula originaria, mosso all'estremo destro da un contrafforte a profilo quadrangolare e aperto da una finestra a sommo mistilineo spezzato. Presso l'estremo sinistro del corpo dell'aula si impone il volume del campanile, seguito da quello della sacrestia, culminante a livello del prospetto orientale dell'abside. La fiancata destra, partendo dalla porzione più prossima alla facciata, presenta il prospetto meridionale dell'avancorpo, aperto da un oculo inferriato, seguito dal corpo dell'aula originaria, scandito da tre contrafforti a profilo quadrangolare corrispondenti alla scansione interna in campate, terminanti con una serie di archetti gotici e rilievi a carattere figurativo di pregevole fattura. La seconda campata è aperta da una finestra a sommo mistilineo spezzato, sotto la quale è posto un ingresso laterale dotato di portale lapideo con piedritti modanati al sommo e arcata ogivale. La terza campata è aperta da una monofora archiacuta. A seguire, si impone il volume arretrato del presbiterio, aperto da una seconda monofora ogivale; il prospetto orientale dell'abside presenta un oculo strombato con cornice lapidea. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, ad affusto quadrangolare, presenta un alto zoccolo a sommo con elementi lapidei e un quadrante sul prospetto orientale. Il prospetto settentrionale rivela la presenza di un accesso sopraelevato alla torre, connesso ad una strada contigua, anch'essa in posizione elevata rispetto alla chiesa, tramite un camminamento dotato di parapetti. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una bifora a tutto sesto con colonnina lapidea sovrastata da una trifora a sesto pieno con colonnine in pietra. Il piano sommitale, marcato da una cornice, è sormontato dalla cuspide ottagonale in calcestruzzo; questa presenta piccole aperture quadrangolari su tutti i lati ed è coronata da sfera metallica, croce apicale e bandiera segnavento. Le rifiniture sono a intonaco rustico tinteggiato (in alcuni tratti dipinto a imitazione di elementi architettonici) e cantonali lapidei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: soffitto piano presso la prima campata dell'aula, volte a crociera presso seconda e terza campata dell'aula, volta a spicchi presso presbiterio e abside.
Coperture
Copertura a tre falde convergenti presso la prima campata dell'aula, copertura a spioventi presso la restante porzione dell'aula, copertura a più falde convergenti presso il presbiterio e l'abside, copertura a due falde su sacrestia. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'unica navata è scandita in tre campate: la prima corrisponde all'ambiente interno dell'avancorpo, coperta da soffitto piano; la seconda e la terza campata sono scandite da due arcate a tutto sesto poggianti su pilastri semi addossati alle pareti laterali dotati di cornice d'imposta e sono coperte da una volta a crociera, le cui nervature sono sostenute da peducci lapidei. All'altezza della seconda campata è posto l'ingresso laterale, mentre all'altezza della terza, presso la parete laterale sinistra, è presente una nicchia aperta da un'arcata a tutto sesto e coperta da una volta a crociera. L'arco santo a tutto sesto, sostenuto da piedritti lapidei dotati di cornice d'imposta, introduce all'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio; questo presenta un accesso alla sacrestia sul lato sinistro ed è coperto da una volta a spicchi, le cui nervature poggiano su peducci posti ai punti di intersezione delle pareti. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula e il presbiterio presentano una pavimentazione a lastre rettangolari di due dimensioni differenti, in pietra calcarea rossa, disposte a corsi orizzontali alternati. La corsia centrale dell'aula e quella che vi si congiunge dall'ingresso laterale sono delimitate da file di mattonelle rettangolari di pietra calcarea bianca.
Elementi decorativi
È presente un impianto decorativo ad affresco a carattere figurativo, consistente in cicli stesi in interventi non contemporanei, presso le pareti laterali, la nicchia e la volta della terza campata dell'aula, le pareti laterali e la volta del presbiterio, la parete esterna destra dell'aula all'altezza della terza campata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2002-2003)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante una serie di interventi strutturali, progettati dall'architetto Michele Anderle, che hanno interessato l'area del presbiterio. L'altare verso il popolo, al centro del presbiterio, consiste in un blocco di pietra a parallelepipedo solcato da scanalature. Presso il piedritto sinistro è collocato l'ambone, formato da un blocco di pietra semi cilindrico con sviluppi laterali trapezoidali, solcato da scanalature e sormontato da un leggio lapideo. La sede del celebrante non aderisce alle medesime linee progettuali, si tratta di una sedia lignea dotata di braccioli posta a destra dell'altare storico. Il presbiterio non presenta le balaustre, ma conserva il proprio altare storico ed il tabernacolo, impiegato come custodia eucaristica.
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