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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cloz
Novella
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1972); presbiterio - aggiunta arredo (1972)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1458/03/01 - 1458/03/01(menzione carattere generale); 1458 - 1499(impianto decorativo interno); 1500/09/13 - 1500/09/13(consacrazione carattere generale); 1616 - 1617(ampliamento carattere generale); 1688 - 1688(costruzione campanile); 1900 - 1905(copertura campanile); 1923 - 1929(restauro intero bene); 1955 - 1955(restauro interno); 1974 - 1974(restauro campanile); 1986 - 1987(restauro campanile)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Cloz, Novella>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati bibliografici, si può ipoteticamente collocare nel XIV secolo l'erezione dell'edificio di culto originario (incerta).

1458/03/01  (menzione carattere generale)

Il primo documento che menziona la chiesa di Santa Maria Assunta di Cloz è un testamento redatto in lingua tedesca risalente al 1458.

1458 - 1499 (impianto decorativo interno)

Gli affreschi rinvenuti verso il 1927, scialbati nel corso del XVII secolo, vengono presumibilmente stesi nella seconda metà del XV secolo.

1500/09/13  (consacrazione carattere generale)

Il vescovo suffraganeo di Trento Francesco della Chiesa consacra la chiesa e i relativi altari.

1616 - 1617 (ampliamento carattere generale)

In occasione della visita pastorale del vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo viene ordinato di ampliare l'edificio, "perfezionando la fabrica incominciata" (Forgione 2010). Nel corso dei lavori vengono scialbate le pitture ad affresco sulle pareti interne.

1688  (costruzione campanile)

Il campanile reca il millesimo "1688", presumibilmente riferito all'anno di erezione.

1900 - 1905 (copertura campanile)

Il manto di copertura del campanile viene sostituito con alcune lastre in fibrocemento.

1923 - 1929 (restauro intero bene)

In questi anni vengono effettuate due campagne di restauri: durante la prima la struttura della chiesa viene rinforzata con contrafforti e sottomurature, e vengono rinvenuti alcuni affreschi interni, ricoperti nel corso della stessa campagna di restauri. Altri interventi, afferenti ad una seconda campagna, di poco successiva alla prima, riguardano le finestre, che nel 1928 vengono completamente modificate su modello delle monofore gotiche originarie, ed il rosone in facciata. Le vetrate vengono realizzate dalla ditta Tiroler Glastmalerei-Anstalt. A questi interventi si accompagna la realizzazione dell'impianto decorativo ad affresco presso le volte e le pareti interne ad opera di Carlo Donati.

1955  (restauro interno)

In questo anno sono documentati alcuni lavori di tinteggiatura interna, la sostituzione della pavimentazione e l'apposizione di una fascia a travertino presso la parte inferiore delle pareti laterali interne.

1974  (restauro campanile)

In questo anno vengono effettuati alcuni interventi di restauro conservativo del campanile; questo presentava i problemi strutturali che avrebbero condotto ad una seconda campagna di interventi, condotta qualche anno più tardi.

1986 - 1987 (restauro campanile)

In questo anno, con un contributo da parte della Provincia Autonoma di Trento, viene restaurato il campanile, la cui parte sommitale presentava una vistosa inclinazione rispetto alla base. Si procede quindi al rinforzo della struttura, al rinnovo degli intonaci e alla sostituzione della copertura con un manto in scandole di larice.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Assunta di Cloz, la minore delle due chiese dell'abitato, è menzionata per la prima volta in un testamento in lingua tedesca datato al 1458; subisce alcuni interventi di ampliamento nel primo quarto del XVII secolo, acquisendo le forme odierne con l'erezione del campanile alla fine del medesimo secolo. Nel corso del XX secolo furono rinvenuti alcuni lacerti dell'antica decorazione ad affreschi, poi ricoperti da intonaci e da un nuovo impianto decorativo ad opera di Carlo Donati. La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale il portale lapideo a tutto sesto, dotato di piedritti con fusto scanalato e base e capitello modanati. Ai lati di questo sono due finestre rettangolari sdraiate, inferriate e dotate di cornice lapidea. Al di sopra del portale è posto un oculo strombato, con cornice lapidea. L'estremo destro della facciata è occupato dal volume del campanile. La fiancata destra presenta, in successione, il volume del campanile, seguito dal corpo aggiunto, a cui è aderente, del vano scala d'accesso alla cantoria, dotato di portale lapideo. A seguire è visibile parte del prospetto della navata, recante due contrafforti a profilo quadrangolare intervallati da una finestra archiacuta. Il volume leggermente arretrato del presbiterio è occultato dalla sacrestia. La fiancata sinistra presenta tre contrafforti a profilo quadrangolare presso il prospetto della navata e due finestre archiacute strombate, una presso la navata, l'altra presso l'abside. Il campanile, parzialmente incassato nella porzione destra della facciata, presenta un fusto quadrangolare ripartito verso la metà da una cornice. La parte superiore, recante lesene angolari, è ulteriormente divisa in due porzioni da una seconda cornice modanata: quella inferiore presenta aperture cieche a profilo mistilineo su due prospetti, quella superiore è aperta, a livello della cella campanaria, da una monofora a tutto sesto su ogni lato. La cuspide in scandole di larice presenta un andamento tronco piramidale nella prima porzione per poi assumere un ripido svolgimento piramidale, ed è coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate da semi pilastri a sostegno di ampie arcate a sesto acuto sulle pareti laterali; sui pilastri insistono le semi colonne di sostegno alle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria, sorretta da due colonnine lisce. L'arco santo archiacuto introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, dotato di accesso ai locali di sacrestia sulla parete laterale destra e coperto da una volta reticolare. Lungo le pareti della navata e del presbiterio corre un alto zoccolo in travertino. La vele della volta della navata, del presbiterio e l'area sovrastante l'arco santo recano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Pianta
La navata è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, il presbiterio presenta una pianta rettangolare ed è concluso dall'abside a pianta poligonale.
Facciata
La facciata, a spioventi, presenta in posizione centrale il portale lapideo a tutto sesto, dotato di piedritti con fusto scanalato e base e capitello modanati. Ai lati di questo sono due finestre rettangolari sdraiate, inferriate e dotate di cornice lapidea. Al di sopra del portale è posto un oculo strombato, con cornice lapidea. L'estremo destro della facciata è occupato dal volume del campanile. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
La fiancata destra presenta, in successione, il volume del campanile, seguito dal corpo aggiunto, a cui è aderente, del vano scala d'accesso alla cantoria, dotato di portale lapideo e architravato. A seguire è visibile parte del prospetto della navata, recante due contrafforti a profilo quadrangolare intervallati da una finestra archiacuta strombata dotata di cornice lapidea. Il volume leggermente arretrato del presbiterio è occultato dalla sacrestia. La fiancata sinistra presenta tre contrafforti a profilo quadrangolare presso il prospetto della navata e due finestre archiacute strombate, una presso la navata, l'altra presso l'abside. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, parzialmente incassato nella porzione destra della facciata, presenta un fusto quadrangolare ripartito verso la metà da una cornice. La parte superiore, recante lesene angolari, è ulteriormente divisa in due porzioni da una seconda cornice modanata: quella inferiore presenta aperture cieche a profilo mistilineo su due prospetti, quella superiore è aperta, a livello della cella campanaria, da una monofora a tutto sesto su ogni lato. La cuspide in scandole di larice presenta un andamento tronco piramidale nella prima porzione per poi assumere un ripido svolgimento piramidale, ed è coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare in muratura sopra la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due spioventi sopra la navata, a più falde convergenti sul presbiterio, a tre falde sopra la sacrestia. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate da semi pilastri a sostegno di ampie arcate a sesto acuto sulle pareti laterali; sui pilastri insistono le semi colonne di sostegno alle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria, dotata di parapetto verso la navata, sorretta da due colonnine lisce, accessibile da un ambiente esterno. L'arco santo archiacuto introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, dotato di accesso ai locali di sacrestia sulla parete laterale destra e coperto da una volta reticolare. Lungo le pareti della navata e del presbiterio corre un alto zoccolo in travertino; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
La vele della volta della navata, del presbiterio e l'area sovrastante l'arco santo recano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1972)
L'adeguamento del polo liturgico dell'altare è consistito nella rimozione del precedente altare maggiore storico e la posa, nel centro del presbiterio, su propria predella, di un altare a quattro fronti in marmo giallo.
presbiterio - aggiunta arredo (1972)
L'adeguamento liturgico è stato completato mediante l'aggiunta di arredi aventi carattere di provvisorietà. Il presbiterio conserva le balaustre storiche in marmo mischio; su quella di sinistra è fissato un supporto metallico con ornamento in ferro battuto a sorreggere un leggio, avente funzione di ambone. Dietro all'altare maggiore, aderente alla parete di fondo del presbiterio, è situata una sedia lignea con braccioli, avente la funzione di sede del celebrante. Presso la parete laterale destra del presbiterio si trova una nicchia ospitante un tabernacolo a muro, opera di Mario Benetti.
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