chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cles
Trento
chiesa
sussidiaria
Crocifisso
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1695 - 1695(menzione carattere generale); 1695 - 1702(ampliamento intero bene); 1707/08/20 - 1707/08/20(consacrazione altare carattere generale); 1718 - 1725(ampliamento intero bene); 1727/03/16 - 1727/03/16(benedizione carattere generale); 1734 - 1734(rifacimento pavimentazione); 1745 - 1754(restauro intero bene); 1860 - 1865(restauro intero bene)
Chiesa del Crocifisso
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Crocifisso <Cles>
Altre denominazioni Chiesa di S. Giuseppe
Sant del Chiatar
Sant del Ciatar
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1695  (menzione carattere generale)

Gli atti visitali del 1695 ricordano la presenza, nel luogo ove successivamente sorgerà la chiesa, di un'edicola, la cui data di erezione è ignota.

1695 - 1702 (ampliamento intero bene)

L'edicola originaria viene inglobata in un edificio di dimensioni maggiori, acquisendo il titolo di cappella.

1707/08/20  (consacrazione altare carattere generale)

L'altare, dedicato al Crocifisso, viene consacrato in questa data.

1718 - 1725 (ampliamento intero bene)

Nell'arco di questi anni la cappella viene incorporata in un edificio sacro a pianta ottagonale, acquisendo le forme attuali.

1727/03/16  (benedizione carattere generale)

La chiesa, ultimati i lavori di ampliamento circa due anni prima, viene benedetta in questa data dall'allora arciprete di Cles.

1734  (rifacimento pavimentazione)

Ad opera dell'artigiano Leonardo Melchiori viene rinnovata la pavimentazione.

1745 - 1754 (restauro intero bene)

Ciccolini (1943) colloca a metà XVIII secolo una serie di interventi di restauro dell'edificio, tra i quali il rifacimento della copertura e della pavimentazione.

1860 - 1865 (restauro intero bene)

Costa (1986) riferisce che in questi anni la chiesa subisce un'opera di restauro conservativo; Negri (1904) riporta inoltre che la copertura viene restaurata ad opera dell'artigiano Cristoforo Monauni.
Descrizione

La chiesa del Crocifisso, in località Faé di Cles, è anche nota come chiesa del "ciatàr" o del "sant del ciatar"; questo toponimo deriverebbe dal nome del proprietario originario del terreno ove sorge la chiesa, tale Catarino Dossi. Ricordata a fine XVII secolo per la prima volta e ampliata, acquisendo le dimensioni odierne, nella prima metà del XVIII secolo, la chiesa presenta un'aula a pianta ottagonale ed un presbiterio a pianta rettangolare con abside poligonale. Il prospetto meridionale permette di apprezzare l'intersezione del corpo dell'aula e di quello del presbiterio; in posizione perpendicolare rispetto a questo, presso l'aula, si apre un portale lapideo architravato coperto da una tettoia lignea con manto in scandole. I lati a fianco recano ciascuno una finestra rettangolare dotata di cornice lapidea architravata e davanzale. Il prospetto absidale permette di apprezzare l'oculo sulla parete di fondo ed il campanile a torretta. Questo emerge dalla copertura dell’abside; presenta un fusto quadrangolare e due ordini di monofore a tutto sesto aperte sulla cella campanaria. La piattaforma sommitale è coronata da una cuspide piramidale coperta da scandole, culminante con sfera e bandiera segnavento. L'interno presenta un'aula ottagonale, caratterizzata dalla presenza di lesene a sommo modanato presso gli stipiti, raccordate da una cornice corrente; da questa si originano le vele della volta, culminanti in un'apertura ottagonale da cui si origina la lanterna, dotata di aperture su tutti i lati. L'arco santo a tutto sesto introduce all’ambiente del presbiterio, delimitato verso l'aula da una cancellata in ferro battuto e caratterizzato da una cornice corrente lungo le pareti, da cui si originano le unghie che attraversano la volta a botte ed il catino absidale.
Pianta
L'aula è a pianta ottagonale; il presbiterio è a pianta rettangolare con terminazione poligonale.
Prospetti
Il prospetto meridionale permette di apprezzare l'intersezione del corpo dell'aula e di quello del presbiterio; in posizione perpendicolare rispetto a questo, presso l'aula, si apre un portale lapideo architravato sovrastato da una nicchia e coperto da una tettoia lignea con manto in scandole. I lati a fianco recano ciascuno una finestra rettangolare dotata di cornice lapidea architravata e davanzale; quella di destra sovrasta una più piccola finestra rettangolare sdraiata inferriata. Il presbiterio reca un oculo minuto su questo prospetto. Il prospetto occidentale rivela la presenza di una bassa finestra rettangolare sdraiata aperta sull'aula coperta da una tettoia lignea; quello absidale permette di apprezzare l'oculo sulla parete di fondo ed il campanile a torretta. Uno zoccolo a intonaco rustico corre lungo tutte le pareti esterne; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile, a torretta, emerge dalla copertura dell’abside; presenta un fusto quadrangolare, percorso da due cornici a marcare i due ordini di monofore a tutto sesto aperte sulla cella campanaria. La piattaforma sommitale è coronata da una cuspide piramidale coperta da scandole, culminante con sfera e bandiera segnavento. Le finiture sono a intonaco tinteggiato a imitazione di cantonali sfalsati ed elementi lapidei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a vele presso l'aula, volta a botte unghiata presso il presbiterio.
Coperture
Copertura a falde convergenti sopra l'aula, raccordate da una lanterna con sommo a cupola ottagonale; copertura a più falde presso il presbiterio. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee.
Interni
L'interno presenta un'aula ottagonale, caratterizzata dalla presenza di lesene a sommo modanato presso gli stipiti, raccordate da una cornice corrente modanata; da questa si originano le vele della volta, culminanti in un'apertura ottagonale da cui si origina la lanterna, dotata di aperture su tutti i lati. L'arco santo a tutto sesto introduce all’ambiente del presbiterio, delimitato verso l'aula da una cancellata in ferro battuto e caratterizzato da una cornice corrente lungo le pareti, da cui si originano le unghie che attraversano la volta a botte ed il catino absidale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula presenta una pavimentazione a lastre trapezoidali lapidee disposte radialmente rispetto al centro dell'aula; il presbiterio presenta lastre quadrangolari dello stesso materiale disposte a corsi orizzontali.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi