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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Cavareno
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Fabiano e Sebastiano
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XII - XII(costruzione intero bene); 1250 - 1299(impianto decorativo intero bene); 1475 - 1499(ampliamento intero bene); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1579 - 1579(menzione interno); 1616 - 1616(sospensione del culto intero bene); 1616 - 1699(realizzazione volta interno); 1899 - 1899(lavori interno); 1906/01/11 - 1907(restauro intero bene); 1973 - 1984(restauro impianto decorativo); 2010 - 2010(restauro altare)
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Cavareno>
Altre denominazioni Ss. Fabiano e Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che la struttura originaria sia stata eretta nel corso del XII secolo; alcuni autori hanno voluto interpretare l'antica dedicazione a San Maurizio come sintomo di un'edificazione decisamente remota (ma tale ipotesi non è corroborata da prove materiali o documentarie), altri hanno ritenuto che la chiesa fosse una sorta di cappella gentilizia della famiglia de Zinis, effettivamente in possesso di alcune abitazioni adiacenti al tempio.

1250 - 1299 (impianto decorativo intero bene)

Il primo ciclo di affreschi che ornava le pareti interne viene steso nel corso della seconda metà del XIII secolo da un ignoto artista, forse locale, che unisce caratteristiche stilistiche veronesi e nordiche; parte dell'impianto decorativo è ancora visibile presso la parete meridionale esterna.

1475 - 1499 (ampliamento intero bene)

In questo periodo si assiste all'ampliamento verso settentrione dell'edificio, che assume le dimensioni odierne. All'abside romanica che conteneva l'altare di San Maurizio viene affiancato un altare dedicato ai santi Fabiano e Sebastiano. Nello stesso periodo viene steso un secondo ciclo pittorico ad affresco lungo le pareti, i cui riquadri vanno a coprire parzialmente il ciclo pittorico più antico.

1537  (menzione carattere generale)

La prima menzione scritta dell'esistenza dell'edificio risale agli atti della visita pastorale di questo anno. Non è noto se la chiesa al tempo fosse ancora dedicata esclusivamente a San Maurizio.

1579  (menzione interno)

Gli atti visitali del 1579 riportano che all'epoca la chiesa era già dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, mentre a San Maurizio era consacrato un altare laterale. I visitatori vescovili imposero inoltre di restaurare la copertura, interessata da instabilità strutturali.

1616  (sospensione del culto intero bene)

Durante la visita pastorale del vescovo suffraganeo Pietro Belli la chiesa, che versava in condizioni di degrado, viene sospesa per otto mesi dal culto; durante questo periodo viene presumibilmente restaurata.

1616 - 1699 (realizzazione volta interno)

Le volte a crociera che coprono l'ambiente ed i relativi pilastri di sostegno vengono realizzati in questo periodo.

1899  (lavori interno)

L'iscrizione presente su una serraglia della volta della navata testimonia alcuni interventi effettuati a fine XIX secolo.

1906/01/11 - 1907 (restauro intero bene)

In questo periodo, in seguito ad un incendio che danneggia parte della struttura, viene effettuata un'opera di restauro dell'edificio.

1973 - 1984 (restauro impianto decorativo)

All'anno 1973 risale la fondazione di un comitato civico, al fine di sostenere le spese per il rinnovo della copertura della chiesa. Negli anni successivi vengono effettuati altri interventi, come la realizzazione di un'intercapedine di contrasto all'umidità di risalita, il risanamento delle pareti, il restauro degli affreschi interni.

2010  (restauro altare)

A cura della restauratrice Ileanna Ianes, si procede al ripristino dell'altare ligneo a portelle custodito nella chiesa.
Descrizione

La chiesa dei santi Fabiano e Sebastiano, a Cavareno, è stata spesso ritenuta di antichissima fondazione in virtù della sua primitiva dedicazione a San Maurizio; altre teorie la indicano come cappella gentilizia della famiglia de Zinis, proprietaria di abitazioni adiacenti. Sulla base dei dati storici e stilistici analizzati, probabilmente l'edificio fu eretto nelle forme primigenie nel corso del XII secolo, per poi venire affrescato una prima volta nel XIII secolo. Alla fine del XV secolo risale l'ampliamento che ha reso l'edificio alle sue forme odierne, accompagnato dalla stesura di un secondo ciclo pittorico. La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del campanile a vela, determinato dal prolungamento di una porzione del prospetto a livello dell'incontro delle falde di copertura. Al centro è situato un portale lapideo architravato, con piedritti modanati al sommo, affiancato da una finestra rettangolare, sdraiata e inferriata e sovrastato da un oculo inferriato e strombato. La fiancate sono rinforzate da robusti barbacani, quella destra è aperta da una finestra archiacuta. Il prospetto posteriore presenta un barbacane all'estremo sinistro e un accesso elevato al sottotetto. Il campanile a vela, emergente a livello della facciata, presenta una monofora inquadrata da due cornici, ospitante una campana. Due spioventi rivestiti di scandole coronano la struttura. L'interno presenta una navata unica, non separata dal presbiterio, scandita in due campate da tre coppie di pilastri a sezione quadrangolare semi addossati alle pareti laterali, dotati di capitelli di imposta, a sostegno delle nervature lapidee delle volte a crociera che coprono l'ambiente. Le parete laterale sinistra presenta una nicchia archiacuta, corrispondente ad una precedente finestra. Una seconda nicchia, a tutto sesto, è presente verso la metà destra della parete di fondo, e corrisponde approssimativamente al volume dell'abside originaria. Le pareti interne presentano un ricco impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo, attribuito a due interventi distinti.
Pianta
L'edificio presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del campanile a vela, determinato dal prolungamento di una porzione del prospetto a livello dell'incontro delle falde di copertura. Al centro è situato un portale lapideo architravato, con piedritti modanati al sommo, affiancato da una finestra rettangolare, sdraiata e inferriata e sovrastato da un oculo inferriato e strombato. Le finiture sono ad intonaco rustico.
Prospetti
La fiancate sono rinforzate da robusti barbacani, quella destra è aperta da una finestra archiacuta. Il prospetto posteriore presenta un barbacane all'estremo sinistro e un accesso elevato al sottotetto. Le finiture sono ad intonaco rustico.
Campanile
Il campanile a vela, emergente a livello della facciata, presenta una monofora inquadrata da due cornici, ospitante una campana. Due spioventi rivestiti di scandole coronano la struttura. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura intonacata, con nervature lapidee.
Coperture
Copertura a due falde sopra l'intero edificio; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, non separata dal presbiterio, scandita in due campate da tre coppie di pilastri a sezione quadrangolare semi addossati alle pareti laterali, dotati di capitelli di imposta, a sostegno delle nervature lapidee delle volte a crociera che coprono l'ambiente. Le parete laterale sinistra presenta una nicchia archiacuta, corrispondente ad una precedente finestra. Una seconda nicchia, a tutto sesto, è presente verso la metà destra della parete di fondo, e corrisponde approssimativamente al volume dell'abside originaria. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
L'interno presenta una pavimentazione a batutto di calce, ad eccezione di una porzione quadrangolare, a sud est, caratterizzata da una pavimentazione irregolare a lastre e conci lapidei.
Elementi decorativi
Le pareti interne presentano un ricco impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo, attribuito a due interventi distinti.
Adeguamento liturgico

nessuno
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