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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castelfondo
Borgo d'Anaunia
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Nicolò
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1420 - 1421/11/03(ampliamento intero bene); 1428 - 1432(ampliamento intero bene); 1500 - 1553(ricostruzione intero bene); 1616 - 1616(lavori interno); 1709 - 1709(erezione altare laterale); 1765 - 1765(costruzione pulpito ); 1767 - 1767(demolizione altare laterale); 1873 - 1875(ampliamento navata); 1905/05/22 - 1905/05/23(danneggiamento intero bene); 1907 - 1907(impianto decorativo navata); 1970 - 1980(installazione impianti intero bene); 1991 - 1991(restauro intero bene)
Chiesa di San Nicolò
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicolò <Castelfondo, Borgo d'Anaunia>
Altre denominazioni S. NICOLÒ vescovo
Chiesa di San Nicolo
S. Nicolò
Autore (ruolo)
Carlon, Pietro (ricostruzione)
Varenino, Zoan (ricostruzione)
Varenino, Onego (ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Dall'analisi dei dati storici desunti dalla bibliografia si ipotizza che l'erezione della cappella originaria, successivamente ampliata ed elevata a chiesa parrocchiale, risalga probabilmente al XIV secolo.

1420 - 1421/11/03 (ampliamento intero bene)

Una lettera dell'Arciduca del Tirolo Federico IV riporta l'avvenuto ampliamento della primitiva cappella di San Nicolò, come richiesto dagli abitanti del borgo di Melango (antico nome del borgo, poi comune, di Castelfondo) in virtù dei gravi danneggiamenti subiti dalla precedente chiesa pievana di Santa Maria durante gli scontri tra le truppe dell'Arciduca del Tirolo e del feudatario del castello Enrico di Rottemburgo.

1428 - 1432 (ampliamento intero bene)

La chiesa viene in questo periodo ampliata e consacrata.

1500 - 1553 (ricostruzione intero bene)

Nel corso della prima metà del XVI secolo la chiesa viene riedificata; Weber (1937) riporta un testamento risalente al 1507, in cui Martino Döll, parroco di Castelfondo, legava i suoi beni "alla chiesa che allora era in fabbrica" nominando come esecutore testamentario Bernardino Thun. Lo stesso autore, inoltre, colloca nel 1526 la stesura degli affreschi interni. L'intervento del capomastro lombardo Pietro Carlon nell'anno 1530 è testimoniato da un'epigrafe presso la finestra sinistra del coro. I visitatori vescovili, nel 1537, testimoniarono l'avvenuta ricostruzione di gran parte dell'edificio, completato con gli interventi di Zoan Varenino e del figlio Onego nel 1553, anno in cui viene eretto l'atrio.

1616  (lavori interno)

I visitatori vescovili ordinarono, in questo anno, di rimuovere un altare laterale posto presso una parete della navata, di collocare il fonte battesimale in fondo alla navata, di apporre le balaustre tra la navata ed il presbiterio.

1709  (erezione altare laterale)

Su commissione del cancelliere Pangrazio Matteo Widmann lo scultore Pietro Insom erige un altare laterale dedicato a San Giovanni Nepomuceno.

1765  (costruzione pulpito )

In questo anno viene realizzato il pulpito, ad imitazione del marmo, dall'artigiano stuccatore Giambattista Inama da Arsio.

1767  (demolizione altare laterale)

L'altare laterale dedicato a San Giovanni Nepomuceno viene demolito in questo anno.

1873 - 1875 (ampliamento navata)

In questi due anni la navata viene prolungata di due campate verso l'ingresso, rendendo necessaria la riedificazione della facciata.

1905/05/22 - 1905/05/23 (danneggiamento intero bene)

Si verifica un incendio che provova la distruzione dell'altare del Rosario di Domenico Bezzi da Cusiano, risalente alla fine del XVII secolo; l'edificio subisce danni di lieve entità.

1907  (impianto decorativo navata)

In questo anno vengono ripristinate le parti dell'impianto decorativo ad affresco andate perdute nell'incendio del 1905.

1970 - 1980 (installazione impianti intero bene)

In questi anni vengono installati l'impianto elettrico e l'antifurto.

1991  (restauro intero bene)

In questo anno viene effettuata un'opera di restauro dell'edificio, su progetto dell'architetto Chiara Zanolini. Viene realizzato un canale di drenaggio perimetrale, si procede alla pulizia degli elementi lapidei e al rinnovo degli intonaci esterni. Alcune aperture quadrangolari nei timpani del campanile vengono murate, le lapidi presenti sul prospetto orientale vengono rimosse, e si procede alla sostituzione del manto di copertura della chiesa e del campanile. L'impianto anti intrusione viene rinnovato.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Nicolò di Castelfondo viene eretta con il titolo di cappella presumibilmente nel XIV secolo. A seguito del grave danneggiamento della chiesa pievana di Santa Maria durante gli scontri tra le truppe dell'Arciduca del Tirolo e del feudatario del castello Enrico di Rottemburgo nel 1420 circa, la cappella viene ampliata e acquista il titolo di pievana. Nella prima metà del XVI secolo viene completamente riedificata, probabilmente con il contributo di maestranze comacine, e nel XIX secolo la navata viene prolungata. La facciata è a ripidi spioventi poggianti su pilastri murali che serrano il prospetto, percorso da una zoccolatura interrotta, al centro, da un portale lapideo a tutto sesto elevato da quattro gradini. Al di sopra di questo, è presente un rosone lapideo strombato, sovrastato da una trifora a sesto acuto; una croce apicale corona l'incontro degli spioventi. La fiancata destra è aperta, presso la navata, da quattro finestre strombate e dotate di cornice lapidea e presenta un accesso laterale dotato di portale architravato. Tra la navata ed il presbiterio, aperto da una finestra a tutto sesto, si impone il volume quadrangolare della sacrestia. La fiancata sinistra non presenta finestre, all'altezza della quarta campata vi aderisce il volume del campanile, al quale segue un basso corpo aggiunto. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da un oculo presso la parete di fondo e da una finestra a doppio profilo trilobato. Il campanile presenta un fusto quadrangolare, dotato di accesso elevato servito da una scalinata, ed è attraversato da una cornice all'altezza dell'incontro con lo spiovente della copertura. Altre due cornici delimitano la cella campanaria, aperta sui quattro lati da una monofora a sesto acuto; al di sopra della cella si impongono quattro doccioni lapidei angolari e un frontone ribassato su ogni lato a ospitare un quadrante dell'orologio; dai frontoni si diparte la ripida cuspide ottagonale in scandole di larice, coronata da sfera, croce apicale e bandiera segnavento. L'interno presenta una navata unica, scandita in cinque campate dai pilastri lapidei, a sezione mistilinea, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria, con balaustra a profilo spezzato e servita da scala a chiocciola presso la parete laterale destra. All'altezza della quarta campata, presso la parete laterale sinistra, è presente il pulpito ligneo. L'arco santo a sesto acuto in pietra, sorretto da piedritti lapidei a sezione mistilinea, immette nell'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio, coperto da una volta reticolare le cui nervature poggiano su pilastrini con basamento e dotato di accesso ai locali di sacrestia presso la parete laterale destra; una fascia in pietra calcarea riveste la parte inferiore delle pareti della navata. Le volte della navata e del presbiterio recano un impianto decorativo pittorico avente carattere ornamentale. La parete laterale sinistra della quinta campata della navata e quella del presbiterio presentano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata è a ripidi spioventi, profilati da una cornice a gola rovescia e poggianti su pilastri murali che serrano il prospetto; questo è percorso da una zoccolatura interrotta, al centro, da un portale lapideo a tutto sesto elevato da quattro gradini, strombato e dotato di piedritti poligonali specchiati con alto basamento. Al di sopra di questo è presente un rosone lapideo strombato, sovrastato da una trifora a sesto acuto con colonnine lapidee e porzione centrale più elevata. Una croce apicale corona l'incontro degli spioventi. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati.
Prospetti
La fiancata destra è aperta, presso la navata, da quattro finestre strombate e dotate di cornice lapidea, due a sesto acuto sulle prime due navate e le restanti a pieno centro sulla terza e quarta navata; in corrispondenza della terza navata è presente un accesso laterale dotato di portale architravato. Tra la navata ed il presbiterio, quest'ultimo aperto da una finestra a tutto sesto, si impone il volume quadrangolare della sacrestia, dotata di accesso sul prospetto occidentale e illuminata da quattro finestre a sesto acuto disposte su due ordini. La fiancata sinistra non presenta finestre, all'altezza della quarta campata vi aderisce il volume del campanile, al quale segue un basso corpo aggiunto con funzione di locale caldaia. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da un oculo presso la parete di fondo e da una finestra a doppio profilo trilobato. Entrambe le fiancate sono percorse da uno zoccolo; le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, aderente alla fiancata sinistra, presenta un fusto quadrangolare, dotato di accesso elevato servito da una scalinata, ed è attraversato da una cornice all'altezza dell'incontro con lo spiovente della copertura. Altre due cornici delimitano la cella campanaria, aperta sui quattro lati da una monofora a sesto acuto; al di sopra della cella si impongono quattro doccioni lapidei angolari e un frontone ribassato su ogni lato a ospitare un quadrante dell'orologio; dai frontoni si diparte la ripida cuspide ottagonale in scandole di larice, coronata da sfera, croce apicale e bandiera segnavento. Le finiture sono ad intonaco rustico raso sasso tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare in tufo con nervature lapidee presso la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti presso il presbiterio. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in cinque campate dai pilastri lapidei, a sezione mistilinea, addossati alle pareti laterali a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria, con balaustra a profilo spezzato e servita da scala a chiocciola presso la parete laterale destra. All'altezza della quarta campata, presso la parete laterale sinistra, è presente il pulpito ligneo. L'arco santo a sesto acuto in pietra, sorretto da piedritti lapidei a sezione mistilinea, immette nell'ambiente, elevato da tre gradini, del presbiterio, coperto da una volta reticolare le cui nervature poggiano su pilastrini semi circolari con basamento, e dotato di accesso ai locali di sacrestia con portale lapideo architravato presso la parete laterale destra. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista; una fascia in pietra calcarea riveste la parte inferiore delle pareti della navata.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse disposte a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato a lastre rettangolari in pietra calcarea rossa disposte a corsi orizzontali.
Elementi decorativi
Le volte della navata e del presbiterio recano un impianto decorativo pittorico avente carattere ornamentale. La parete laterale sinistra della quinta campata della navata e quella del presbiterio presentano un impianto decorativo ad affresco avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. In centro al presbiterio è collocato un altare ligneo, la cui mensa rettangolare è sostenuta da due piedritti lignei lavorati a giorno poggianti su un basamento. Presso il piedritto destro dell'arco santo, all'interno del presbiterio, è posta una struttura lignea formata da un pannello frontale sormontato da un leggio, avente la funzione di ambone. Uno sgabello presso la parete laterale sinistra del presbiterio svolge la funzione di sede del celebrante. Il presbiterio è ancora dotato delle balaustre poste alla fine del XIX secolo e dell'altare maggiore storico, il cui tabernacolo svolge la funzione di custodia eucaristica.
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