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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Traversara
Novella
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Antonio abate e Rocco c.
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1517 - 1517(impianto decorativo interno); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1618 - 1618(ampliamento intero bene); 1656 - 1656(costruzione campanile); 2000 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Antonio Abate e Rocco Confessore
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Antonio Abate e Rocco Confessore <Traversara, Novella>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Antonio Abate
Ss. Antonio abate e Rocco c.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1517  (impianto decorativo interno)

L'affresco raffigurante la Pietà, rinvenuto nel corso degli ultimi restauri sulla parete destra dell'arco santo, risale al 1517; la stesura del dipinto indica un estremo ante quem circa la data d'erezione dell'edificio.

1537  (menzione carattere generale)

La chiesa viene menzionata per la prima volta negli atti visitali del 1537.

1618  (ampliamento intero bene)

La chiave di volta della navata riporta il millesimo "1618", presumibilmente riferito all'anno in cui la volta viene costruita.

1656  (costruzione campanile)

La torre campanaria viene eretta nell'anno 1656.

2000 - 2001 (restauro intero bene)

In questi anni viene effettuato un restauro conservativo che porta al consolidamento della struttura, all'eliminazione dell'umidità di risalita, al rifacimento della copertura, ad una tinteggiatura interna ed esterna e alla sostituzione delle vetrate policrome. Durante i lavori vengono riportati alla luce gli affreschi interni.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio Abate e San Rocco, menzionata per la prima volta negli atti visitali del 1537, è situata nella località di Traversara di Brez; acquista le forme odierne intorno alla prima metà del XVII secolo: la chiave di volta della navata riporta il millesimo"1618", presumibilmente riferito all'anno in cui la volta viene costruita. La facciata è a spioventi; presso l'estremo destro è inserito il campanile, di cui è possibile apprezzare il prospetto meridionale. Il sagrato presenta quote di calpestio differenti, di modo che parte dell'alzato dell'estremità sinistra della facciata è occultato. Al centro si apre un portale lapideo a tutto sesto, ai cui fianchi è collocata una finestra quadrangolare; quella di destra insiste sul punto di incontro tra facciata e prospetto meridionale del campanile. Al di sopra del portale si apre un oculo. La fiancata sinistra è caratterizzata dalla presenza del volume della sacrestia, quella destra presenta il prospetto orientale del campanile ed è aperta da una stretta finestra ogivale strombata. Il prospetto absidale ne rivela la forma poligonale e la presenza di due finestre a sommo trilobato presso i lati diagonali. Il campanile, inserito tra la facciata ed il fianco destro della chiesa, presenta un fusto a sezione quadrangolare, partito da una cornice verso la metà. La parte superiore è specchiata da lesene e cornici; una seconda cornice marca la cella campanaria, aperta sui quatto lati da monofore a tutto sesto. A coronamento della cella si erge la cuspide, formata da una base troncopiramidale su cui si innesta una ripida piramide quadrangolare, culminante in una sfera e una croce apicale. L'interno presenta una navata unica, coperta da una volta reticolata con costoloni lapidei, attraversata da barre metalliche di sostegno. È presente un accesso alla sacrestia dotato di portale architravato presso la parete laterale sinistra. L'arco santo a tutto sesto in conci lapidei introduce all'ambiente del presbiterio, illuminato da due finestre absidali e coperto da una volta a spicchi. Presso il piedritto destro dell'arco santo sono presenti alcuni lacerti di un impianto decorativo ad affresco, datato alla prima metà del XVI secolo.
Pianta
L'edificio presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; l'abside è a pianta poligonale; la sacrestia è a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata è a spioventi, asimmetrica; presso l'estremo destro è inserito il campanile, di cui è possibile apprezzare il prospetto meridionale. Il sagrato presenta quote di calpestio differenti, di modo che parte dell'alzato dell'estremità sinistra della facciata è occultato. Al centro si apre un portale lapideo a tutto sesto, ai cui fianchi è collocata una finestra quadrangolare inferriata con cornice lapidea; quella di destra, a una quota inferiore rispetto all'altra, insiste sul punto di incontro tra facciata e prospetto meridionale del campanile. Al di sopra del portale si apre un oculo; le rifiniture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Prospetti
La fiancata sinistra è caratterizzata dalla presenza del volume della sacrestia, aperta da una finestra rettangolare sdraiata inferriata, con cornice lapidea, sul prospetto meridionale. La fiancata destra presenta il prospetto orientale del campanile ed è aperta da una stretta finestra ogivale strombata. Il prospetto absidale rivela la forma poligonale del coro e la presenza di due finestre a sommo trilobato presso i lati diagonali. Le rifiniture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Campanile
Il campanile, inserito tra la facciata ed il fianco destro della chiesa, presenta un fusto a sezione quadrangolare, partito da una cornice verso la metà. La parte inferiore reca un alto zoccolo, quella superiore è specchiata da lesene e cornici; una seconda cornice marca la cella campanaria, aperta sui quatto lati da monofore a tutto sesto dotate di cornici; gli stipiti sono evidenziati da lesene. A coronamento della cella si erge la cuspide, formata da una base troncopiramidale su cui si innesta una ripida piramide quadrangolare, culminante in una sfera e una croce apicale. Le rifiniture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare presso la navata, volta a spicchi presso il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a due falde presso la navata e la sacrestia, a più falde presso l'abside e il presbiterio. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta una navata unica, coperta da una volta reticolata con costoloni lapidei, attraversata da barre metalliche di sostegno e illuminata da una finestra presso la parete laterale destra. È presente un accesso alla sacrestia dotato di portale architravato presso la parete laterale sinistra. L'arco santo a tutto sesto in conci lapidei, con piedritti dotati di cornice d'imposta, introduce all'ambiente del presbiterio, illuminato da due finestre absidali e coperto da una volta a spicchi. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse, disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Presso il piedritto destro dell'arco santo sono presenti alcuni lacerti di un impianto decorativo ad affresco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato tramite l'aggiunta di arredi lignei aventi carattere di provvisorietà. Nel centro del presbiterio è posto l'altare verso il popolo, costituito da un supporto a sezione quadrangolare sovrastato da una mensa rettangolare, entrambi in legno. Presso il piedritto destro dell'arco santo, all'interno del presbiterio, è situato un manufatto ligneo composto da una base a parallelepipedo sormontata da un leggio, avente funzione di ambone. A destra dell'ambone è collocato il fonte battesimale lapideo, caratterizzato da una vasca troncopiramidale, con motivi triangolari alla base; i dati a disposizione non permettono di comprendere se il fonte sia stato spostato nella posizione attuale nel momento in cui sono stati aggiunti gli arredi o in un momento sucessivo. Il presbiterio conserva l'altare maggiore, ma non le balaustre.
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