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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Salobbi
Novella
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Andrea ed Egidio
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1515/07/17 - 1515/07/17(consacrazione altare carattere generale); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1579 - 1579(menzione carattere generale); 1682 - 1682(completamento navata); 1972 - 1973(restauro navata); 2000 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Andrea ed Egidio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Andrea ed Egidio <Salobbi, Novella>
Altre denominazioni Ss. Andrea ed Egidio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1515/07/17  (consacrazione altare carattere generale)

Nel 1515 il vescovo suffraganeo Michele Iorba consacra un altare a Sant'Egidio dotandolo di reliquie; all'epoca quindi la chiesa risulta già esistente, probabilmente eretta tra fine secolo XIV e inizio secolo XV (Weber, Callovi).

1537  (menzione carattere generale)

In questo anno la cappella risulta dedicata a Sant'Andrea, come riportato dagli atti visitali.

1579  (menzione carattere generale)

L'edificio, dagli atti visitali del 1579, risulta dedicato a Sant'Egidio.

1682  (completamento navata)

In questo anno viene costruita la volta della navata e innalzata la quota della pavimentazione.

1972 - 1973 (restauro navata)

In questi anni vengono realizzati una serie di interventi conservativi; la volta della navata, per via di problemi strutturali, viene sostituita da un soffitto in legno; si procede al rinnovamento della copertura e delle gronde, viene realizzata una nuova pavimentazione interna e la quota del sagrato viene abbassata. I lacerti di affreschi vengono restaurati e si effettua un'opera di tinteggiatura esterna ed interna.

2000  - 2005 (restauro intero bene)

Viene effettuato un restauro conservativo; durante i lavori il soffitto ligneo della navata viene rimosso.
Descrizione

La chiesa di Sant'Andrea ed Egidio di Salobbi è ricordata a partire dalla consacrazione dell'altare nel 1515 e poi negli atti visitali del 1537 e del 1579; subisce modifiche strutturali nel XVII secolo e nel XX viene rimossa la volta della navata per problemi di stabilità dell'intera struttura. La facciata, a ripidi spioventi, presenta un ingresso dotato di portale lapideo architravato, affiancato da due finestre quadrangolari. All'estremità sinistra la parete presenta un notevole ispessimento verso la base, probabilmente per motivi strutturali. La fiancata sinistra non presenta aperture; la fiancata destra è aperta da una finestra rettangolare nella porzione prossima al presbiterio. Il corpo del presbiterio è aperto da due finestre ogivali nella porzione più prossima al corpo della navata. Il campanile a torretta emerge dall'incontro delle falde di copertura in prossimità della facciata. È caratterizzato da un fusto in legno con aperture centinate sui quattro lati, coperto da una cuspide piramidale in scandole di larice coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta un ingresso elevato, congiunto al piano pavimentale della navata tramite alcuni gradini. La navata non presenta l'avvolto, la struttura portante della copertura è a vista. L'arco santo a ogiva introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, coperto da una volta a spicchi. Sono presenti alcuni lacerti di affresco presso la parete laterale interna destra della navata ed in facciata; la parte sovrastante l'arco santo reca una cartella con iscrizione riportante la dedicazione della chiesa.
Pianta
L'edificio è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; l'abside è a pianta poligonale.
Facciata
La facciata, a ripidi spioventi, presenta un ingresso dotato di portale lapideo architravato, affiancato da due finestre quadrangolari inferriate con cornici lapidee. Un riquadro con tracce di affresco sovrasta la finestra di destra; all'estremità sinistra la parete presenta un barbacane realizzato a fini di stabilità dell'edificio. Le rifiniture sono ad intonaco rustico tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
La fiancata sinistra non presenta aperture; la fiancata destra è aperta da una finestra rettangolare nella porzione prossima al presbiterio. Il corpo del presbiterio è aperto da due finestre ogivali nella porzione più prossima al corpo della navata. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato per la fiancata destra della navata, ad intonaco rustico tinteggiato presso la fiancata sinistra e le pareti esterne dell'abside.
Campanile
Il campanile a torretta emerge dall'incontro delle falde di copertura in prossimità della facciata. È caratterizzato da un fusto in legno con aperture centinate sui quattro lati, coperto da una cuspide piramidale in scandole di larice coronata da sfera e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: capriate lignee per la navata, volta a spicchi in muratura presso il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde presso l'abside. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice.
Interni
L'interno presenta un ingresso elevato, congiunto al piano pavimentale della navata tramite alcuni gradini. La navata non presenta l'avvolto, la struttura portante della copertura è a vista. L'arco santo a ogiva introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, illuminato da due finestre poste preso le pareti laterali e coperto da una volta a spicchi. Le rifiniture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata ed il presbiterio presentano una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Sono presenti alcuni lacerti di affresco presso la parete laterale interna destra della navata ed in facciata; la parte sovrastante l'arco santo reca reca una cartella con iscrizione riportante la dedicazione della chiesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato tramite l'aggiunta di arredi lignei con carattere di provvisorietà. L'altare verso il popolo è a quattro fronti, ligneo, recante cornici a bassorilievo e decorazioni pittoriche (si tratta della mensa dell'altare maggiore originario, separata dall'ancona); l'ambone, posto presso il piedritto destro dell'arco santo all'interno del presbiterio, è costituito da un manufatto ligneo indorato con basamento e fusto poligonale arricchito da racemi vegetali culminante in un leggio. La funzione di sede del celebrante è presumibilmente svolta da una sedia lignea posta tra i due altari. Il presbiterio non presenta le balaustre.
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