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Anagni
Anagni - Alatri
chiesa
cattedrale
S. Maria Annunziata
Parrocchia di Santa Maria Annunziata
Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Struttura; Pianta; sagrato
altare - aggiunta arredo (2014); presbiterio - aggiunta arredo (2014); ambone - aggiunta arredo (1990 circa )
I d.C. - II d.C. (preesistenze intorno); II a.C. - I a.C. (preesitenze intorno ); II a.C. - I a.C.(preesistenze intorno); II d.C. - II d.C.(preesistenze intorno); IV a.C. - III a.C.(preesistenze intorno ); V d.C. - V d.C.(sede vescovile carattere generale ); VI a.C. - IV a.C. (preesistenze intorno); VI a.C. - IV a.C.(preesistenze nucleo centrale ); IX a.C. - VIII a.C.(preesistenze intorno); IX d.C. - IX d.C.(rifacimento intero bene); IX d.C. - IX d.C. (committenza intero bene); 817 - 824(committenza intero bene); 1072 - 1104(rifacimento intero bene); 1173 - 1173(consacrazione oratorio); 1179 - 1179(consacrazione intero bene); XIII - XIII(ristrutturazione intero bene); 1295 - 1296(committenza intero bene); 1563 - 1579(ristrutturazione intero bene); 1607 - 1626(rifacimento intero bene ); 1708 - 1766(committenza intero bene); 1820 - 1837(rifacimento nucleo centrale ); 1839 - 1839(demolizione prospetto meridionale ); 1880 - 1889(rifacimento nucleo centrale ); 1904 - 1904(restauro nucleo centrale ); 1938 - 1941(restauro intero bene ); 1944 - 1960(restauro intero bene); 1990 - 1994(restauro cripta); 1993 - 2001(restauro oratorio); 1996 - 1996(restauro coperture); 1998 - 1998(restauro ala sinistra); 2003 - 2006(restauro intero bene); 2015 - 2015(progettazione intero bene); 2019 - 2019(restauro intero bene)
Cattedrale di Santa Maria Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria Annunziata <Anagni>
Altre denominazioni Basilica Cattedrale di Santa Maria Annunziata
Chiesa di Santa Maria Annunziata
S. Maria Annunziata
Autore (ruolo)
Pietro di Anagni (fondazione )
Cosma di Jacopo di Lorenzo (realizzazione pavimento )
Maestro delle Traslazioni (affrescatura cripta)
Maestro Ornatista (affrescatura cripta )
Terzo Maestro di Anagni (affescatura cripta)
Cisterna, Eugenio (rifacimento affrescatura abside maggiore)
Gagliardi, Pietro (affrescatura calotta abside maggiore )
Gagliardi, Giovanni Battista (affrescatura calotta abside maggiore )
Ambito culturale (ruolo)
stile cosmatesco (realizzazione pavimento )
scuola arnolfiana (realizzazione cappella caetani )
scuola romana (affrescatura oratorio)
stile cassinese-desideriano (affrescatura cripta)
stile bizantino (affrescatura cripta)
bottega del terzo maestro di anagni (affrescatura cripta)
romanico campano (costruzione )
romanico lombardo (completamento)
gotico (aggiornamento)
Notizie Storiche

I d.C. - II d.C.  (preesistenze intorno)

Diversi elementi architettonici e decorativi conservati presso il MuCA (Museo della Cattedrale di Anagni) e frammenti di statue connessi al culto imperiale o a figure di divinità segnalano la continuità d'uso dello spazio sacro sull'acropoli della città.

II a.C.  - I a.C.  (preesitenze intorno )

Al tratto più settentrionale del circuito murario si addossò una domus tardo-repubblicana, segnalando per questo orizzonte cronologico una defunzionalizzazione dell’apparato militare delle mura urbane.

II a.C. - I a.C. (preesistenze intorno)

Dopo la conquista romana di Anagni, in età medio e tardo-repubblicana vengono aggiornati in stile ellenistico gli apparati decorativi dei templi, cui si riferiscono due thesauroi.

II d.C.  - II d.C. (preesistenze intorno)

Dagli scavi in Piazza Innocenzo III è emerso un ninfeo di epoca adrianea-antonina, collegato al sistema idraulico sotterraneo della città, composto da grandi cisterne (di cui due nell'intorno della Cattedrale) e cunicoli di adduzione ramificati nel sottosuolo del centro storico.

IV a.C.  - III a.C. (preesistenze intorno )

Nell'area dell'Orto dei Canonici sono state documentate nel 2002 le sopravvivenze al vertice nord-orientale della fortificazione medio-repubblicana dell’acropoli: si tratta di due tratti murari in opera quadrata, di cui uno, orientato nord-nordovest / sud-sudest, è lungo 3,50 m e spesso 1,50 m; il secondo è lungo 15 m.

V d.C.  (sede vescovile carattere generale )

Il primo Vescovo della Diocesi, Felice, risale all'ultimo quarto del V sec.

VI a.C. - IV a.C.  (preesistenze intorno)

Nella zona dell'Orto dei Canonici, retrostante le absidi della Cattedrale, sono riemersi frammenti architettonici policromi riferibili ad una decorazione ad altorilievo con scene di combattimento o Amazzonomachia del tempio ernico, confrontabili con i programmi decorativi dei maggiori templi d'età arcaica del Lazio.

VI a.C. - IV a.C. (preesistenze nucleo centrale )

La letteratura scientifica identifica nel tratto murario in grossi blocchi squadrati di travertino, lungo circa 1,50 m, visibile all’angolo nord-ovest della Cattedrale, i resti di uno dei templi antichi sull’acropoli. La struttura, rintracciata nel 1880 dal canonico Camillo Taggi e di nuovo messa in luce nel 1916 dalla Soprintendenza ai Monumenti di Roma con la demolizione della riempitura di un arco di sostegno sotto la cripta, si conserva per tre filari disposti a gradoni.

IX a.C. - VIII a.C. (preesistenze intorno)

Il prospetto meridionale della Cattedrale perimetra la Piazza Innocenzo III; al di sotto del piano della piazza, restano sul banco di arenarie mioceniche che costituiscono il sostrato geologico di Anagni, le evidenze archeologiche del primo nucleo insediativo dell'acropoli, risalente all’Età del Ferro o all’Orientalizzante.

IX d.C.  - IX d.C. (rifacimento intero bene)

Il vescovo Romualdo, monaco benedettino e firmatario del Concilio romano dell'826, dona l'edificio della Cattedrale leonina consacrato alla Vergine.

IX d.C. - IX d.C.  (committenza intero bene)

Il vescovo Romualdo aggiorna e arricchisce l'arredo liturgico della Cattedrale, alla quale papa Leone IV (847-855) offre dei doni.

817 - 824 (committenza intero bene)

Al pontificato di Pasquale I (817-824) risale un intervento sugli arredi liturgici della Cattedrale altomedievale.

1072 - 1104 (rifacimento intero bene)

Il vescovo Pietro da Salerno costruisce la Cattedrale romanica ricollegandosi all’architettura cassinese dell’abbazia di Desiderio.

1173  (consacrazione oratorio)

Nel 1173 viene dedicato da Alessandro III l'altare di S. Thomas Becket nell'omonimo oratorio successivamente affrescato.

1179  (consacrazione intero bene)

La Cattedrale è riconsacrata il 30 settembre 1179 da Alessandro III.

XIII  (ristrutturazione intero bene)

I restauri commissionati dai vescovi Alberto (1224-1237) e Pandolfo (1237-1255) modificano l'edificio con inserti gotici: nervature a fascio, capitelli a crochet, arcature a sesto acuto, portico e chiostro sul lato settentrionale. Tra il 1224 e il 1227 viene sopraelevato il pavimento e realizzata la decorazione cosmatesca; nel 1231 i Cosmati terminano anche il pavimento della Cripta, dove nel frattempo è stato realizzato il ciclo pittorico (iniziato probabilmente sotto il pontificato di Innocenzo III e concluso nel 1231).

1295 - 1296 (committenza intero bene)

Bonifacio VIII (1294-1303) interviene direttamente sulla fabbrica della Cattedrale con la costruzione della Cappella Caetani e la realizzazione di un'edicola con la sua statua. Promuove inoltre la costruzione della Casa Canonica e dell'Episcopio, cui si riferiscono i resti imponenti dei "Grottoni" nell'area dell'Orto dei Canonici.

1563 - 1579 (ristrutturazione intero bene)

Dopo le demolizioni di molte strutture nell'intorno della cattedrale (Casa Canonica, Episcopio, chiesa di Sant'Oliva) tra il 1563 e il 1565 per la realizzazione di un poderoso bastione ad opera di Pio IV Medici, anche l'edificio della Cattedrale subisce una ristrutturazione sotto il vescovato di Lomellino (1572-1579): viene realizzata la cappella pensile corrispondente all'attuale battistero.

1607 - 1626 (rifacimento intero bene )

Il vescovo Seneca (1607-1626) trasforma l'aula liturgica secondo il gusto barocco con la realizzazione di una volta a botte sulla navata centrale e la riconfigurazione della facciata con un profilo a capanna. A causa dei lavori vengono danneggiate le pitture duecentesche della basilica superiore e sono smontati le transenne e gli amboni della schola cantorum. Viene realizzata la Cappella Raoli sulla navata destra.

1708 - 1766 (committenza intero bene)

Al tempo del vescovo Bassi (1708-1736) e del vescovo Monti (1750-1766) risalgono la realizzazione dell'organo e della cantoria al di sopra del portale della navata sinistra e la costruzione di un vano destinato a camera mortuaria in facciata, addossato all'ingresso di sinistra.

1820 - 1837 (rifacimento nucleo centrale )

La volta a botte seicentesca viene trasformata con la realizzazione di una serie di volte a botte lunettate. L'interno dell'abside maggiore viene dipinto con una teoria di apostoli ai lati di San Giovanni Battista.

1839  (demolizione prospetto meridionale )

Nel 1839 viene demolita la scala di accesso da sud e creata la terrazza sostenuta da due archi e un pilastro sovrastante Piazza Innocenzo III.

1880 - 1889 (rifacimento nucleo centrale )

Tra il 1880 e il 1889 vengono eseguiti ulteriori lavori con il rifacimento del pavimento cosmatesco della basilica superiore, l'eliminazione del coro ligneo, l'esecuzione di un nuovo rivestimento pittorico neogotico dei soffitti e l'intervento decorativo dei pittori Pietro e Giovanni Gagliardi nelle calotte absidali.

1904  (restauro nucleo centrale )

Nei primi anni del Novecento viene ripristinata ad imitazione della schola cantorum la recinzione del presbiterio ed è demolita la costruzione aggiunta in facciata con la conseguente riscoperta di un affresco del XIV secolo. Eugenio Cisterna dipinge il finto tendaggio dietro la cattedra episcopale ad imitazione del piviale di Bonifacio VIII.

1938 - 1941 (restauro intero bene )

Guglielmo Matthiae cura i restauri della Cattedrale tesi al recupero della sua facies duecentesca. Viene realizzata la decorazione a finta cortina ispirata all'antico rivestimento pittorico.

1944 - 1960 (restauro intero bene)

Nel dopoguerra viene realizzata la struttura metallica di sostegno alle campane all'interno del campanile, che è così liberato dei contrafforti di rinforzo; viene rimossa anche la cuspide che lo sormontava. Si realizza il nuovo sagrato e la scalinata tra il campanile e il Seminario, che viene ridotto di volume verso Piazza Innocenzo III.

1990 - 1994 (restauro cripta)

Tra il 1990 e il 1994 viene eseguito il restauro degli affreschi della Cripta di San Magno. Nel 1994 viene istallato il nuovo impianto microfonico. Vengono realizzati i servizi igienici e strutture per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

1993 - 2001 (restauro oratorio)

Tra il 1993 e il 2001 viene eseguito il restauro degli affreschi dell'Oratorio di San Thomas Becket.

1996  (restauro coperture)

Nel 1996 sono stati eseguiti lavori di alleggerimento del sottotetto con la rimozione di vecchi materiali di risulta e di rifacimento del manto di copertura con la realizzazione di nuovi convogliamenti delle acque piovane. Viene restaurata anche la facciata principale e nuovi interventi riguardano la struttura metallica del campanile.

1998  (restauro ala sinistra)

Nel 1998 vengono eseguiti il recupero strutturale della cappella battesimale e il restauro della Cappella Caetani, con la riscoperta di tracce di affreschi.

2003 - 2006 (restauro intero bene)

Si data al 2003 l'inizio del restauro degli interni dell'aula liturgica, con interventi conservativi su intonaci e stuccature antiche, colonne e partiture in pietra e sul pavimento. I lavori hanno interessato anche il chiostro della Cattedrale, i prospetti esterni sul lato meridionale e le murature del campanile.

2015  (progettazione intero bene)

Dal 2015 è stato avviato il nuovo percorso del MuCA (Museo della Cattedrale) che attraversa con un itinerario a ritroso nel tempo tutti gli ambienti più significativi del complesso architettonico.

2019  (restauro intero bene)

Nel corso del 2019 si sono resi necessari lavori di ripristino del manto di copertura e dell'impianto parafulmine del campanile a seguito di un evento di fulminazione. Si sono conclusi inoltre gli interventi di adeguamento dell'impianto elettrico e dell'impianto termico della cattedrale. Una nuova illuminazione pubblica monumentale è stata realizzata a seguito della partecipazione al bando "Giubileo della Luce" (Ministero dell’Ambiente e ANCI).
Descrizione

Il complesso della Cattedrale di Santa Maria Annunziata in Anagni è uno dei più importanti del medioevo europeo. Domina sul lato est il sagrato insieme alla torre campanaria alta 28 m, che sorge staccata dalla facciata principale a capanna, e sul lato sud-ovest si apre su Piazza Innocenzo III con la Loggia delle Benedizioni, la Cappella Caetani e la scala cordonata dietro le tre absidi in stile emiliano-lombardo. L'aula liturgica è a tre navate divise da pilastri a croce e colonne alternati, con transetto non sporgente rialzato. Il pavimento è un tappeto cosmatesco del 1224-1227, più volte restaurato. Dalla navata sinistra si accede alla Cappella Lauri, al Battistero, alla Cappella Caetani. Sulla navata destra si aprono la Cappella Raoli e quindi l'ingresso al Lapidario, al criptoportico e al chiostro e al cimitero dei canonici; più avanti si sale attraverso una scala alle Sacrestie, al Tesoro, alla Cappella del Salvatore, alla Pinacoteca, alla Sala Capitolare e alla Biblioteca del Capitolo. Le cripte della Cattedrale, collegate da un ambulacro, sono dedicate a San Thomas Becket e a San Magno. La prima conserva 170 mq di affreschi del XII sec.; la seconda, vero santuario anagnino, mostra 540 mq di affreschi del XII-XIII sec. ed è nota come la Cappella Sistina del Medioevo.
Fondazioni
Il lato destro della Cattedrale è fondato su un affioramento del banco di arenaria su cui poggiano gli elementi portanti. Nella parte sinistra non è stato rintracciato il piano di fondazione: si può ipotizzare che la struttura sorga su preesistenze interrate.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula liturgica ha avuto tre fasi: 1) all'epoca della costruzione il pavimento era inclinato verso la Loggia delle Benedizioni e in salita verso l'altare; 2) nel Duecento viene realizzata l'opera cosmatesca ad una quota più bassa dell'attuale ma in piano; 3) nel corso dell'Ottocento vari restauri alzano il livello pavimentale, posando i materiali in stile cosmatesco ma con tecnica differente. Il pavimento cosmatesco nella Cripta di San Magno risale al 1231: presenta un tappeto centrale con otto quincunces e riquadri laterali con motivi geometrici.
Coperture
Le coperture con travature in legno presentano nuovi manti dal 1996 con convogliamenti delle acque piovane in rame.
Elementi decorativi
L'interno della Cattedrale presenta delle pitture parietali a finto mattone, ripristinate dal restauro del 1938. I più recenti restauri del 2003-2006 hanno riportato in luce figure zoomorfe e floreali simboliche sugli archi della navata centrale (draghi, pavoni, cigni). Gli affreschi nei tre catini absidali sono opere otto-novecentesche. Restano frammenti delle precedenti pitture murali medievali nella lunetta della controfacciata ("Vergine col Bambino tra San Magno e Santa Secondina") e sul pilastro sinistro vicino al presbiterio ("Vergine col Bambino e testa di San Pietro"). Gli archi a sesto acuto della navata centrale poggiano su lesene di capitelli e mensole con teste umane e animali. All'esterno teste zoomorfe coronano anche gli archetti pensili dell'abside maggiore e del fianco meridionale, mentre elementi marmorei provenienti dalla cattedrale altomedievale e da monumenti più antichi, oltre a comporre la policromia delle facciate, servono a citare l'antico e a stabilire così l'adesione programmatica alla riforma gregoriana.
Elementi decorativi
Nel Battistero è stato riscoperto nel 1998 un dipinto raffigurante "la Pietà".
Elementi decorativi
Nella Cappella Caetani si trova il sepolcro della famiglia in stile arnolfiano. Sulle pareti sono visibili tracce di un affresco coevo.
Elementi decorativi
Nell'ambiente di passaggio tra le due cripte si conservano affreschi con teorie di santi della prima metà del XIII secolo.
Elementi decorativi
Nell'Oratorio di San Thomas Becket, probabilmente già completato entro il 1174, sono rappresentati quattro macro-temi: sulla volta, scene dell'Antico Testamento; sulla parete sinistra, scene dell'Infanzia di Cristo e del Martirio di San Thomas Becket; sulla parete di fondo, Cristo in trono fra Vergine, San Thomas Becket e santi locali; sulla parete destra, Dodici Apostoli e ritratti di Papi santi; in controfacciata, un Giudizio Finale con Vergini folli e sagge. Il ciclo è una copia originale delle decorazioni allora visibili nella Basilica Vaticana e rappresenta il centro di diffusione del culto del martire inglese.
Elementi decorativi
Nella Cripta di San Magno tre botteghe di artisti anonimi (Primo Maestro di Anagni o Maestro delle Traslazioni, Secondo Maestro di Anagni o Maestro Ornatista, Terzo Maestro di Anagni) realizzano il ciclo scientifico, le storie dell'Arca e di Samuele, l'Apocalisse, le storie di San Magno, le storie di Santa Secondina, raccontando la storia del mondo dalla cosmogonia alla fine dei tempi con una straordinaria complessità iconologica e iconografica.
Struttura
La Cattedrale è innalzata con muri perimetrali spessi più di un metro, in conci squadrati di travertino lasciati a vista e montati con giunti molto sottili. Pezzi speciali sono sagomati per configurare i profili curvi delle absidi o le buche pontaie.
Pianta
La pianta originaria dell'aula liturgica, alterata tra il XIII e il XVII secolo dall'aggiunta di cappelle ed altre strutture, è di impronta paleocristiana: basilicale a tre navate con transetto incluso ed absidi innestate direttamente secondo il coevo modello cassinese.
sagrato
Il sagrato è stato selciato nel 1956.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2014)
Inserimento di un crocifisso pensile fisso sopra l'altare, opera del maestro orafo Gianni Ricci, in sostituzione della croce astile mobile.
presbiterio - aggiunta arredo (2014)
Sostituzione dell'organo elettronico nella Cappella di S. Giuseppe (abside destra) con un organo positivo a canne a funzionamento meccanico.
ambone - aggiunta arredo (1990 circa )
Negli anni '90 è stato aggiunto un leggio di metallo alla sinistra dell'altare appoggiato alla balaustra che delimita il presbiterio.
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