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San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto
basilica
cattedrale
Santa Maria della Marina
Parrocchia Santa Maria della Marina
Interno; Aula; Presbiterio; Pseudo-transetto; Facciata; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (1992 - 1993)
1847 - 1908(costruzione intero bene); 1973 - 1973(completamento intero bene)
Cattedrale di Santa Maria della Marina
Tipologia e qualificazione basilica cattedrale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria della Marina <San Benedetto del Tronto>
Altre denominazioni Basilica cattedrale di Santa Maria della Marina
Ambito culturale (ruolo)
architettura eclettica (costruzione)
Notizie Storiche

1847 - 1908 (costruzione intero bene)

Nel 1847 fu benedetta la prima pietra della nuova chiesa della Marina. I lavori di costruzione proseguirono lentamente e la chiesa è consacrata al culto il 4 aprile 1908.

1973  (completamento intero bene)

Ingrandita e completata negli anni Settanta è stata consacrata l'11 febbraio 1973 (la solennità liturgica della consacrazione è collocata al 13 febbraio per la concomitanza della festa della Madonna di Lourdes).
Descrizione

La chiesa, a sviluppo longitudinale, si articola nell'aula liturgica, composta da tre navate coperte da volte leggere (a botte lunettata la navata centrale, a crociera le navate laterali), nel presbiterio, composto dalla crociera, campata (con volta a botte lunettata) che accoglie l'altare, l'ambone e la sede e dall’abside (coperta a catino) che accoglie la cattedra ed il coro; alla destra ed alla sinistra della crociera gli spazi di uno pseudo-transetto (coperti a botte ribassata) che accolgono la cantoria con l’organo a canne ed una porzione dei banchi dell’assemblea. Alla sinistra del presbiterio si trova la cappella feriale con la custodia eucaristica. La facciata, in ragione della configurazione a tre navate dell’aula liturgica, è tripartita orizzontalmente, scandita da due ordini sovrapposti di lesene, secondo un classico profilo basilicale di ispirazione cinquecentesca. La parte centrale della facciata, corrispondente alla navata principale, è conclusa da un frontone triangolare. Tramite due raccordi concavi, la parte centrale alta della facciata è organicamente connessa all’ordine inferiore. Al centro della facciata si trova la porta della chiesa sovrastata, in corrispondenza del secondo ordine, da una nicchia absidata. Oltre alla porta principale, in corrispondenza delle navate laterali, si aprono le porte collaterali. Per la presenza di una scalinata in pietra la chiesa è sopraelevata rispetto al sagrato. Un decreto della Sacra Congregazione dei Vescovi dell'11 febbraio 1973 ha elevato la chiesa della Marina a concattredale e dieci anni dopo, con decreto pontificio del 30 settembre 1983, la chiesa della Marina diventa nuova cattedrale della diocesi. Giovanni Paolo II ha elevato la nuova cattedrale a Basilica minore il 5 luglio 2001.
Interno
L’interno della chiesa è articolato in ragione della successione lineare di spazi diversi integrati tra loro: l’aula liturgica a tre navate, il presbiterio (composto dalla crociera e dall’abside) infine, gli spazi collaterali della crociera, una sorta di pseudo-transetto di lunghezza non eccedente la larghezza delle navate laterali dell'aula. Le superfici interne, pareti e soffitti, sono coperte, quasi totalmente, da intonaco tinteggiato ad eccezione dell’abside che è interamente coperta da un affresco di fra Ugolino da Belluno (1993).
Aula
L’aula liturgica è articolata in tre navate di forma rettangolare, sviluppate longitudinalmente. La navata centrale, di altezza maggiore, è coperta da volte leggere a botte lunettate con gli archi a tutto sesto, che delimitano trasversalmente ciascuna campata, messi in rilievo; la navata centrale è illuminata dall’alto attraverso le finestre ad arco ribassato presenti al centro delle lunette. Le due navate laterali, di altezza minore, sono invece coperte da volte leggere a crociera; anche in questi casi l’illuminazione naturale degli spazi avviene attraverso una serie di finestre rettangolari (con la piattabanda a sesto ribassato e la vetrazioni artistiche policrome) poste in corrispondenza delle lunette. Gli archi a tutto sesto, che delimitano trasversalmente ciascuna campata, sono messi in rilievo rispetto alle superfici voltate. Lo spazio, articolato in cinque campate, è scandito dai pilastri quadrangolari che delimitano la navata centrale dalle navate laterali con gli archi a tutto sesto, che sui pilastri quadrangolari si impostano, incorniciati dall’apparato decorativo. Di questo fanno parte le paraste lisce sviluppate a tutt’altezza che, poste sopra una base su piedistallo, sono concluse da un capitello pseudo-corinzio. Sopra a questo si trova una trabeazione con la cornice a dentelli, in leggero risalto in corrispondenza delle paraste. Sopra la trabeazione si trova, infine, una fascia a rilievo a cui si appoggiano le finestre rettangolari ad arco ribassato, poste al cento della lunetta. Gli archi a tutto sesto, con lo spessore messo in rilievo dalla decorazione, sono impostati sopra un semplificato capitello posto a coronamento delle paraste su piedistallo. Sul lato anteriore, in corrispondenza della chiave, gli archi a tutto sesto presentano una decorazione figurata sporgente costituita da un elemento a forma di mensola disposta in verticale. Verso le due navate laterali, in ragione della configurazione dei soffitti a crociera, i pilastri quadrangolari sono provvisti di una decorazione aggiuntiva che evidenzia gli spigoli che intercettano le linee di forza delle volte. La stessa sequenza di paraste sopra descritta si riscontra in corrispondenza delle pareti esterne della chiesa, poste a nord e a sud; in questo caso, le paraste delimitano lateralmente le cappelle degli altari minori. L’accesso alle navate della chiesa, oltre che dalle porte disposte in facciata, avviene attraverso due porte secondarie disposte: sul lato nord, in corrispondenza dello spazio dello pseudo-transetto occupato dai banchi dell’assemblea; sul lato sud, in corrispondenza della quinta campata dell’aula. Nel primo caso il dislivello tra l’interno e l’esterno è superato attraverso una scala mentre nel secondo caso attraverso una rampa pedonale di adeguata pendenza volta, altresì, all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Presbiterio
La navata centrale della chiesa culmina nel presbiterio che, posto sul lato est, è articolato in due spazi diversi per forma, collocazione e significato: la crociera e l'abside. La crociera rettangolare, di larghezza pari a quella della navata centrale e coperta da una volta leggera lunettata, accoglie l’altare, posto al centro dello spazio, l’ambone, posto alla sua sinistra e la sede del celebrante, posta alla destra dell’altare. L’abside semicircolare, coperta da una volta a semicatino e con le pareti ed il soffitto completamente affrescati, accoglie la cattedra posta in asse con l’altare e, collaterali alla stessa, gli stalli del coro disposti radialmente. Il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata; di tre gradini la crociera, nelle parti dove sono disposti l’ambone e la sede del celebrante, di un ulteriore gradino la parte in cui si colloca l’altare, infine, di ulteriori due gradini l’abside. Di un certo rilievo i quattro pilastri estradossati posti ai vertici della pianta della crociera con le paraste coronate dai capitelli continui su due o tre facce. Sui quattro pilastri della crociera si impostano gli archi a tutto sesto aperti verso la navata centrale e verso l’abside.
Pseudo-transetto
Trasversalmente alla crociera, senza eccedere la larghezza della navate laterali a cui sono collegati longitudinalmente, si trovano gli spazi di uno pseudo-transetto che, coperti da un soffitto a volta ribassata, ospitano (alla destra del presbiterio) la cantoria e l’organo a canne ed una parte dei banchi dell’assemblea, posti trasversalmente rispetto all’altare, alla sinistra del presbiterio. Il collegamento dello pseudo-transetto con il presbiterio avviene attraverso un’apertura architravata provvista di una trabeazione semplifica retta da due pilastri quadrangolari distanziati dai pilastri rettangolari della crociera in modo da definire una fuga verticale. Alla destra del presbiterio si trova la sacrestia collegata alla cantoria. Alla sinistra si trova, invece, la cappella feriale con la custodia eucaristica. La sacrestia e la cappella eucaristica sono collegate allo pseudo-transetto attraverso due porte identiche, delimitate da una cornice e coronate da una trabeazione semplificata, poste al centro delle pareti fondali delle due navate laterali.
Facciata
Sopraelevata rispetto al sagrato per la presenza di una scalinata in pietra di forma poligonale, con alle estremità due porzioni di balconate provviste di balaustre, la facciata della chiesa, anche in ragione della configurazione dello spazio interno a tre navate e delle coperture (tetto a capanna per quanto concerne la navata centrale, tetto inclinato ad unico spiovente, per quanto concerne le due navate laterali) risulta tripartita verticalmente e scandita orizzontalmente da due ordini sovrapposti. La facciata è suddivisa verticalmente in una parte centrale, più alta, corrispondente alla navata maggiore, ed in due parti laterali, più basse, corrispondenti alle navate minori. La parte centrale della facciata, coronata da un frontone triangolare, è raccordata per profili concavi alle parti laterali più basse. La facciata, altresì, è scandita orizzontalmente da due ordini sovrapposti di lesene: ionico per quanto concerne il primo ordine (corrispondente alla parte della facciata completamente coperta dal paramento di pietra), tuscanico al secondo ordine (corrispondente alla parte superiore della facciata, in pietra nelle membrature, su fondi in laterizio paglierino). Il primo ordine è scandito in tre campate da due coppie di lesene angolari e da due coppie di lesene poste ad inquadrare la porta della chiesa. Le lesene sostengono una trabeazione sporgente in corrispondenza delle stesse. La porta maggiore della chiesa, al centro del primo ordine della facciata, come le collaterali presenta un vano di forma rettangolare, con la variante di un’edicola di semicolonne composite con movimentato frontone a quarto di cerchio, recante un cartiglio ed un cherubino scultorei: il tutto nella maniera classicistica romana di primo Seicento. Le due porte secondarie recano frontoni triangolari su mensole. Sopra la trabeazione del primo ordine si imposta il secondo ordine della facciata. La parte centrale di questa è delimitata da due coppie di lesene che, poste sopra un piedistallo ed una base, sono concluse dai capitelli che sostengono la trabeazione, sporgente in corrispondenza delle lesene e coronata da un frontone triangolare. Al centro della campata, in asse con la porta, si trova una nicchia absidata intonacata posta sopra un parapetto con due mensole su cui si posano le lesene che la delimitano lateralmente. Le lesene sono concluse da mensole a voluta coronate dalla trabeazione. Infine, in corrispondenza delle lesene angolari del primo ordine si elevano, sopra la trabeazione, due pinnacoli su piedistallo. Tra questi e le coppie di lesene che sostengono il timpano, si sviluppano le volute che raccordano la parte centrale della facciata con le due sue parti laterali.
Impianto strutturale
Le strutture in elevazione della chiesa sono realizzate in muratura di mattoni mentre le coperture sono realizzate con struttura di legno. Queste, per la presenza delle volte che coprono gli spazi della chiesa, sono occultate alla vista.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1992 - 1993)
Su progetto dell'architetto Vincenzo Acciarri, nel 1992 - 1993 è stato realizzato un nuovo altare maggiore.
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