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Chioggia
Chioggia
chiesa
parrocchiale
S. Andrea Apostolo
Parrocchia di S. Andrea Apostolo
Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1972)
VIII ca. - XVII fine(preesistenze carattere genrale); XVII fine - 1741(inizio lavori intero bene); 1741 - 1763(completamento intero bene); 1809 - 1809(completamento cantoria); XIX metà - XIX fine(ristrutturazione intero bene); 1900 - 1909(ristrutturazione intero bene); 1975 - 2002(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Chioggia>
Altre denominazioni S. Andrea Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

VIII ca. - XVII fine (preesistenze carattere genrale)

La fondazione della chiesa nel 'Vicus Clodiae' - antico quartiere dell'epoca romana - viene fatta risalire ai primi decenni dell'VIII secolo. Come concordano gli storici, nel 1110, anno della traslazione della sede vescovile da Malamocco a Chioggia, la chiesa venne adibita a prima Cattedrale. Si presentava con elementi tipici delle più note basiliche ravennati, appartenenti al tardo bizantino: pianta a croce latina, tre navate divise da serie di colonne, transetto a "pergula" con cupola poligonale, abside esterna in fondo al coro, altare coperto da "tegurium", mentre la pavimentazione era a mosaico con tasselli di pietruzze a vari colori.

XVII fine - 1741 (inizio lavori intero bene)

Alla fine del secolo XVII il tempio si presentava in rovina ma solo nel 1741 iniziarono i lavori di ricostruzione grazie al decreto del Senato Veneto del 19 novembre 1733 che decise per la totale ricostruzione.

1741 - 1763 (completamento intero bene)

Il nuovo tempio (attuale) iniziato nel 1741 conservò a grandi linee la pianta e le strutture essenziali della chiesa precedente: è stato sostituito il pavimento a mosaici, in luogo delle colonne sono subentrati i pilastri, la facciata in stile barocco ha preso il posto dell'antico protiro. I lavori si protrassero per 22 anni. Nel 1755 venne affrescata la cupola.

1809  (completamento cantoria)

Agli inizi dell'800 venne costruito il nuovo altare maggiore ponendovi ai lati del tabernacolo le due grandi statue provenienti da una chiesa veneziana; dello stesso periodo è anche la cantoria. Nel 1809 venne innalzata a parrocchia

XIX metà - XIX fine (ristrutturazione intero bene)

Il tempio fu oggetto di ristrutturazioni e abbellimenti in più momenti. Nella metà dell'Ottocento fu necessario intervenire nella navata centrale: vennero dipinti i medaglioni (Achille Brusomini Naccari) e consolidato l'affresco della cupola (Angelo Ponga); alla fine del secolo restaurati a più riprese i pilastri.

1900 - 1909 (ristrutturazione intero bene)

All'inizio del XX secolo, la volta venne abbellita con decorazioni di L. Cherubini. Nel 1909 fu costruita la nicchia che ospita l'altare della Madonna Addolorata (terzo a destra).

1975 - 2002 (ristrutturazione intero bene)

Nell'ultimo quarto del Novecento è stato rinnovato il pavimento e la facciata. Nel 2002 il tempio, ancora corroso dalla salsedine, è stato risanato sia internamente che esternamente.
Descrizione

La chiesa di Sant'Andrea risale al XI-XII secolo; infatti nel 1110 è sede come prima Cattedra della città di Chioggia. La ricostruzione è stata fatta nel 1743, riutilizzando gran parte della muratura e del materiale in opera nella precedente costruzione e allungando la navata verso il canale retrostante (Canal Vena). La facciata tripartita è in stile Barocco, con semicolonne di ordine maggiore in stile composito e ordine minore in stile corinzio, anche l'interno è Barocco, ricco di decorazioni e dipinti; ma anche prospero di opere di grande valore artistico. La chiesa ha pianta a croce latina, con una navata centrale e due navate laterali di dimensioni minori, e nel quadrato (incrocio navata- transetto) sorge la cupola con tamburo di base ottagonale particolarmente dipinta.
Facciata
La facciata principale della chiesa, rivolta verso ovest, è in stile 'Barocco' ed è stata realizzata nel 1743. Essa è riconducibile ad una sorta di grande portale centinato con affiancati due corpi minori ad unico spiovente. La campata centrale della facciata è costituita da diverse semicolonne di ordine maggiore in stile composito, le quali si appoggiano su alti piedistalli e sorreggono un'architrave con sovrastante frontone centinato risaltato. Quest'ultimo è rifinito con dentelli e modanature, ma anche con peduccio a voluta centrale. Infine sulla centinatura sono collocate tre statue a coronamento di tutto il fronte. Al centro della facciata si trova la grande finestra termale ma anche il portale d'ingresso, quest'ultimo è di dimensioni maggiori rispetto a quelli laterali. Il portale è anche incastonato tra due lesene in stile corinzio, le quali sorreggono un timpano semicircolare con peduccio a voluta nel centro. Invece le campate laterali sono costituite da un ordine minore di lesene in stile corinzio, le quali sorreggono un'architrave con sovrastante semitimpano, ed al centro di questi corpi laterali si trovano altri due ingressi alla chiesa, questi realizzati con un portale con frontone triangolare.
Pianta
La configurazione planimetrica della chiesa è assimilabile alla pianta Basilicale, ovvero costituita da una navata principale, terminante con un'abside rettangolare, e da due navate laterali di dimensioni ridotte. Il transetto non sporge dalle navate laterali, infatti è largo quanto il corpo di fabbrica, e la sua presenza è intuibile per il fatto di avere una maggiore altezza rispetto a quella delle navate laterali. Sovrastante al quadrato fondamentale, ovvero l'incrocio tra la navata e il transetto, si trova una cupola ottagonale poggiante su quattro pennacchi sferici decorati don dipinti su tondi.
Struttura
La divisione tra la navata principale e quelle laterali avviene ad opera di un porticato, realizzato con cinque archi archi a tutto sesto ed inquadrati da lesene con capitello corinzio. La muratura soprastante al porticato, di chiusura della navata centrale, è rifinita con fasce di dentelli e modanature, e terminante con finestre a lunetta. Nello ¿schema quadrato¿ si trovano quattro contrafforti realizzati con doppie colonnine binate in stile corinzio, i quali sorreggono attraverso quattro pennacchi sferici la soprastante cupola ottagonale. La cupola è estremamente decorata e contiene anche, delle finestre rettangolari con frontone triangolare alternate a balconi chiusi con fronte centinato. La muratura interna è completamente dipinta e decorata. Strutture di orizzontamento L'intradosso di copertura della navata principale è rappresentato da una volta a ¿schifo¿, questa interrotta da tre unghie per lato che portano ad altrettante lunette vetrate, mentre al centro dello ¿schifo¿ sono presenti tre grandi dipinti su cornici. Le due pareti di fondo dell'aula presentano anch¿esse due unghie, di dimensioni maggiori rispetto a quelle laterali, una si apre verso l¿organo a canne l¿altra introduce al quadrato fondamentale. Il quadrato, ovvero l'incrocio tra la navata e il transetto, è circoscritto con un tamburo e con una cupola di base ottagonale; quest'ultima termina con un dipinto centrale piano di formelle decorate a ¿maiolica¿. La copertura dell¿abside è composta da una volta a crociera (ad arco ribassato) particolarmente dipinta. Le due navate laterali, di altezza inferiore rispetto alla navata principale, sono coperte da volte a botte ribassata, anch¿esse interrotte da unghie laterali che portano su finestre a lunetta.
Coperture
La copertura del fronte della facciata, che si trova ad un livello leggermente più alto rispetto alla copertura dell¿aula retrostante, è rivestita con lastre di pietra d¿Istria mentre quella delle navate è realizzata con falde inclinate e con rivestimento in coppi di laterizio. Infine quella del tiburio presenta una copertura ottagonale rivestita sempre con coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è interamente rivestita con lastre di marmo bianco e rosso di Verona, con posa a scacchiera e in diagonale, mentre quella dell'absidale è in lastre quadrate di marmo nero con lastre trapezoidali in marmo rosso e bianco, con effetto di cubi tridimensionali sovrapposti.
Elementi decorativi
Sulla parete d'ingresso della chiesa è presente una graziosa tribuna cantoria in legno sostenuta da pilastrini ionici, e contenente anche l'organo a canne. L¿altare maggiore, posto al centro dell'abside, è realizzato con materiali lapidei vari, e sopra il quale si appoggia il tabernacolo ed il raffinato ed elegante ciborio in marmo bianco e con capitellini dorati. Il tutto è coronato da due statue angeliche laterali, di candido marmo, nonché dal baldacchino ligneo aereo e dorato. Inoltre ci sono ovunque: dorature sulle cornici della muratura interna, dipinti nelle pareti, dipinti nelle coperture, cappelle laterali, dentellature, merlature nonché elementi scultorei e marmorei.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1972)
L'altare maggiore fu rimodulato stabilemente nel 1972, durante l'episcopato del vescovo G. B. Piasentini.
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