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Chioggia
Chioggia
chiesa
cattedrale
S. Maria Assunta
Parrocchia S. Maria Assunta nella cattedrale di Chioggia
Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
ambone - intervento strutturale (1980-1985)
XI - 1623(preesistenze intero bene); 1624 - 1627(completamento struttura esterna); 1627 - 1674(completamento altari); 1674 - 1725(ompletamento pavimentazione e decorazione); 1708 - 1708(completamento battistero); 1988 - 1992(ristrutturazione volta della navata sinistra); 2012 - 2013(rifacimento intero bene); 2019 - 2019(rifacimento intero bene); 2021 - 2021(rifacimento intero bene)
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria Assunta <Chioggia>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Autore (ruolo)
Longhena, Baldassare (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

XI - 1623 (preesistenze intero bene)

La prima chiesa risaliva probabilmente al 1091, venne distrutta da un incendio scoppiato nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 1623. (Nel campo 'descrizione' viene descritta anche questa antica cattedrale)

1624 - 1627 (completamento struttura esterna)

Il progetto di ricostruzione fu affidato all'architetto Baldassare Longhena. La posa della prima pietra avvenne il 14 settembre 1624 e in tre anni il tempio aveva già la struttura esterna completa. La prima messa di benedizione fu celebrata il 21 settembre 1627.

1627 - 1674 (completamento altari)

Dal 1627 al 1674 fu curato l'interno del tempio con la costruzione degli altari e la realizzazione delle tele. Il 27 aprile 1674 la Cattedrale venne consacrata dal vescovo Giannantonio Baldi

1674 - 1725 (ompletamento pavimentazione e decorazione)

Alla fine del secolo XVII e agli inizi del secolo XVIII risalgono la pavimentazione della chiesa e la decorazione delle due Cappelle laterali: quella di sinistra dedicata ai Santi Patroni Felice e Fortunato, mentre quella di destra al Santissimo Sacramento.

1708  (completamento battistero)

All'inizio del Settecento, viene commissionato il Battistero all'artista veneziano A. Tagliapietra (Cattaiapietra); nel 1708 viene realizzato e posizionato sulla parete di fondo della navata sinistra.

1988 - 1992 (ristrutturazione volta della navata sinistra)

Nel 1988 la volta della navata sinistra (in prossimità del transetto, davanti la cappella dei Santi) subì un crollo e la chiesa venne chiusa per studiarne la stabilità e consentirne la ricostruzione; nell'occasione si provvide a pulire e tinteggiare tutto l'interno del tempio. Nel 1992 la Cattedrale venne riaperta al culto.

2012 - 2013 (rifacimento intero bene)

Restauro e risanamento conservativo del tetto della chiesa

2019  (rifacimento intero bene)

Restauro e risanamento conservativo della chiesa. Primo stralcio: tetto e murature esterne della sacrestia e pertinenze

2021  (rifacimento intero bene)

Restauro e risanamento conservativo della chiesa. Secondo stralcio: interventi di restauro murature, finiture e tinteggiature
Descrizione

La chiesa di S. Maria Assunta, Cattedra della diocesi di Chioggia, risale al 1623 ed è opera dell'architetto Baldassarre Longhena. L'edificio sorge sul luogo dov'era presente l'antico tempio menzionato già nel 1091 e distrutto, a seguito di un incendio, la notte del 25 dicembre 1623. La facciata principale, in stile 'romanico', è del tipo a salienti ed ha la caratteristica di essere completamente realizzata in mattoni a faccia vista con numerosi 'fori da ponte'. Essa è tripartita costituita da due corpi laterali ribassati e da uno centrale cuspidato, con un portale in pietra d'Istria e una grande finestra termale al centro. La chiesa, internamente, dispone di una pianta a croce latina, con una navata centrale maggiore e due navate laterali minori, mentre le pareti sono scandite da semicolonne in stile corinzio addossate a grandi pilastri ionici. Di grande valore storico e artistico è l'ingente apparato decorativo della chiesa; inoltre, nelle due cappelle ai lati dell'abside, sono conservate le reliquie dei Santi Patroni della diocesi, Felice e martiri, e il Santissimo Sacramento.
Facciata
La facciata principale della chiesa, rivolta verso est, è in stile 'romanico' e del tipo a salienti, (ovvero una successione di spioventi posti ad altezze diverse e che rivelano sul fronte le dimensioni degli ambienti retrostanti). La facciata in questione è tripartita, costituita da due corpi laterali ribassati e da uno centrale cuspidato, anticipando così la distribuzione delle navate interne. Questi corpi sono realizzati con mattoni pieni lavorati a 'faccia vista', e sono anche evidenziati e separati gli uni dagli altri, da un leggero arretramento dei corpi laterali. Al centro della facciata, è presente una grande finestra termale, mentre nella parte inferiore della facciata è presente una fascia basamentale di blocchi di 'masegni', posta a 50 cm dal livello di calpestio e alta circa 40 cm, a fondamenta della chiesa stessa ma anche con funzione di interruzione della risalita dell'umidità nella muratura. Il portale d'ingresso monumentale, con portone in legno massiccio, ha un'altezza pari a circa 6 m., ed è rivestito in pietra d'Istria, con lesene in stile ionico e con capitelli sui fianchi spezzati a metà, i quali sorreggono un architrave dentellato. Sovrastante all'architrave c'è un attico recante una lapide commemorativa in marmo, datata MDCXXXIII, e terminante con un timpano centinato che culmina con la figura in rilievo del Leone, simbolo storico della repubblica veneta. Sulle navate laterali sono collocate due nicchie voltate a botte contenenti le due statue marmoree dei Santi Patroni della città di Chioggia La facciata è completata superiormente, nella campata centrale con un frontone ornato da dentelli in pietra d'Istria e con un piccolo oculo al centro, nelle campate laterali con due semitimpani triangolari. La muratura perimetrale esterna di tutta la chiesa è caratterizzata dalla presenza di 'fori da ponte'.
Pianta
La configurazione planimetrica della chiesa, di notevoli dimensioni, è quella della "pianta basilicale" con tre absidi, ovvero composta da tre navate, quella centrale maggiore e quelle laterali minori. La navata centrale di forma rettangolare termina con un coro quadrato e con un'abside semicircolare delle stesse dimensioni della larghezza della navata, mentre le navate laterali terminano con cori minori di forma rettangolare e sempre di uguale dimensione delle larghezze delle navate. E' presente poco prima dei cori absidali anche il transetto, intuibile per il fatto di avere una maggiore altezza rispetto a quella delle navate laterali, ma tuttavia non fuoriesce dalla sagoma longitudinale. L'ingresso principale è posto a est, mentre altri due accessi secondari sono posti ai lati sud e nord.
Struttura
La chiesa, di dimensioni notevoli, è sorretta da una massiccia muratura perimetrale, di spessore costante, esternamente lasciata a vista, internamente rifinita con possenti pilastri. Questi pilastri se osservati dalla navata centrale sono composti da un ordine maggiore di semicolonne in stile composito e da un ordine minore di lesene in stile ionico, se osservati invece dalle navate laterali sono colonne fascicolate. La separazione tra la navate centrale e quella laterale avviene tramite un porticato, questo costituito da tre grandi archi in muratura, a tutto sesto. La navata centrale e quelle laterali sono illuminate da tre finestre termali per lato, ma anche da due finestre termali maggiori poste all'estremità del transetto, inoltre la navata centrale è illuminata dalla grande finestra termale posta a est e dalle due monofore poste nella zona absidale. L'intradosso di copertura delle navate laterali così come quella della navata centrale è rappresentato da una successione di volte a crociera, intervallate da costoloni arcati a tutto sesto. I cori minori presentano una copertura con volta a botte, mentre quella del coro maggiore è coperto con una volta a crociera, e successivamente con una volta a calotta.
Coperture
La copertura esterna della chiesa è a doppia falda inclinata con rivestimento in coppi di laterizio per tutta la lunghezza della navata principale, ed è sostenuta nell'attacco alla muratura con dentelli in pietra d'Istria; mentre le navate laterali più piccole, poste a una quota ribassata, sono realizzate con un'unica falda inclinata e con grandi doccioni in pietra d'Istria, infine sulla falda di nord, addossata alla navata centrale, si trova una guglia campanaria in pietra d'Istria.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è in lastre di marmo bianco e rosso di Verona disposte in diagonale a scacchiera, mentre tutta la zona del presbiterio, rialzata con cinque gradini di marmo bianco rispetto alla quota dell'aula, è rivestita con lastre di marmo bianco, rosso e nero con posa a motivi geometrici.
Elementi decorativi
La chiesa presenta nelle navate laterali sei altari, e altri due altari sono presenti nelle cappelle absidali, uno dedicato ai Santi Patroni, dei quali sono conservate le reliquie, e uno dedicato al Santissimo Sacramento, tutti comunque decorati con pale, statue e bassorilievi. Al centro dell'abside è presente l'altare maggiore, capolavoro di Alessandro Tremignon con putti e tarsie pregevoli raffiguranti la devozione mariana e i Santi Patroni Felice e Fortunato. Inoltre vi sono alle pareti numerosi monumenti commemorativi dei Vescovi di Chioggia. La cappella absidale sud, dedicata ai Santi Patroni Felice e Fortunato è ornata di importanti tele di scuola veneta. A metà navata centrale, verso sud, è presente il pulpito in marmo di Carrara, decorato da sculture in bassorilievo e telamoni ma anche dal baldacchino in legno dorato. Sulla parete d'ingresso della chiesa è presente una graziosa tribuna d’organo in legno, sostenuta da mensoloni con volute. La cantoria ospita l'organo a canne di Gaetano Callido (1788), ritoccato dalle ditte Malvestio e Ruffati nel secolo scorso.
Adeguamento liturgico

ambone - intervento strutturale (1980-1985)
L'altare maggiore di Andrea Tremignon (1674) è nato a forma basilicale rivolto verso il popolo, perciò non si è reso necessario alcun lavoro di adeguamento in ragione ai nuovi orientamenti liturgici. E' stato creato un ambone in legno massiccio
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