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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tresana
Massa Carrara - Pontremoli
chiesa
parrocchiale
San Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Facciata; Impianto strutturale; Interno; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi lignei; Torre campanaria o campanile
altare - aggiunta arredo (2000)
1304 - 1304(attestazione intero bene); 1470 - 1471(prime attestazioni intero bene); 1568 - 1568(visita pastorale intero bene); 1645 - 1645(restauro intero edificio); 1930 - 1930(restauro interno interno edificio); 2000 - 2000(restauro intero edificio); 2004 - 2004(danni cella campanaria); 2015 - 2015(restauro coperture e campanile)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Tresana>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche

1304  (attestazione intero bene)

sulla lapide posta sopra il portale della chiesa di San Giorgio è incisa, con grafia medievale, la data del 1304. La sua presenza all'interno della pagina che attesta il restauro seicentesco indica presumibilmente la costruzione del primitivo edificio o di una sua ristrutturazione importante

1470 - 1471 (prime attestazioni intero bene)

le prime notizie documentarie della chiesa di San Giorgio di Tresana risalgono al secolo XV quando compare negli Estimi lunensi del 1470-71 come dipendente della pieve di Vico di Castevoli

1568  (visita pastorale intero bene)

la chiesa di San Giorgio fu visitata, nel maggio del 1568, dal convisitatore apostolico del Cardinale Lomellini che rileva, tra l'altro, la presenza di due altari

1645  (restauro intero edificio)

la data 1645 scolpita nell'iscrizione sopra il portale ricorda un restauro dell'edificio avvenuto in quella data

1930  (restauro interno interno edificio)

l'edificio fu ancora restaurato nel 1930 quando furono eseguiti molti lavori interni di cui rimane traccia nelle date collocate sulla balaustra e negli altari laterali. Dello stesso periodo è anche la decorazione pittorica dell'aula che rispecchia il carattere eclettico della cultura di quel periodo

2000  (restauro intero edificio)

la facciata e le decorazioni interne, risalenti agli anni '30, sono state restaurate nel 2000 sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Artistici di Pisa

2004  (danni cella campanaria)

nel 2004 un fulmine ha colpito la cella campanaria danneggiando il cornicione e l'impianto elettrico

2015  (restauro coperture e campanile)

è stato realizzato il consolidamento del manto di copertura e il restauro della struttura; il campanile e la facciata hanno avuto una profonda bonifica degli intonaci ammalorati
Descrizione

la chiesa si trova nel nucleo feudale di Tresana sorto all'incrocio tra le strade provenienti da Villa, lungo la valle del torrente Osca, e da Vico di Castevoli, sede plebana dalla quale dipendeva, nel secolo XV, anche la cappella di San Giorgio. Si trova sul lato meridionale del versante occupato dal castello, con l'abside rivolta ad oriente, appoggiata alla mezzacosta dell'erto declivio poco distante dalla porta meridionale. Preceduta da un ampio sagrato, lastricato ad opus incertum, è fiancheggiata, a sinistra, dalla torre campanaria e dalla casa canonica contigua con la parte terminale della chiesa tanto da avere il terrazzo sulla campata del presbiterio. Verso valle si affianca un corpo minore sostenuto da un sistema di volte realizzate sopra l'antica strada di accesso alla porta meridionale del borgo. La facciata è una proporzionata architettura barocca, appoggiata su tre gradini in pietra, scandita da una trabeazione dorica, sostenuta da coppie di paraste binate disposte ai lati della pagina centrale, più ampia, ornata con un portale a cornice marmorea. Lo sormontano la lapide in arenaria con le date dei restauri e la finestra cruciforme che riprende quelle gemelle del presbiterio. Sopra la trabeazione, con effetto scenografico, si dispone il fastigio fiancheggiato dai raccordi curvilinei che rastremano l'ordine architettonico del basamento, sormontato dal timpano triangolare che chiude la facciata. L'aula si configura come vano rettangolare, ripartito in tre campate, ognuna di queste, compresa quella del presbiterio, scarsamente gerarchizzata rispetto alle altre, è scandita da due coppie di lunette affrontate, separate da un ampio tratto di cornice che, in quella mediana, è utilizzato come trabeazione dei due altari laterali. All'interno di un vano circolare, a destra dell'ingresso, coperto a calotta, si trova il fonte battesimale, con vasca semisferica sostenuta da pilastrino e copertura lignea terminata a tronco di cono. Lo spazio è ricavato all'interno di una struttura trapezoidale che raccorda la larghezza del sagrato addossato, in un secondo tempo, alla struttura più regolare dell'aula, utilizzata come cappella feriale, coperta dalla volta a padiglione. Dal presbiterio si accede infine alla luminosa sacrestia coperta da una volta a crociera. L'insieme è ornato con una gradevole decorazione neogotica: le pareti imitano il grigio della pietra isodoma, la volta riprende l'azzurro del cielo, motivi geometrici e fitomorfici delimitano le unghie delle lunette e le ghiere degli archi. Cornici circolari dipinte contengono volti di santi protettori ed evangelisti. I due altari laterali, in stucco, contrappongono nella campata centrale le forme sobrie della loro architettura. Quello di destra presenta ancora decorazioni in stucco barocche nelle specchiature delle paraste di sostegno.
Facciata
la facciata è una proporzionata architettura barocca, appoggiata su tre gradini in pietra, che la trabeazione dorica, sostenuta da coppia di paraste binate disposte ai lati della pagina centrale più ampia, scandisce in tre parti. La parte basamentale, corrispondente al volume interno dell'aula, è ornata con un portale a cornice marmorea continua con basi incise a motivi floreali e gocciolatoio superiore, sormontato dalla lapide in arenaria con le date dei restauri e dalla finestra cruciforme che riprende quelle gemelle del presbiterio. Sopra la trabeazione, con effetto scenografico, si dispone il fastigio fiancheggiato dai raccordi curvilinei che rastremano l'ordine architettonico del basamento, sormontato dal timpano triangolare che chiude la facciata. E' ornato da una specchiatura quadrata con lobi curvilinei disposti sull'asse principale, priva di decorazioni, al di sotto si trova la targa marmorea con la data dei restauri del 1930. Contro il fianco meridionale si addossa il volume dei vani di servizio con la falda inclinata che li ricopre. Dal lato opposto sia apre l'archivolto che conduce alla casa canonica ricavato nella base della slanciata torre campanaria
Impianto strutturale
l'impianto strutturale è composto da un'aula rettangolare scandita in tre campate da arcate irrigidite da catane trasversali, voltata a botte con coppie affrontate di lunette simmetriche raccordate ad unghia. La struttura del presbiterio rettangolare è sormontata dal terrazzo della canonica. A destra la botte dell'aula è fiancheggiata fino a metà del presbiterio da volumi di servizio, con coperture voltate diverse tra loro, fondati sul livello sottostante del terreno ed utilizzati da altre proprietà, nella parte inferiore, accessibile dal vicolo
Interno
l'aula rettangolare è ripartita in tre campate regolari l'ultima delle quali occupata dal presbiterio; a destra dell'ingresso si trovano il battistero, vano circolare coperto a calotta, una sala rettangolare coperta da volta a padiglione utilizzata coma cappella feriale ed infine, adiacente al presbiterio, la sacrestia coperta da una volta a crociera. Nella campata centrale sono collocati due altari molto rimaneggiati, quello di destra conserva parte dell'apparato a stucco settecentesco. La trabeazione del vano è spezzata e si limita ai capitelli delle paraste che sostengono le arcate ed all'appoggio delle lunette binate piuttosto distanti tra loro. In corrispondenza degli altari laterali questo elemento è inglobato nell'architettura dei dossali
Presbiterio
il presbiterio delimitato da una balaustra in marmo, datata 1930, disposta sulla linea dell'arco trionfale, non gerarchizzato rispetto alle altre arcate, è articolato in due spazi separati dall'altare maggiore in muratura. Sul retro si trova il coro rettilineo, illuminato da una copia di finestre cruciformi, disposte sulla parete di fondo
Struttura
la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, murato a calce, ricoperto da intonaco grezzo nelle facciate laterali ed intonaco fine, per la facciata, ornata dalle modanature della trabeazione. Nel presbiterio si notano le bozze angolari in corrispondenza delle cadute del rivestimento mentre nel fianco del battistero si osserva una ripresa con mattoni a due fori di frequente utilizzo negli anni cinquanta del secolo scorso
Coperture
la copertura dell'edificio è a due spioventi con manto di tegole alla marsigliese. In corrispondenza dell'arco trionfale e del presbiterio, sulla sopraelevazione dei muri perimetrali, s'imposta il terrazzo della canonica
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell'aula è realizzato con piastrelle quadrate di piccolo taglio in ceramica rossa e tozzetti chiari, disposti a rombo
Elementi decorativi
la decorazione pittorica novecentesca ha praticamente cancellato quella originaria conferendo all'insieme un carattere eclettico, molto deciso e tuttavia integro nella sua articolazione. Le pareti imitano il grigio della pietra isodoma, la volta riprende l'azzurro del cielo, motivi geometrici e fitomorfici delimitano le unghie delle lunette e le ghiere degli archi. Cornici circolari dipinte contengono volti di santi protettori ed evangelisti
Elementi lignei
di buona fattura è il coro ligneo, a specchiature rettangolari, realizzato nel 1947
Torre campanaria o campanile
il campanile, a base quadrata, è strettamente connesso all'architettura della facciata della chiesa che addossa, alla parte basamentale della torre, la parasta esterna di sinistra. Sopra l'archivolto si sviluppa un volume doppio rispetto a quello intermedio oltre il quale si eleva la slanciata cella campanaria, a quattro fornici,, a tutto sesto con tamburo ottagonale sormontato da cuspide piramidale. La semplicità delle specchiature, salendo verso l'alto, si arricchisce di temi architettonici che ingentiliscono la rigidezza formale dei primi due ordini e si affinano negli ornati della cella ben disegnati e realizzati
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2000)
con l'ultimo restauro e' stato sistemato anche il presbiterio con una pedana in legno rivestita di moquette su cui e' stato posto un semplice altare in legno
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