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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Comano
Massa Carrara - Pontremoli
chiesa
parrocchiale
San Giorgio
Parrocchia di San Giorgio
Preesistenze; Facciata; Impianto strutturale; Pianta; Interno; Struttura; Coperture; Presbiterio
presbiterio - intervento strutturale (1974)
884 - 884(documentazione toponomastica intero bene); 1296 - 1297(prima attestazione del bene intero bene); 1478 - 1478(mutamenti politici ed amministrativi intero bene); 1568 - 1568(stato di degrado e ricostruzione intero bene); 1627 - 1627(data di ipotetica ricostruzione tabernacolo degli olii santi); 1727 - 1727(data sul portale d'accesso portale); 1828 - 1828(descrizione altare maggiore); 1923 - 1923(danni sismici soffitto della chiesa); 1960 - 1960(rifacimento copertura ed interno); 1974 - 1974(adeguamento liturgico presbiterio)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Comano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione edificio)
Notizie Storiche

884  (documentazione toponomastica intero bene)

la località di Comano è nominata nell'atto di fondazione dell'Abbazia di Aulla fra le terre donate al cenobio

1296 - 1297 (prima attestazione del bene intero bene)

la cappella di Comano compare nelle Decime Bonifaciane del 1296/97 come dipendenza della Pieve di Crespiano

1478  (mutamenti politici ed amministrativi intero bene)

i territori appartenuti ai marchesi Malaspina della Verrucola di Fivizzano entrarono a far parte dello Stato fiorentino ed in seguito della Diocesi di Pontremoli, Comano ne seguì le sorti.

1568  (stato di degrado e ricostruzione intero bene)

nella visita pastorale del 1568 si dice che l'edificio, in cattivo stato, deve essere riedificato altrove "Ecclesia aperta est undique, et dicun esse malum irrimediabile et antiquissimo proveniens a fundamentis: ideo alibi edificandam esse ecclesia".

1627  (data di ipotetica ricostruzione tabernacolo degli olii santi)

il tabernacolo collocato sulla parasta dell'arco trionfale, a destra dell'altare maggiore, è datato 1627, epoca in cui potrebbe essere stata ricostruita la chiesa.

1727  (data sul portale d'accesso portale)

il portale, di buona fattura, ha gli stipiti sagomati terminanti con mensole che sostengono la trabeazione, con cornice spezzata, con mensole a fondo di conchiglia ed un grande cartiglio centrale, secondo una tipologia molto diffusa nell'area fivizzanese nel quale si legge: D.O.M. - B.M. - ET DIVO GEORGIO MARTIRI - COMUNITAS COMANI DICAVIT - A.D. MDCCXLVII

1828  (descrizione altare maggiore)

da una descrizione del 1828 si rileva che l'altare maggiore era di "stucco lavorato composto da tre gradini con ciborio di legno dorato e mensa e quadro in tela rappresentante San Giorgio".

1923  (danni sismici soffitto della chiesa)

il terremoto del 1920 danneggiò gravemente la volta a botte lunettata che copriva l'aula liturgica, essa fu sostituita con l'attuale soffitto a cassettoni realizzato con un contributo statale per tre quarti del totale

1960  (rifacimento copertura ed interno)

rifacimento del tetto e ridipintura dell'interno

1974  (adeguamento liturgico presbiterio)

la Scuola Beato Angelico di Milano curò l'adeguamento liturgico della chiesa di San Giorgio. Il sostegno dell'altare maggiore fu realizzato utilizzando le due mensole di un altare laterale.
Descrizione

la chiesa parrocchiale di San Giorgio si trova in posizione mediana rispetto ai nuclei curtensi di Sommo e Imo Comano, su un pendio a mezzacosta attraversato dalle strade dirette ai passi appenninici del Lagastrello e dell'Ospdalaccio. Terra Estense e poi Malaspiniana, dello Spino Forito, pervenne ai marchesi della Verrucola alla metà del Trecento. Si tratta di un edificio con pianta e presbiterio rettangolare, ad aula unica, coperto a capanna. L'interno ampio e luminoso presenta un soffitto a cassettoni in cemento sostenuto da robuste travi dal ritmo binato, poste in continuità con le paraste corinzie dell'ordine architettonico che anima ed irrobustisce le pareti del vano. Il soffitto era formato in origine da una volta a botte lunettata, crollata con il terremoto del 1920 e non più ripristinata. La facciata è contenuta dalla cornice continua del timpano, privo di base, e dalle paraste angolari, simili a quelle interne, ma con la faccia rettilinea a finto bugnato, in modo da delimitare la pagina architettonica del prospetto. S'imposta quest'ultimo su un unico asse che coordina il bel portale settecentesco in arenaria, la sovrastante finestra quadrata, il cartiglio polilobato, posto al di sotto della cuspide, e della cornice terminale, ornata con tre Cherubini. Fiancheggia il complesso ecclesiastico, dalle pareti semplicemente intonacate, il robusto campanile cuspidato.
Preesistenze
l'edificio medievale è stato quasi completamente distrutto e se ne trovano tracce in un fondo contiguo alla canonica dove si nota una muratura isodoma simile a quella di Crespiano (sec XII/XIII). Si pone quasi in continuità con la nuova facciata, ma ad un livello d'imposta in basso, verso occidente. A giudicare dalla collocazione potrebbe essere stato parte del fianco meridionale dell'edificio più antico, poi trasferito e mutato di orientamento.
Facciata
la facciata contenuta tra due paraste in finto bugnato, prive di capitello e sormontate dalla trabeazione continua del timpano mancante di base, è ornata dal cartiglio, dalla finestra quadrata, con la mostra dipinta, e dal portale in arenaria. E' questo l'elemento più autentico del prospetto ed è riconducibile ad una tipologia di manufatti molto diffusa nei dintorni di Fivizzano, ossia nella Lunigiana medicea, tanto da far pensare ad una scuola di maestranze specializzate.
Impianto strutturale
l'impianto strutturale dell'edificio si configura come organismo, portante e chiudente, fortemente monodirezionato, di forma rettangolare con le pareti laterali rinforzate da tre coppie di pilastri binati con facce laterali inclinate. Sostengono la trabeazione corinzia sulla quale appoggiava la volta a botte lunettata, oggi trasformata in solaio piano cassettonato, irrigidito da robuste travi a coltello.
Pianta
la pianta della chiesa di San Giorgio è formata da un'unica aula rettangolare, fortemente monodirezionata, articolata in due campate con cappelle affrontate simmetricamente. Le coppie di pilastri che separano le campate centrali nascondono vani o strutture di servizio: la coppia di sinistra ospita la base del campanile, mentre quella di destra è occupata dall'ingresso laterale della chiesa e da una scala, a chiocciola, che conduce al sottotetto, attuale accesso alla torre campanaria, situata sul lato opposto. Il presbiterio, di forma rettangolare, è sopraelevato di tre gradini rispetto al piano dell'aula ed è stato privato di balaustra dopo gli interventi di adeguamento liturgico.
Interno
l'aula della chiesa di San Giorgio riflette i canoni dell'estetica barocca che si manifesta nell'articolazione plastica dello spazio, misurato dall'ordine gigante corinzio che procede, con ritmo binato, dalla tribuna dell'orchestra all'arco trionfale. Le quattro cappelle sono ornate con altari di pregevole fattura. La proporzionata trabeazione corinzia rende unitario ed armonioso lo spazio interno sul fondo del quale campeggia la cornice con il dipinto raffigurante la Vergine con san Giorgio, sormontato dallo stemma mediceo sostenuto da due putti.
Struttura
la struttura dell'impianto architettonico è composta di materiale lapideo, nelle mura perimetrali, mentre la copertura del vano è in calcestruzzo armato.
Coperture
la copertura è a doppio spiovente con orditura lignea e manto in tegole di tipo marsigliese
Presbiterio
il presbiterio è stato adeguato ai canoni liturgici rimuovendo il precedente altare in stucco e sostituendolo con l'attuale, realizzato utilizzando due pregevoli mensole, rilevate da un altare laterale. Il tabernacolo è collocato sulla parete di fondo, al centro del coro ligneo, preceduto da un gradino. La balaustra è stata rimossa ed il presbiterio è accessibile mediante tre gradini sagomati in modo che la posizione dell'ambone, collocato sul lato del Vangelo, risulti preminente.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974)
eliminazione della balaustra, nuovo altare, ambone, seggi e fonte battesimale, al lato del presbiterio, secondo il progetto unitario della scuola Beato Angelico di Milano
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