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Descrizione |
Situata nel centro storico della città lungo via cardinal la Fontaine, su cui si erge la facciata, la chiesa di San Giovanni Battista confina a destra con via San Carluccio, a sinistra con il vicolo del Gonfalone, mentre sul retro con cortili privati.
L’impianto, disposto secondo l’asse nord- sud con altare a sud, risulta diviso in due aule rettangolari di dimensioni pressoché uguali, separate dalla zona presbiteriale: la prima destinata ai fedeli, la seconda ai membri della confraternita del Gonfalone.
L’aula dei fedeli ha due cappelle per lato, poco profonde e rialzate di un gradino; ad essa si accede tramite l’unico portale posto in facciata, preceduto da sette gradini, e seguito da una bussola lignea; al di sopra di questa è posta la cantoria.
L’ambiente è scandito da un ordine architettonico su paraste che tripartisce simmetricamente i lati, inquadrando le arcate di ingresso alle cappelle e, nella porzione centrale, di minore ampiezza, una porta che conduceva alle sepolture interrate, ora chiuse.
Caratterizzano l’intera chiesa, e in particolar modo la prima aula, decorazioni cromatiche e scene dipinte che rivestono interamente le pareti e la volta facendo da sfondo all’ordine marmoreo.
L’aula è coperta da una volta a botte lunettata, nelle cui lunette s’inseriscono le finestre che rischiarano l’ambiente, assieme alla luce proveniente dalla finestra circolare posta in facciata.
Il vano del presbiterio, che si interpone tra le due aule, ha pianta rettangolare ed è rialzato di due gradini; in posizione isolata sorge, al di sopra di un gradino, la mensa dell’altare maggiore. Ai lati del presbiterio si aprono due porte che conducono in piccoli vani corrispondenti, rispettivamente, a sinistra alla base del campanile e a destra alla sagrestia. Il presbiterio è coperto con una volta a botte.
Introduce all’aula retrostante, corrispondente all’oratorio dei confratelli, un’apertura formata da due colonne corinzie che sorreggono un architrave.
L’ambiente, a terminazione piana, è anch’esso caratterizzato da pitture che coprono interamente le pareti, ai cui lati sono collocati gli stalli lignei.
Lo spazio è coperto da una volta a botte lunettata, in cui si inseriscono le finestre che illuminano l’ambiente, tre a sinistra e due a destra, in quanto la prima, dando su un ambiente adiacente, è soltanto dipinta.
La facciata su strada, di forma rettangolare e leggermente concava, è a due ordini sovrapposti su paraste, il primo tuscanico e il secondo ionico, ed è coronata in sommità da una piccola edicola affiancata da volute e da torce fiammeggianti.
Le membrature sono in peperino su fondo intonacato.
Al centro della parte inferiore si apre il grande portale rettangolare sormontato da stemma pontificio arricchito da festoni; nella parte superiore, invece, si apre un grande oculo inserito in una cornice rettangolare.
I prospetti laterali si presentano in basso intonacati e in alto, al di sopra dei tetti delle cappelle, caratterizzati dall’innalzamento di contrafforti contrastano la spinta della volta in muratura: tutto il tratto superiore si mostra con muratura a vista.
Il campanile è costituito da una torre a pianta quadrata con cella campanaria, che si erge al di sopra del tetto della chiesa, rivestita ad intonaco e coperta a padiglione.
Pianta |
La chiesa del Gonfalone ha un impianto composto da due aule rettangolari di dimensioni quasi uguali, separate dalla zona presbiteriale che fa da filtro visivo.
La prima aula è destinata ai fedeli, la seconda costituisce l’oratorio della confraternita titolare della chiesa. L’ambiente anteriore è articolato da due cappelle per lato, poco profonde e rialzate di un gradino, e vi si accede tramite il portale in facciata, preceduto da sette gradini e seguito da una bussola lignea.
Il vano del presbiterio, che si interpone tra le due aule, ha pianta rettangolare, rialzata di due gradini, ed ospita l’altare maggiore marmoreo, con mensa in posizione isolata.
Ai lati del presbiterio si aprono due porte che conducono in piccoli vani corrispondenti, rispettivamente, a sinistra alla base del campanile e a destra alla sagrestia.
Alle spalle dell’altare maggiore e alla stessa quota si apre l’aula destinata ai confratelli, arredata lateralmente con stalli lignei.
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Impianto strutturale |
La chiesa di San Giovanni Battista ha un impianto strutturale composto da una muratura continua in blocchi di peperino, visibile nei prospetti laterali. Alle pareti longitudinali si connettono, nell’aula anteriore, quattro setti trasversali che definiscono le cappelle laterali, e che s’innalzano, come contrafforti, a contrastare la spinta della volta a botte che copre l’ambiente.
L’oratorio dei confratelli è anch’esso coperto da una volta a botte, tuttavia a quota d’imposta molto più bassa, e caratterizzata dalla presenza di quattro tiranti in acciaio.
In entrambe le aule si rileggono fessurazioni.
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Coperture |
Entrambe le aule sono coperte da volte a botte lunettate che s’impostano a quote differenti. Altrettanto è coperto a botte il presbiterio, con livello d’imposta intermedio fra quello delle due volte maggiori.
Anche le cappelle sono coperte da volte a botte.
Le volte sono sormontate da un tetto a due falde con manto in coppi di laterizio.
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Pavimenti e pavimentazioni |
La pavimentazione della chiesa è in piastrelle rettangolare in cotto, con le pedate dei gradini in peperino. |
Elementi decorativi |
Tutte le superfici interne della chiesa risultano ricche di motivi ornamentali pittorici e scene raffigurate.
Risalta soprattutto la Gloria dell’Empireo, affresco che riveste la volta a botte, opera di Vincenzo Stringelli o, secondo la critica, di Domenico Corvi.
L’opera raffigura l’Empireo con gruppi di angeli e beati sorretti da nuvole, il tutto delimitato da una rappresentazione illusionistica di una struttura architettonica che si apre sul cielo degli eletti.
L’intera costruzione pittorica sembra essere sostenuta dalle quattro enormi figure che simboleggiano la forza posizionate ai quattro angoli.
Scendendo sulle pareti laterali, si trovano al centro due ovali, sorretti da angeli, con le raffigurazioni in chiaroscuro dei profeti Isaia e Abdia opera di Domenico Corvi, risalenti al 1756.
All’interno della prima cappella di destra, al di sopra dell’altare marmoreo, sono posizionate due statue processionali barocche.
Arricchisce, invece, l’altare in stucco e pietra di Domenico Cucchi della seconda cappella, sempre a destra, una pala con la raffigurazione di S. Bonaventura.
Inoltre, di particolare pregio è l’affresco posizionato nella lunetta sopra l’organo della cantoria, raffigurante la Decollazione del Battista, anch’esso opera di Domenico Corvi.
Proseguendo verso il coro, nella zona presbiteriale troviamo nella lunetta, posta in corrispondenza dell’altare maggiore, un’opera di Falaschi, pittore viterbese del XVIII secolo, e raffigurante San Giovanni Battista alla presenza di Erode.
L’altare maggiore, invece, è opera di Nicola Salvi risalente al 1747.
Infine, nell’oratorio dei confratelli, si trovano lungo le pareti gli stalli lignei del viterbese Carlo Antonio Morini, del XIX secolo; mentre gli affreschi sono opera di Pietro Piazza e Giuseppe Rosa.
Nella parete di fondo si trova una tela dipinta dal Romanelli, su entrambi i lati, e raffigurante il battesimo di Gesù e la Madonna del Gonfalone.
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