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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Vetralla
Viterbo
chiesa
sussidiaria
S. Egidio
Parrocchia di Sant' Andrea e San Francesco
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
1146 - 1146(feudo carattere generale ); 1334 - 1334(esistenza intero bene); 1400 - 1500(elementi decorativi intero bene); 1432 - 1432(ampliamento del feudo carattere generale); 1540 - 1540(governatorato carattere generale); 1800 - 1900(rinnovamento facciata); 1855 - 1855(gestione intero bene)
Chiesa di Sant'Egidio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Egidio <Vetralla>
Altre denominazioni S. Egidio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (rinnovamento facciata)
Notizie Storiche

1146  (feudo carattere generale )

Vetralla è feudo di Gherardo di Guittone.

1334  (esistenza intero bene)

La chiesa compare citata nell'allibrato della chiesa di S. Angelo a Viterbo come uno degli edifici ecclesiastici tenuti a pagare il censo.

1400 - 1500 (elementi decorativi intero bene)

La chiesa entra in possesso di una pala d'altare raffigurante la Madonna e una raffigurante San Giovanni Battista.

1432  (ampliamento del feudo carattere generale)

Colla Bolla "Exigit" papa Eugenio IV Condulmer (1431-47) concede a Vetralla vari territori tra i quali Monte Fogliano, per rimunerarla dell'aiuto prestatogli contro i Prefetti di Vico.

1540  (governatorato carattere generale)

Alessandro Farnese (1520-89) è nominato governatore di Vetralla.

1800 - 1900 (rinnovamento facciata)

La facciata viene modernizzata mutandone sensibilmente l'aspetto precedente.

1855  (gestione intero bene)

La chiesa risulta affidata alla Confraternita della Misericordia e Morte.
Descrizione

La chiesa di Sant’Egidio è localizzata all’interno del centro storico del paese, integrata nel tessuto medievale. Prospetta con la facciata sulla via Cassia, fiancheggia con il lato destro un piccolo vicolo privato e con il lato sinistro edifici privati, mentre confina sul retro con propri ambienti di servizio. L’organismo, ad aula unica, è disposto secondo l’asse nord est - sud ovest. Nella parete di nord est, corrispondente con il prospetto principale, si apre il portale d’accesso preceduto da un gradino e seguito da una piccola bussola vetrata. La chiesa ha una pianta ottagonale con lati obliqui molto brevi e rincassi sul lato d’entrata e su quello di fondo che ne accentuano l’asse principale. Le pareti terminano con una cornice aggettante che percorre tutto il perimetro, sulla quale si impostano quattro archi a tutto sesto e la calotta ribassata di copertura, sorretta dai pennacchi e forata da un lanternino centrale. Nel vano dell’altare, una nicchia rettangolare formata da pilastri con capitelli compositi su piedistalli, trabeazione e coronamento a volute, ospita sul fondo un’edicola sostenuta da mensole, al cui interno è la statua della Vergine. Al di sotto, si apre una porta che conduce alla sagrestia retrostante. In posizione leggermente avanzata si trova la mensa isolata, rialzata di un gradino; mentre nelle pareti laterali sono posizionati stalli lignei. La chiesa è illuminata dal lanternino della cupola, da una finestra semicircolare in controfacciata e da un ulteriore finestra posizionata sulla parete di sinistra (la corrispettiva è murata). La facciata, intonacata, è a capanna con terminazione a timpano triangolare. Ornata interamente da un bugnato liscio, è divisa in due porzioni da una sottile cornice orizzontale; nella parte inferiore campeggia al centro il portale, fiancheggiato da due nicchie arcuate; nella parte superiore, subito al di sopra della cornice, si apre il finestrone a lunetta. Il portale è in peperino, inquadrato da paraste tuscaniche architravate, con cornice che al centro si rialza a formare un piccolo timpano triangolare. A differenza della facciata, il prospetto laterale si presenta in muratura a vista. Il campanile, a pianta quadrata, si erge al di sopra della copertura della chiesa nella parte posteriore.
Pianta
La chiesa ha un’aula unica a pianta ottagonale con lati obliqui molto brevi e rincassi sul lato d’entrata e su quello di fondo che ne accentuano l’asse principale.
Impianto strutturale
L’impianto della chiesa è in muratura continua composto in parte da blocchi di tufo in parte da pezzame dello stesso materiale. Le pareti laterali sono connesse tra di loro dalla parete di fondo e da quella di prospetto, e su di esse grava il peso della cupola.
Coperture
L’organismo è coperto da una calotta ribassata sorretta dai pennacchi e forata da un lanternino centrale. Superiormente vi è un tetto a due falde, con manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in piastrelle quadrate di cotto disposte a 45° gradi, ad eccezione della soglia del gradino dell’altare che è in peperino.
Elementi decorativi
All’interno della chiesa sono custoditi diversi elementi decorativi mobili tra cui spiccano la statua della Vergine collocata nell’edicola ed il Cristo morto posizionato al di sotto dell’altare. Inoltre le pareti della chiesa risultano completamente affrescate, in particolare sulla cupola e sui pennacchi dove sono collocate le immagini degli apostoli e di alcuni angeli. Infine sono presenti tre pale: sulla parete di sinistra si trova un quadro raffigurante la decollazione di San Giovanni Battista (XVII sec), mentre in controfacciata troviamo, a sinistra un quadro raffigurante la Vergine (XVIII sec), mentre a destra, sempre del XVIII secolo, una tela di un santo monaco in adorazione della croce. All’esterno è da evidenziare il ricco portale, di bottega italiana, risalente al XVII secolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
L’altare della chiesa corrisponde ai canoni richiesti dal Concilio Vaticano II. Sono assenti delle sedute ed un ambone.
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