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Lido di Venezia
Venezia
Venezia
chiesa
rettoria
Tempio votivo S. Maria Immacolata
Parrocchia di Santa Maria Elisabetta
Pianta; Facciata; Coperture; Fondazioni; Interno
nessuno
1919 - 1919(progettazione intero bene); 1925 - 1925(inizio lavori intero bene); 1928 - 1928(completamento cripta); 1938 - 1938(fine lavori intero bene); 2015 - 2017(restauro intero bene)
Tempio Votivo di Santa Maria Immacolata
Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Tempio Votivo di Santa Maria Immacolata <Lido di Venezia, Venezia>
Altre denominazioni Chiesa di S. Maria Immacolata, vulgo Tempio Votivo
Tempio votivo S. Maria Immacolata
Autore (ruolo)
Torres, Giuseppe (progettista)
Fantucci Angelo (completamento lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1919  (progettazione intero bene)

Il progetto della costruzione, fortemente voluta dal Cardinale Pietro La Fontaine, fu presentato da Giuseppe Torres nel 1919

1925  (inizio lavori intero bene)

I lavori iniziarono nel 1925 per voto cittadino alla Madonna del 6 gennaio 1917 in cui si chiedeva l'incolumità durante la Prima Guerra Mondiale.

1928  (completamento cripta)

Nel 1928 la cripta risulta già conclusa e quindi inaugurata con la tumulazione del primo milite.

1938  (fine lavori intero bene)

I lavori si conclusero nel 1938 sotto la direzione dell'ing. Angelo Fantucci, con il completamento della cupola e la collocazione della statua della Madonna.

2015 - 2017 (restauro intero bene)

Viene restaurato l'interno dell'edificio.
Descrizione

L'edificio venne eretto per voto cittadino alla fine della Prima Guerra Mondiale per interessamento del Cardinale Pietro La Fontaine. L'architetto incaricato dei lavori fu Giuseppe Torres che presentò il progetto nel 1919 e diede il via all'opera di costruzione nel 1925. Il completamento dei lavori avvenne solo nel 1938 sotto la direzione dell'ing. Fantucci. La struttura si articola su una pianta circolare dalla quale diparte un'alta esedra sormontata da un edificio ugualmente a pianta centrale cupolato. Un'alta scalinata immette nell'edificio superiore attraverso il portale rettangolare sormontato da un alto finestrone sempre rettangolare. Alla cripta, che conserva le spoglie di oltre 2700 caduti, si accede attraverso una porta seminterrata nel lato destro. L'interno circolare è chiuso da un abside rettangolare che ospita l'area presbiteriale dove è collocato l'altare in pietra. Le pareti sono illuminate da piccole finestre mentre il soffitto è decorato da cassettoni in stucco.
Pianta
Di impianto circolare con cripta a esedra e copertura a cupola su alto tamburo finestrato.
Facciata
Costituita da un'ampia scalinata di accesso con due pilastroni modanati ai lati che immettono in un portale rettangolare sormontato da un ampio finestrone incassato da cornici aggettanti.
Coperture
La copertura è sorretta da tre ordini di pilastri concentrici: il più esterno e quello centrale sono costituiti da pilastri a sezione rettangolare ricoperti in pietra arenaria decorata a bassorilievo; il più interno è costituito da colonne rivestite di marmo nero.
Fondazioni
La cripta, a impianto centrale, ha un accesso mediante una porta laterale seminterrata e ospita le salme di circa 2700 militi.
Interno
Aula circolare con piccole finestre chiuse da lastre in alabastro e soffitto a cassettoni in stucco, chiusa da abside con catino semicircolare dove è collocato l'altare in arenaria.
Adeguamento liturgico

nessuno
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