chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
sestiere di Castello
Venezia
Venezia
chiesa
rettoria
S. Antonin
S. Antonino Martire
Parrocchia di San Giovanni Battista in Bragora
Impianto strutturale; Pianta; Coperture
nessuno
VIII - IX(fondazione intero bene); 870 - 870(ricostruzione intero bene); 1030 - 1030(ricostruzione intero bene); 1466 - 1466(restauro campanile); 1583 - 1583(restauro intero bene); 1591 - 1594(ricostruzione cappella di San Saba); 1620 - 1620(ricostruzione cappella maggiore); 1636 - 1662(ricostruzione absidi); 1663 - 1672(ricostruzione fianco destro); 1672 - 1679(ricostruzione fianco sinistro); 1680 - 1685(ricostruzione facciata); 1736 - 1749(ricostruzione campanile); 1777 - 1777(restauro presbiterio); 1943 - 1944(restauro campanile); 1962 - 1962(restauro tetto); 1970 - 1970(restauro cappella di San Saba); 1988 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonin, Sant'Antonino Martire
Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonin, Sant'Antonino Martire <sestiere di Castello, Venezia>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Antonino Martire
S. Antonin, S. Antonino Martire
Autore (ruolo)
Longhena, Baldassare (progetto della ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
maestranze venete (ricostruzione e ampliamento)
Notizie Storiche

VIII - IX (fondazione intero bene)

Secondo la tradizione, la chiesa viene fondata dalla famiglia Badoer.

870  (ricostruzione intero bene)

Secondo la tradizione la chiesa ebbe una ricostruzione.

1030  (ricostruzione intero bene)

La chiesa viene ricostruita.

1466  (restauro campanile)

Il campanile viene rimaneggiato.

1583  (restauro intero bene)

La chiesa viene restaurata dal pievano Paolo de' Conti.

1591 - 1594 (ricostruzione cappella di San Saba)

Francesco Tiepolo fa ricostruire la cappella di San Saba, dove erano state riposte le reliquie del Santo presenti in chiesa fin dal X secolo.

1620  (ricostruzione cappella maggiore)

Viene ricostruita la cappella maggiore essendo parroco Nicolò Zorzi.

1636 - 1662 (ricostruzione absidi)

Il pievano Nicolò Brunelli inizia la ricostruzione della chiesa; nel 1662 sono complete le tre cappelle absidali.

1663 - 1672 (ricostruzione fianco destro)

essendo pievano Domenico David viene realizzato un progetto di ricostruzione da Baldassarre Longhena: nel 1672 è completato il fianco destro della chiesa, fino al campanile

1672 - 1679 (ricostruzione fianco sinistro)

si intraprende la costruzione del lato settentrionale della chiesa e nel 1674 si demolisce la chiesa medievale che era stata completamente inglobata nell'invaso di quella nuova

1680 - 1685 (ricostruzione facciata)

viene ricostruita la facciata e gli edifici ad essa addossati

1736 - 1749 (ricostruzione campanile)

viene ricostruito il campanile nella posizione attuale

1777  (restauro presbiterio)

il presbiterio viene allargato su progetto di Bernardino Maccaruzzi

1943 - 1944 (restauro campanile)

viene restaurato il bulbo del campanile

1962  (restauro tetto)

viene restaurato il tetto della chiesa e consolidati i cornicioni del campanile

1970  (restauro cappella di San Saba)

si restaurano gli stucchi e le tele della cappella di San Saba

1988 - 2010 (restauro intero bene)

la chiesa viene completamente restaurata e interessata da campagna di scavo archeologico
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonino sorgeva alla confluenza dell'omonimo canale, interrato nell'Ottocento, nel rio della Pietà; sul canale interrato si affaccia il fianco meridionale della chiesa, mentre la facciata, che ingloba alcuni spazi destinati al clero e alle confraternite che vi facevano capo, è per metà bloccata dalla casa canonica. Il prospetto, affiancato sulla sinistra dal campanile a bulbo, è caratterizzato da un finestrone termale, dal portale d'accesso e da finestre ad arco. L'interno è a navata unica, a pianta quadrata e soffitto piano, con tre cappelle absidali a fondo rettilineo; al centro del lato settentrionale si apre la cappella di San Saba e in controfacciata si trovano altre due cappelle opposte a quelle absidali. Le pareti sono scandite da lesene corinzie tra le quali si trovano due ampie finestre termali.
Impianto strutturale
Edificio in muratura con solai e volte di forma articolata.
Pianta
Quadrata.
Coperture
Soffitto piano.
Adeguamento liturgico

nessuno
Al termine del restauro della chiesa si è scelto di non procedere all'adeguamento visto l'uso occasionale dell'edificio non più parrocchiale.
Contatta la diocesi