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Vasia
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
Sant'Antonio Abate
Parrocchia di Santi Antonio Giacomo e Nicola
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1970)
1457 - 1457(costruzione intero bene); 1485 - 1485(separazione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1640 - 1640(ricostruzione intero bene); 1753 - 1753(decorazione cappella); 1804 - 1806(realizzazione campanile); 1994 - 1995(restauro facciata)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Vasia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1457  (costruzione intero bene)

L’architrave originario dell'ingresso recava la data 28 settembre 1457, forse la data di conclusione dei lavori di costruzione o di qualche importante modifica apportata all’edificio.

1485  (separazione intero bene)

La chiesa viene affrancata dalla chiesa matrice dei santi Giacomo e Nicolò di Prelà.

1585 - 1586 (citazione intero bene)

La chiesa riceve la visita del sub-delegato Lelio Garuffo, che giudica angusto l'altare dedicato alla Gloriosa Vergine e ordina di ampliarlo.

1640  (ricostruzione intero bene)

Inizia la costruzione della nuova chiesa sul sedime della precedente, con facciata esposta a nord – ovest: la prima pietra viene posta il 2 maggio 1640. Il cantiere è diretto dai mastri muratori di Vasia Angelo Martini fu Filippo, Pietro Monglio di G. Batta e Cristoforo Semeria di G. Batta.

1753  (decorazione cappella)

Filippo Marvaldi esegue decorazioni a stucco nella cappella del Santo Rosario.

1804 - 1806 (realizzazione campanile)

Il campanile è stato eretto tra il 1804 e il 1806, opera del capo mastro svizzero Ignazio Monti e di mastro Francesco Pugnetti, milanese.

1994 - 1995 (restauro facciata)

Si svolgono lavori di restauro delle facciate.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antonio Abate sorge nel territorio comunale di Vasia (IM), a circa 390 metri di quota sul livello del mare. Il poderoso complesso edilizio si trova a monte del nucleo storico di Vasia e si apre su un vasto piazzale asfaltato, fronteggiato sul lato opposto dall'oratorio dell'Immacolata. L’edificio, con l'abside orientata a sud est, è composto da una serie di corpi di fabbrica disposto attorno alla pianta a croce latina della chiesa. La chiesa presenta i prospetti esterni in pietra a vista, ad eccezione delle due facciate, intonacate e tinteggiate. Lo spazioso interno è organizzato in tre navate, separate da due file di colonne collegate da arcate a tutto sesto, con il presbiterio separato dall'aula da una balaustra marmorea e da due gradini. L'apparato decorativo tardobarocco è parzialmente occultato da fitti interventi di ridecorazione di età contemporanea.
Pianta
L’edificio è a croce latina, con tre navate, un profondo presbiterio di forma squadrata e un corto transetto con due cappelle laterali. Lo spazio è chiuso con una volta a botte lunettata sulla navata principale e con volte a crociera nelle navate laterali.
Elementi decorativi
Due sottili segmenti di trabeazione modanata con fregio corrono lungo i lati lunghi dell’imposta della volta, interrompendosi in controfacciata e congiungendosi nella parete absidale. Lesene inquadrano gli archi delle cappelle laterali e la pareti del presbiterio. L'altare maggiore in marmi policromi ha tre gradini portacandelieri e conserva un crocifisso ligneo settecentesco. Alle sue spalle, sopra il coro, una sobria cornice neoclassicheggiante inquadra la grande tela del santo titolare, sormontata dall'iscrizione "NON NOBIS SED NOMINE TUO". Lungo le navatelle si aprono due cappellette laterali con copertura a cupola e due altari laterali. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali tre polittici aventi come soggetto la Vergine e Bambino attorniati da Santi: il primo, originariamente collocato nella chiesa di Sant'Anna, fu realizzato da Pietro Guidi, il secondo, proveniente dalla cappella di San Martino, risale al XV secolo e il terzo invece venne eseguito da Guido De Rossi alla fine del XVI secolo. Le architetture prebarocche della chiesa sono nascoste da una fitta rete di dipinture e ridecorazioni novecentesche che avvolgono completamente le linee e gli apparati decorativi precedenti.
Facciata
La facciata principale si presenta liscia. Gli unici decori sono la serliana che si apre nella parte alta, le lesene dipinte in finto bugnato dei margini laterali e l’ampio portale, preceduto da una scalinata in marmo. La facciata laterale, a filo del campanile come quella principale, presenta un piccolo portico chiuso sui lati, da un lato dal campanile, dall’altro dal transetto della chiesa; è decorato all’esterno da due costolonature bianche che ne definiscono gli spazi, mentre l’arco a tutto sesto del portico è sostenuto da due lesene. Alla base delle lesene vi sono due piloncini a voluta che continuano il cerchio disegnato dall’arco e aprono verso la scalinata rastremata d’accesso.
Campanile
Il campanile, alto ben 49 metri, è stato costruito tramite il finanziamento di un parrocchiano, Gio Batta Enrico nel corso dell'800. E' costituito da cinque volumi, di cui i primi quattro in pietra faccia a vista, mentre l’ultimo, intonacato, è decorato da bucature cieche, costolonature nelle cantonate e da otto coppie di semicolonne con capitello corinzio nell’ultimo modulo. Oltre il cornicione di coronamento, quattro pinnacoli fiammati decorano gli angoli e un piedistallo centrale, di forma parallelepipeda, regge la croce che chiude la composizione.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle cementine a decoro geometrico.
Coperture
Il manto della copertura è in tegole marsigliesi e abbadini di ardesia.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di mensa in marmo.
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