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Lido di Venezia
Venezia
Venezia
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parrocchiale
S. IGNAZIO DI LOYOLA
Parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola
Pianta; Struttura; Facciata; Interno; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Presbiterio
presbiterio - intervento strutturale (1970)
1956 - 1956(fondazione intero bene); 1962 - 1962(elevazione a parrocchia intero bene); 1970 - 1970(termine lavori costruzione chiesa intero bene); 1971 - 1971(consacrazione intero bene)
Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola <Lido di Venezia, Venezia>
Altre denominazioni S. IGNAZIO DI LOYOLA
Autore (ruolo)
Bellotto A. (progetto)
Vernier P. (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione della chiesa)
Notizie Storiche

1956  (fondazione intero bene)

A seguito dell'urbanizzazione della località Ca' Bianca del Lido di Venezia, viene creata la curazia autonoma di Sant'Ignazio di Loyola: la chiesa viene ospitata in un salone del patronato "Papa Giovanni XXIII".

1962  (elevazione a parrocchia intero bene)

La chiesa viene elevata a parrocchia il primo settembre 1962. A seguito dell'istituzione della parrocchia, cominciano i lavori progettuali per la costruzione della nuova chiesa sotto la direzione degli architetti A. Bellotto e P. Vernier.

1970  (termine lavori costruzione chiesa intero bene)

I lavori di costruzione della nuova chiesa terminano nel 1970.

1971  (consacrazione intero bene)

La chiesa viene consacrata dal Patriarca Albino Luciani la sesta domenica di Pasqua del 1971.
Descrizione

La chiesa venne edificata nel 1970 a seguito dello sviluppo urbano che interessò l'area a partire dagli anni '50 del Novecento. Il progetto fu affidato agli architetti A. Bellotto e P. Vernier, che idearono una struttura a parallelepipedo con pianta rettangolare e tetto a terrazza. L'interno, ad aula unica, si sviluppa longitudinalmente di fronte al presbiterio sopraelevato; le pareti in cemento sono caratterizzate da finestre chiuse da vetri policromi.
Pianta
Quadrangolare con tetto a terrazza.
Struttura
Parallelepipedo in cemento su due livelli separato da una cornice e intervallato da aperture verticali e strette chiuse da vetri policromi. Nell'angolo sud-orientale è collocato un piccolo campanile con cella a parallelepipedo, sormontato da una croce stilizzata.
Facciata
L'accesso principale è caratterizzato da una scalinata nel lato destro e riprende la decorazione degli altri prospetti laterali.
Interno
L'interno è ad aula unica in cemento e circondato su due lati da un ballatoio adibito a coro. Lungo il lato sinistro è collocata la cappella del Santissimo, sopraelevata come l'area presbiteriale e caratterizzata dalla mensa marmorea cubica. A sinistra dell'ingresso è collocato il fonte batterimale, costituito da una vasca cilindrica e da un muretto stretto e basso che l'avvolge.
Coperture
Solaio in cemento privo di decorazioni, al centro del quale si apre un lucernaio incassato, chiuso da vetri policromi.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti sono costituiti da lastre in marmo rosso di Asiago.
Elementi decorativi
L'ambone è decorato da formelle bronzee realizzate dallo scultore Sopelsa negli anni '70 del Novecento.
Presbiterio
Si trova frontalmente all'ingresso e vi si accede da un semplice rialzo nella pavimentazione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
La costruzione della chiesa è post-conciliare e realizzata secondo le prescrizioni dell'adeguamento liturgico del Concilio Vaticano II.
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