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Potenza
Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo
chiesa
parrocchiale
San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria
Parrocchia di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria
Impianto strutturale; Pianta; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1976)
1961 - 1961(erezione parrocchia intorno); 1961 - 1965(inizio lavori intero bene); 1996 - 1997(ristrutturazione intero bene); 2000 - 2000(completamento intero bene); 2006 - 2006(completamento intero bene)
Chiesa di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria <Potenza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

1961  (erezione parrocchia intorno)

L’esigenza di una nuova parrocchia è radicata inizialmente nei nuovi agglomerati edilizi costruiti nei primi anni ’50 del secolo scorso dall’Istituto Autonomo Case Popolari, per dare alloggio a molta gente meno abbiente ed agli abitanti dei "sottani" sacrificati alle esigenze della città, ai quali si sono aggiunti gli sfollati dei bombardamenti del 1943, in gran parte provenienti dal rione Addone, dal 1945 al 1950, che hanno trovato case nel rione appositamente costruito. La parrocchia di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria, nell'allora rione «Chianchetta» di Potenza, venne eretta il 15 agosto 1961 da monsignor Augusto Bertazzoni, in un locale posto al pianterreno di un condominio di via Giustino Fortunato, a circa duecentocinquanta metri dalla sede attuale.

1961 - 1965 (inizio lavori intero bene)

Nel 1965 allo stanzone subentra la chiesa, dotata di locali per il ministero parrocchiale per effetto della legge 1962, che finanziava chiese nuove e case canoniche. La nuova chiesa parrocchiale, nella sede in cui e` attualmente, venne dedicata nei giorni 7-8 dicembre 1965: l'inaugurazione segui` una missione popolare tenuta dai padri cappuccini. La sua costruzione aveva richiesto un impegno finanziario gravoso, affrontato anche con l'affitto pagato dall'Istituto professionale alberghiero, istituito a Potenza nel settembre del 1964 quale sezione staccata dell'Istituto di Salerno.

1996 - 1997 (ristrutturazione intero bene)

Dopo il terremoto del 1980, la chiesa rimase aperta al culto, essendo stati messi in sicurezza soltanto i pannelli con i graffiti di padre Tarcisio Manta, assicurati a temporanee strutture di sostegno. Tuttavia la struttura, seppur agibile, era stata compromessa dal sisma: per questa ragione, alla metà degli anni Novanta, fu chiusa per poter eseguire i lavori di ristrutturazione e consolidamento, i quali, iniziati nella primavera del 1996, si protrassero fino al dicembre del 1997. Oltre al consolidamento delle strutture, furono condotti lavori di ristrutturazione degli interni: in particolare, furono sostituiti tutti i pavimenti in marmo, rinnovati gli arredi interni, ricavata la sacrestia nella prima cappella laterale, realizzato il tamburo d'ingresso ed esternamente fu realizzato il nuovo campanile. La chiesa fu riaperta al culto il 4 gennaio 1998.

2000  (completamento intero bene)

Il padre Tarcisio Manta, che negli anni ’70 aveva già decorato la chiesa con suggestivi graffiti su intonaco, raccontando sui pannelli la storia religiosa ed umana della comunità, al termine dei restauri successivi al 1980, ridisegna armonicamente il presbiterio e lavora alle vetrate artistiche policrome del tempio, raccontando questa volta la vita di S. Giuseppe; esse furono inaugurate nell'Anno Santo 2000, nel giorno di Pasqua, alla presenza del vescovo Appignanesi.

2006  (completamento intero bene)

Nel 2006, furono realizzati i lavori di sistemazione del sagrato, dei giardini e del percorso di collegamento con i locali posti al livello sottostante; a completare il ciclo artistico di Padre Tarcisio Manta, concorse la realizzazione del mosaico posto sulla facciata della chiesa (raffigurante il tema «San Giuseppe e il mondo del lavoro») e dell'ultima vetrata rappresentante lo sposalizio di Giuseppe e Maria.
Descrizione

La chiesa di San Giuseppe, edificata a metà anni sessanta, è in stile moderno. Al suo esterno si presenta con una facciata semplice caratterizzata dall'ingresso principale e nella parte superiore un mosaico raffigurante il tema "San Giuseppe e il mondo del lavoro". L'interno si presenta a navata unica, con quattro cappelle laterali, tre originariamente dedicate a Santa Rita, alla Vergine del Rosario e a San Giuseppe e l'ultima dove è presente il coro con organo; nella prima cappella, sulla sinistra appena dopo l'entrata, è stata ricavata la sacrestia. Sul presbiterio, rialzato di tre gradini rispetto al piano di calpestio, è collocata la mensa in cemento con decorazioni. Alla sinistra dell'area presbiteriale è collocato un crocifisso in bronzo del 2001, opera di padre T. Manta, mentre alla destra si trova, su piedistallo, la statua in legno di San Giuseppe e Gesù Bambino del 1970. La parete destra della navata, fino al presbiterio, è caratterizzata dalla presenza di una serie di pannelli catechetici e decorativi in intonaco graffiato a bassorilievo. Nella parte alta della parete sinistra della navata, fino al lato destro del presbiterio, si trovano le bellissime vetrate istoriate, opera di P. Tarcisio Manta, con la vita di S. Giuseppe e lo sposalizio di Giuseppe e Maria risalenti al 2000 e 2006. Accessibile da un ingresso alla destra del presbiterio, è inoltre presente una cappella feriale che presenta anch'essa una serie di opere di T. Manta tra cui spiccano dei dipinti su legno a bassorilievo con "opere di misericordia". Esternamente sul lato est, con accesso indipendente delimitato da un piccolo cancello, si accede ad un piccolo giardino recintato dove è presente il campanile e la struttura adibita a luoghi d'incontro e a ufficio parrocchiale. Nei due piani sottostanti all'intera struttura del complesso parrocchiale vi sono i locali destinati al ministero pastorale, accessibili sia dall'interno, sia da una gradinata esterna, che accolgono la scuola di musica “Leggeri Buccico”, il centro sociale polivalente Giovanni XXIII e la mensa della cooperativa sociale “Il Samaritano”.
Impianto strutturale
Edificio in struttura intelaiata di cemento armata intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare ad andamento longitudinale con navata unica; presbiterio a pianta quadrata.
Campanile
Campanile in cemento armato con tre strutture arcuate contrapposte.
Coperture
Tetto a due fade sull'unica navata presente. Copertura in lamiera di acciaio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in graniglia di marmo lucidata
Elementi decorativi
Lungo tutta la parete sinistra della navata fino al lato destro del presbiterio sono presenti cinque vetrate policrome istoriate; le prime quattro raccontando la vita di S. Giuseppe e risalgono al 2000, l'ultima, invece, rappresentante lo sposalizio di Giuseppe e Maria è del 2006.
Elementi decorativi
A partire dal lato destro dell'ingresso e lungo tutta la parete destra della navata fino all'altezza del presbiterio, sono collocati una serie di pannelli catechetici e decorativi in intonaco graffiato, a bassorilievo, opera di padre Tarcisio Manta e risalenti al 1970.
Elementi decorativi
Una serie di dipinti su legno, opera di Padre Tarcisio Manta databili 1970, sono collocati lungo tutte le pareti della navata e rappresentano scene della vita di Gesù, l'ultima cena e delle figure allegoriche.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1976)
E’ stata prevista l'organizzazione dell'area presbiteriale, con la sistemazione di un altare e un ambone in muratura con rivestimento in cemento; la sede della presidenza è in legno. La custodia eucaristica è costituita da un tabernacolo posto in una controparete, alle spalle dell'altare.
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