chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Potenza
Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo
chiesa
parrocchiale
Santissima Trinità
Parrocchia di Santissima Trinità
Impianto strutturale; Pianta; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980)
XI - XI(preesistenze intero bene); 1414 - 1429(ampliamento e riconsacrazione intero bene); XVI - XVI(visite pastorali intero bene); 1857 - 1872(ricostruzione intero bene); 1930 - 1930(restauro intero bene); 1931 - XX(restauro intero bene); 2010 - 2014(chiusura al culto intero bene); 2017 - 2023(restauro intero bene); 2023 - 2023(riapertura al culto intero bene)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinità <Potenza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze intero bene)

Prima del 1061, esisteva nel centro storico un collegio di preti che officiava una chiesa intitolata alla SS. Trinità. La conferma viene da un documento del 1178 nel quale viene menzionata la chiesa per la prima volta; l’atto cita le chiese di San Michele e della SS. Trinità, ed attesta la loro posizione nel Castrum Veteris, la zona più antica della città (primo nucleo medievale fortificato), separato dall’area di S. Gerardo da una piazza pubblica.

1414 - 1429 (ampliamento e riconsacrazione intero bene)

L’assetto originario della chiesa subisce delle modifiche in seguito ad alcuni terremoti. Una di queste risale al 1414, ad opera di un certo Marino Dente, e riguarda l'ampliamento della fabbrica. Nel 1429 la chiesa, ancora a tre navate, riconsacrata "perché antichissima se n'era dispersa la memoria di chi la avesse consacrata la prima volta”.

XVI  (visite pastorali intero bene)

Nei verbali relativi a due visite pastorali di mons. Tiberio Carrafa, svoltesi a Potenza negli anni 1566-7 e nel 1571, non abbiamo una descrizione della chiesa nella sua struttura architettonica, ma sono indicate le singole cappelle con i relativi altari e le dediche.

1857 - 1872 (ricostruzione intero bene)

A seguito del disastroso terremoto del 1857, la chiesa viene ricostruita, a partire dal 1860, con una serie di modifiche. La struttura originaria aveva un impianto romanico a tre navate, simile a quello della chiesa di S. Michele, ma con copertura a capriate al centro e a crociere nelle navate laterali; venne ricostruita ad aula unica. La legge del 15 agosto 1867 la sopprime come parrocchia, ma come tale viene restituita al culto nel 1872.

1930  (restauro intero bene)

Nel 1930 la chiesa fu sottoposta ad una serie di lavori di restauro durante i quali fu realizzato il soffitto a cassettoni.

1931 - XX (restauro intero bene)

Le forme attuali dell’abside sono il risultato di interventi condotti in epoca fascista e nel secondo dopoguerra. L’unica parte superstite dell’originale complesso è oggi riconoscibile nei due registri residui del campanile. Nel 1979 durante alcuni lavori di consolidamento effettuati nella chiesa, all'interno della base del vecchio campanile, è stato rinvenuto un frammento d’affresco del XIII secolo, raffigurante una "maestà" e sul pavimento, nello stesso luogo, è stata scoperta una pietra tombale datata 1666.

2010 - 2014 (chiusura al culto intero bene)

Il 17 marzo 2010, nel sottotetto della chiesa, fu ritrovato il corpo della studentessa potentina Elisa Claps, diciassette anni dopo la sua scomparsa avvenuta il 12 settembre 1993. Dal giorno in cui fu trovato il cadavere la chiesa è rimasta chiusa, anche dopo il dissequestro disposto nel 2014 dalla Procura di Salerno.

2017 - 2023 (restauro intero bene)

Nel 2017 sono iniziati lavori di restauro e ristrutturazione che hanno interessato sia il tempio che la canonica. Il progetto ha previsto l'abbattimento della canonica - danneggiata da infiltrazioni di acqua durante il sequestro - e la sua ricostruzione, staccata dal corpo della chiesa, con un piano in meno rispetto ai quattro precedenti. Nel corpo della chiesa si è proceduto al consolidamento della struttura e alla riparazione delle parti danneggiate. I lavori si sono conclusi nel 2023.

2023  (riapertura al culto intero bene)

La chiesa è stata riaperta al culto il 24 agosto 2023 dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione.
Descrizione

La chiesa della Ss. Trinità sorge nel centro storico di Potenza a pochi passa da altre tre chiese, S. Gerardo, S. Francesco e S. Michele, tutte sorte tra l'XI e il XII secolo. Esternamente la chiesa si presenta come un edificio di gusto neoclassico con pareti in pietra a vista caratterizzata in facciata da un portale, inserito tra due nicchie vuote, e ritmata da lesene con basi e capitelli, con motivi decorativi di stile corinzio, e con il corpo superiore raccordato con volute sul quale si aprono due ampie finestre; al di sopra della trabeazione si sviluppa il timpano a spioventi. L'interno è ad aula unica a croce latina con i transetti corti allineati al profilo delle cappelle che si aprono nella navata. Sul presbiterio, di cinque gradini più alto del piano dell'aula, c'è l'altare maggiore, in marmo policromo ad intarsio, come gli altri altari collocati nelle cinque cappelle laterali, dedicate, sulla parete sinistra e nell'ordine, al Crocifisso, a S. Anna, a S. Francesco Saverio; sul lato destro, a S. Vincenzo, a S. Gaetano da Thiene ed alla Madonna delle Grazie. Tra queste due ultime cappelle, la porta laterale che dà su via Pretoria nella cui lunetta sovrastante è collocata una tempera su tavola raffigurante l'Annunciazione di Antonio Stabile datata 1580. L'abside semicircolare abbraccia il presbiterio, sovrastato da una balconata con archetti a tutto sesto, tra i quali s'inseguono a ventaglio le canne dell'organo; sopra le canne s'inarca il catino absidale, originalmente traforato e decorato da forme di lampade a torcia, culminante in chiave con un simbolo trinitario. Al di sopra del cornicione che delimita in alto l'aula della chiesa, alle ampie finestre s'alternano, negli specchi murari, le immagini di Apostoli e di santi Dottori della Chiesa, 24 tele dipinte da Mario Prajer nel 1934. Un soffitto a cassettoni delicatamente decorato, al cui centro è una pregevole tela di Mario Barberis del 1930 raffigurante le tre Persone della Ss. Trinità, copre l'aula ecclesiale. Davanti la porta principale è presente un piccolo sagrato, laterale rispetto alla via Pretoria, sulla quale invece si affaccia con l'ingresso laterale.
Impianto strutturale
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale a vista.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica a croce latina con i transetti corti allineati al profilo delle cappelle laterali che si aprono nella navata e abside finale semicircolare.
Campanile
Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata sinistra, con cella campanaria aperta da quattro monofore, cornicione aggettante modanato.
Coperture
Tetto a due falde sull'unica navata e sull'area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in marmi lucidati di buona fattura.
Elementi decorativi
Sulla parete del transetto sinistro sono esposte due tele: Madonna di S. Luca, olio di Nicola Cacciapuoti, datato 1738 e Madonna e Santi, olio di ignoto locale databile alla seconda metà del XVIII secolo. Sulla parete del transetto destro, invece, è collocata la Madonna con Bambino tra i santi Pietro e Paolo, S. Leonardo e S. Agostino, olio di ignoto napoletano databile ai primi del '600.
Elementi decorativi
Nella prima cappella a destra, sulla parete di facciata, un medaglione in bronzo ed un bassorilievo raffigurante Cristo Risorto (opera dello scultore lucano Antonio Masini) ricordano l'arciprete mons. Vincenzo D'Elia (Brienza 1874 - Potenza 1962) che resse per cinquant'anni la Parrocchia e fu sacerdote di punta nella storia culturale, politica e religiosa della Basilicata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
L'adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con l’aggiunta di un altare in marmo policromo con decorazioni davanti l'altare tridentino nel quale si trova la custodia eucaristica e di un ambone in legno; la sede della presidenza è anch'essa in legno.
Contatta la diocesi