È nel 1482 che per la prima volta viene citata “l’ecclesia SS. Salvatori in Raecali” a seguito di una visita pastorale del Vescovo Giovanni di Leone trascritta dal notaio Biagio de Gentili ( Serie INVENTARI I - 7 - 301 pg. 7v), purtroppo però in questa visita si menziona solo l’esistenza della chiesa ma non si descriverne la sua conformazione spaziale.
1579 (preesistenze intero bene)
Allo stesso modo compare anche nei Registri delle Anime dell’anno 1579 in un registro dei matrimoni della parrocchia ( Serie INVENTARI I – 7 – 274 ) senza però notizie importanti.
1627 (preesistenze intero bene)
E' nella visita pastorale dell’8/11/1627 in cui si menzione la chiesa e per la prima volta la sua configurazione comprendente la navata centrale con l’altare maggiore adornato da un dipinto ligneo e la fonte battesimale ( I – 05 – Fascicolo 2 pg 29r/30v).
1723 (descrizione intero bene)
Nella visita pastorale del 1723 ritroviamo una descrizione abbastanza dettagliata della chiesa.
1778 - 1779 (ristrutturazione chiesa)
A causa di lavori all’interno della chiesa non ben specificati il Santissimo è stato spostato nella vicina chiesetta di San Giacomo ( I – 5 – 40 ), i lavori durano sino al 1778 e nel 1779 la chiesa di SS. Salvatore si presenta in buono stato e atta alla celebrazione.
1924 (descrizione chiesa)
Bisogna andare al 1924 per avere altre notizie della chiesa e nello specifico nella visita dell’epoca del 19 e 20 ottobre del suddetto anno si raccomandava al parroco di provvedere all’intonacatura della facciata rimasta fino ad allora allo stato rustico ( I – 5 – 92 ).
1949 - 1950 (restauro chiesa)
Tra il 1949 e il 1950 sono stati fatti dei lavori di sistemazione alla facciata ed alla copertura.
2016 - 2017 (restauro chiesa)
Nel 2016 sono stati effettuati lavori di restauro e consolidamento della chiesa così come previsti dal progetto approvato e cofinanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Descrizione
La chiesa di SS Salvatore si articola in un’unica navata con quattro cappelle laterali, alla destra dell'abside è collocata la sacrestia. Completano il complesso uno studio e due locali adibiti a deposito. Alla chiesa si accede da una piazza/sagrato su cui prospettano oltre al portale d’ingresso anche l’accesso al campanile. La chiesa è dotata di una torre campanaria e prospetta ad est su una corte chiusa tra mura a cui si può accedere o dal sagrato attraversando il campanile o internamente dalla sacrestia.
Struttura
La struttura portante della chiesa è in muratura di tufo.
Coperture
La copertura dei tetti è in coppi poggiante su sottostruttura in legno.
Impianto strutturale
La chiesa è a navata unica con quattro cappelle laterali due per latro specularmente disposte. L’abside è di forma rettangolare.
Elementi decorativi
La volta della navata principale è decorata con affreschi e stucchi.
Elementi decorativi
L'altare maggiore è adornato da alcune tele di cui due dipinte da Domenico Mondo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1998)
E' stato realizzato e collocato un nuovo altare in marmo dal sacerdote-artista Battista Marello.
ambone - aggiunta arredo (1998)
E' stato realizzato e collocato un nuovo ambone in marmo dal sacerdote-artista Battista Marello.