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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Scala
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo
Parrocchia Santi Lorenzo e Caterina
Pianta; Facciata; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Ambone momunentale; Sacrestia; Cripta; Campanile; Fondazioni; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1995); presbiterio - aggiunta arredo (1995)
987 - 994(diocesi di Scala carattere generale); 987 - 1169(fondazione intero bene); XIII - 1336(rifacimento e ampliamento intero bene); 1332 - 1332(costruzione mausoleo cripta); XVI - XVII(restauri intero bene); 1528 - 1528(costruzione altare del tesoro); 1598 - 1717(trasferimento e collocazione ambone monumentale); XVII - XVIII(costruzione campanile); XVIII - XVIII(restauro intero bene); XIX - 1853(restauro intero bene); 1863 - 1863(restauro cripta); 2004 - 2010(restauro intero bene)
Duomo di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Duomo di San Lorenzo <Scala>
Altre denominazioni Cattedrale di S. Lorenzo
Chiesa di S. Lorenzo
Chiesa di San Lorenzo
Chiesa di Santi Lorenzo e Caterina
S. Lorenzo
Autore (ruolo)
De Simone, Giovanni (programma decorativo barocco)
Casalbore, Lorenzo (restauro cripta)
Alvino, Enrico (nicchia dell'abside della cripta)
Ambito culturale (ruolo)
preromanico (impianto originario)
rococò (rifacimento interno)
eclettismo (costruzione facciata)
barocco (programma decorativo)
rococò (programma decorativo)
moresco (rifacimento duecentesco)
classicismo (costruzione altare della Trasfigurazione)
rinascimento (costruzione altare del tesoro)
gotico italiano (costruzione cripta)
neogotico (restauro cripta)
moresco (esecuzione ambone monumentale)
Notizie Storiche

987 - 994 (diocesi di Scala carattere generale)

Nel 987 la diocesi di Amalfi fu elevata a sede metropolitana e Scala fu una delle sue suffraganee. Non è chiaro se la diocesi di Scala preesistesse a tale evento o fu fondata proprio in quella circostanza. Il duomo di San Lorenzo ne divenne la cattedrale. Tuttavia la prima notizia certa sull'esistenza della diocesi risale al 994. Nel 1603 le diocesi di Ravello e Scala furono unite e nel 1818 soppresse ed incorporate in quella di Amalfi.

987 - 1169 (fondazione intero bene)

La prima notizia certa riguardante il duomo di San Lorenzo risale al 1169, ma si può suppone che esso sia stato innalzato nel 987, quando Scala divenne sede episcopale o anche precedentemente, considerando che la città aveva già una grande importanza. Il duomo fu probabilmente dedicato a San Lorenzo fin dalla fondazione ed era a pianta basilicale preromanica con la presenza di una cripta.

XIII - 1336 (rifacimento e ampliamento intero bene)

Nel secolo XIII la chiesa fu totalmente trasformata in stile gotico e ampliata. Le absidi furono estese più a valle e le fondazioni approfondite fino alla scarpata del declivio, venendosi così a creare una nuova cripta molto ampia e alta al di sotto del transetto, mentre quella antica, rimasta al livello intermedio, fu trasformata in ossario. Un'antica lapide riporta che nel 1336 il duomo era funzionante.

1332  (costruzione mausoleo cripta)

Il monumento sepolcrale di Marinella Rufolo, in stile gotico, situato nella cripta, fu eseguito da un allievo di Tino da Camaino nel 1332.

XVI - XVII (restauri intero bene)

Si ha notizia di varie campagne di restauro del sacro edificio che si sono succedute nei secoli XIV-XVII e precisamente negli anni 1349 (per iniziativa della famiglia Frisari), 1406, 1481, 1524-1525 e 1615. Dovette trattarsi di lavori di consolidamento ai pilastri e ai tetti, senza apportare alcuna trasformazione architettonica dell'edificio.

1528  (costruzione altare del tesoro)

Il cosiddetto "altare del tesoro" che sorge nell'abside destro, destinato ad accogliere il gruppo scultoreo del crocifisso e alcuni busti reliquiari, fu costruito nel 1528 e successivamente ampliato.

1598 - 1717 (trasferimento e collocazione ambone monumentale)

Nel 1598 fu trasferito in duomo il pregevole ambone presente presso la chiesa di Tutti i Santi (in frazione Campidoglio) ridotta a rudere. Nel 1717 esso fu collocato in presbiterio in corrispondenza dell'arco trionfale.

XVII - XVIII (costruzione campanile)

Anche se anticamente il duomo era dotato di campane, non conosciamo nulla del campanile originario (forse erano due: uno esterno alla chiesa e l'altro costituito da una vela alloggiata sulla copertura). La costruzione dell'attuale campanile, invece, fu avviata prima del 1673 e completata qualche decennio dopo.

XVIII  (restauro intero bene)

Nel Settecento il duomo ebbe un restauro radicale che gli conferì aspetto barocco e rococò tuttora conservato. Tale nuova veste decorativa, tuttavia, ebbe caratteri di sobrietà ed eleganza, soprattutto nel prezioso soffitto a cassettoni, entro cui furono inserite quattro tele del Cacciapuoti del 1747.

XIX - 1853 (restauro intero bene)

Come si legge da una iscrizione pavimentale, il duomo fu sottoposto a restauri generali, a spese della città, conclusi nel 1853.

1863  (restauro cripta)

Nel 1863 fu restaurata la cripta del duomo su direzione dell'architetto Lorenzo Casalbore, mentre la nicchia dell'abside maggiore fu disegnata dall'architetto Enrico Alvino.

2004 - 2010 (restauro intero bene)

Recentemente (2004-2006) il duomo è stato oggetto di lavori di restauro. Le zone interessate sono state: la facciata, il transetto, il tetto, le tre absidi e il campanile. Nel 2010 sono stati condotti lavori di bonifica all'interno della cripta.
Descrizione

Il complesso monumentale del Duomo di San Lorenzo sorge nel centro storico di Scala e ne rappresenta l'episodio urbanistico di maggiore rilevanza. Il suo sito di impianto è di notevole interesse naturalistico e territoriale, in quanto caratterizzato da una forte acclività, su cui il duomo sorge trasversalmente e quindi con una grande altezza delle strutture absidali, emergenti dalla Valle del Dragone, rispetto alla facciata, che prospetta sulla grande piazza principale. Ciò conferisce al duomo un aspetto particolarmente imponente e suggestivo e la sua mole rappresenta un interessante inserimento architettonico nel territorio, che dal versante di valle ha aspetto rurale e da quello di monte aspetto urbano. All'interno il duomo si presenta con una raffinata veste barocca e rococò che va a coprire l'originario impianto romanico. La pianta è a forte sviluppo longitudinale a tre navate, con transetto, tre absidi e alcuni altari laterali. Le navate sono caratterizzate da un ritmo serrato di slanciati pilastri, che recano anteriormente lesene ioniche e sono uniti tra loro da archi a tutto sesto; questa teoria termina con il grande arco trionfale. Il piano superiore della navata centrale segue il ritmo dei sottostanti pilastri con intervalli di lesene e riquadrature polimorfe a specchiera. La copertura della navata centrale e del transetto ospita grandi dipinti inseriti in cornici di legno scolpito. Le navate laterali sono suddivise in campate a base rettangolare e coperte a crociera con sottarchi. Il transetto è alquanto rialzato. L'interno del duomo si distingue per le grandi proporzioni e la forte luminosità. La facciata, che è a tre salienti e due livelli, con tre portali e soprastanti grandi finestre, si caratterizza per uno stile eclettico ed il trattamento della superficie ad intonaco a grandi riquadrature decorative. Del complesso fanno parte anche il campanile, la sacrestia, due cripte, l'ex palazzo episcopale ed ambienti pertinenziali.
Pianta
La pianta del duomo è a tipologia longitudinale, a tre navate absidate. Il transetto è contenuto nel perimetro di base. Alle navate si accede direttamente dai tre portali in facciata che si aprono sul piccolo sagrato. Le navate laterali sono suddivise in sette campate. Lungo le pareti delle absidi, del transetto e, in parte, delle navate laterali si trovano artistici altari inseriti in cappelline; tra questi emergono l'Altare del Tesoro, quello della Trasfigurazione, quello di Sant'Antonio e quello dell'Assunta. Dalla navata destra si accede alla sacrestia e allo scalone che porta alle cripte. Il piano della chiesa è leggermente inclinato verso il presbiterio. Il transetto è rialzato di tre gradini rispetto alle navate ed avanza nella navata centrale fino ad occupare lo spazio corrispondente alla prima campata laterale. L'abside centrale ospita l'altare maggiore, dietro il quale è collocato il piccolo coro dei canonici. Il presbiterio è ricavato nell'area centrale del transetto e in quella che avanza nella navata.
Facciata
La facciata del duomo è di grandi dimensioni e caratterizzata da due alti salienti terminanti a spioventi e da un corpo centrale, di poco emergente rispetto ai salienti e concluso a linea orizzontale. Il primo livello è caratterizzato dai tre portali corrispondenti alle navate intere; tra essi quello principale si distingue per la sua decorazione eclettica e l'edicola soprastante, in cui è alloggiato un bassorilievo in marmo. Il livello superiore presenta invece un'amplissima finestra barocca al centro e due altre aperture con arco a tutto sesto, ai lati; tali finestre sono in asse con i tre portali sottostanti. L'intera superficie è decorata con fasce che formano grandi quadroni a scacchiera, cerchi e altre figure geometriche, in una bicromia di intonaci bianco e paglierino.
Coperture
La copertura della navata centrale e del transetto è leggermente carenata ed è occupata da un complesso artistico di ampie dimensioni composto da dipinti (raffiguranti storie di San Lorenzo, opera di A. Cacciapuoti) e cornici decorate in legno scolpito e dorato (opera di G. De Simone). Le navate laterali presentano volte a crociera. L'estradosso è protetto da una serie articolata di falde con manto in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutta la chiesa è pavimentata in cotto e in maioliche con pregevoli decori figurativi, simbolici e stemmi, presenti nell'area mediana della navata centrale e nel presbiterio.
Elementi decorativi
La veste barocca e roccocò dell'interno ricopre tutta la struttura con delicate e graziose decorazioni, cornici, volute, elementi floreali, in cromie chiare ed equilibrata sobrietà. Particolarmente ricche sono le decorazioni del transetto, degli altari absidali, della controfacciata. In particolare, l'Altare del Tesoro, situato nell'abside destra, è da ritenersi un capolavoro di scultura in stile rinascimentale, arricchito di decorazioni barocche.
Ambone momunentale
L'ambone monumentale è addossato al pilastro destro dell'arco trionfale. E' composto di quatto basse colonne marmoree che reggono la tribuna decorata con mosaici cosmateschi ed altri elementi scultorei.
Sacrestia
La sacrestia è accessibile dalla navata destra. E' a pianta rettangolare, coperta da volta a botte ribassata.
Cripta
La chiesa è dotata di due cripte sovrapposte, di età diverse, dovute all'ampliamento dell'edificio e all'approfondimento delle fondazioni. La cripta detta "del Purgatorio", più antica e a quota superiore, è composta da due ambienti di forma irregolare, entrambi con colonna centrale e copertura a crociera; sono presenti tre absidi e antichi altari. La cripta detta "del Crocifisso", più recente e a quota inferiore, in stile gotico, è composta da due navate trasversali, corrispondenti all'intero transetto superiore, suddivise da slanciate colonne composite su cui poggiano le volte a crociera ad arco acuto; presenta tre absidi. L'ambiente è di altezza notevole (inusuale per le cripte) ed emerge completamente fuori terra, data la particolare conformazione orografica del sito. Nelle tre absidi sono presenti altrettanti altari. Degno di nota è il monumento funebre qui presente, in stile gotico, di Marinella Rufolo.
Campanile
Il campanile sorge sul lato destro della facciata ed è composto da tre livelli a pianta quadrata. Il primo livello presenta una sola apertura, il secondo e il terzo hanno grandi monofore a tutto sesto sui vari lati. L'intera superficie del campanile è trattata ad intonaco chiaro e cornicioni. Al di sopra dell'ultimo piano, sul prospetto nord, si innalza una vela ad arco.
Fondazioni
L'edificio è costruito su un sito fortemente declive che ha richiesto l'innalzamento di altissime mura di fondazione fino a raggiungere il piano di campagna. Da ciò sono generate le grandi dimensioni della cripta.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale della chiesa è costituito da muratura di grandi spessori, continua e in funzione portante, e da pilastri ad interasse regolare. Gli orizzontamenti sono di tipologia mista, ad arco a tutto sesto, a volta e a capriate. Il tetto è a falde.
Sagrato
Il sagrato è costituito da un piccolo spazio che corre lungo tutta la facciata e il campanile, ed è connesso, mediante tre rampe di scale in corrispondenza dei portali, alla grande piazza antistante che funge quasi da secondo sagrato. Singolare è la collocazione di due colonne isolate, ai lati della rampa centrale, come inquadramento del portale principale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1995)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato conservando inalterato l'altare antico e sfruttando l'ampio spazio esistente al centro del transetto (che non ha subito modifiche) per collocarvi il nuovo altare rivolto al popolo, in posizione centrale. Questo è costituito da due piedritti in legno che sostengono un sarcofago lapideo e una mensa in legno. Il sarcofago, proveniente dalla cripta del Purgatorio, reca sul fronte principale un bassorilievo del Buon Pastore. L'intervento è dotato di approvazione della Soprintendenza del 1994. E' stata eliminata la precedente cattedra episcopale in legno, collocata in presbiterio, ormai in condizioni di fatiscenza.
presbiterio - aggiunta arredo (1995)
Sono stati aggiunti, inoltre, la sede e l'ambone, entrambi mobili; la sede (collocata dinanzi all'altare antico) è costituita da una poltrona di secolo XVIII in legno finemente intagliato con decori dorati; gli sgabelli che sono ai fianchi sono di simili caratteristiche; l'ambone, collocato a destra del presbiterio, è di semplice fattura in legno.
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