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Lanciano
Lanciano - Ortona
chiesa
parrocchiale
Madonna del Ponte
Parrocchia della Madonna del Ponte nella Basilica Cattedrale
Prospetti
presbiterio - aggiunta arredo (1996/1999)
XIII - XIII(fondazione intero bene); XIV - XVI(sostituzione intero bene); 1608 - XVII(costruzione copertura); 1610 - 1621(costruzione campanile); 1640 - 1640(costruzione loggiato); 1740 - 1740(realizzazione pavimento); 1762 - 1762(sostituzione altare); 1790 - 1792(costruzione altari); 1792 - 1794(lavori di rifacimento intero bene); 1822 - 1825(sostituzione facciata); 1844 - 1844(consolidamento coperture); 1870 - 1870(sostituzione pavimentazione); 1908 - 1908(completamento facciata); 1912 - 1912(sostituzioni interno); 1930 - 1930(consolidamento esterno); 1944 - 1944(restauro intero bene); 1950 - 1950(restauro facciata); 1950 - 1950(consolidamento copertura); 1990 - 1996(restauro intero bene); 1990 - 1996(copertura sagrestia); 1990 - 1996(restauro facciata); 2017 - 2019(restauro facciata ); 2017 - 2019(manutenzione sagrestia)
Chiesa della Madonna del Ponte
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna del Ponte <Lanciano>
Altre denominazioni Cattedrale della Madonna del Ponte
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (fondazione intero bene)

Agli inizi del secolo XIII, sul ponte romano eretto sotto Diocleziano fu eretta la “cona” o “cappella” dedicata alla Madonna per la quale si sviluppò nella popolazione lancianese una particolare devozione, ciò comportò nei secoli la sua trasformazione in chiesa.

XIV - XVI (sostituzione intero bene)

In seguito ad un miracolo della Vergine, tra il XIV e il XV secolo, si considerò necessario sostituire la primitiva edicola con un oratorio la cui intitolazione originaria, fu Santa Maria della Grazia anche se era d’uso comune designarla come Cona del Ponte della Madonna, titolo poi divenuto definitivo per distinguerla anche da un’altra chiesa campestre di Santa Maria delle Grazie nel piano della Fiera. Nel nuovo oratorio eretto sul ponte, il dipinto della Vergine, venne ben presto sostituito con una statua in terracotta realizzata da artigiani locali. In un documento del 1545, il Vescovo Giovanni di Salazar dichiara di unire l’oratorio di S. Maria del Ponte alla Cattedrale della Annunziata affinché siano reputate tutte e due annesse e incorporate e formino unica Cattedrale sotto il titolo di Santa Maria del Ponte e della Nunziata. Inoltre, nel muro dividente le due, si faccia la porta d’ingresso e comunicazione di una all’altra con autorità di fabbricare il cimitero, il campanile

1608 - XVII (costruzione copertura)

Nel corso del XVII secolo si realizzano dei completamenti e i lavori subiscono un rallentamento. Nel 1608 si stava ancora sistemando la copertura,lo attesta l'iscrizione ad una trave

1610 - 1621 (costruzione campanile)

Nel 1610 si iniziò la costruzione del campanile perché fino allora ci si era serviti di uno antico presso la vecchia porta del castello medievale.

1640  (costruzione loggiato)

Nel 1640 si costruì il loggiato tra la facciata della chiesa e il campanile

1740  (realizzazione pavimento)

Una nuova pavimentazione in mattoni con fasce ed ellissi di pietra fu realizzata nel 1740.

1762  (sostituzione altare)

Nel 1762 fu demolito l’altare in laterizio costruito nel 1540 per posizionare il nuovo altare di marmo e nello stesso anno si consacrò un nuovo capoaltare progettato dall’architetto napoletano Gennaro Campanile e realizzato dal marmoraro napoletano Crescenzo Trinchese. A loro sono anche da attribuire l’altare della Cappella del SS. Sacramento e la balaustra in marmi policromi.

1790 - 1792 (costruzione altari)

Si realizzarono cinque altari laterali minori e la cappella del SS. Sacramento, delle cui decorazioni a stucco e scagliola si occupò Andrea Terzani.

1792 - 1794 (lavori di rifacimento intero bene)

Si completano i lavori di rifacimento della chiesa, le decorazioni, gli altari, gli affreschi.

1822 - 1825 (sostituzione facciata)

La facciata primitiva venne sostituita con un atrio con avancorpo centrale sporgente in stile Neoclassico, decorato con quattro colonne corinzie estradossate su cui poggia il terrazzo con balaustri. Vennero demoliti la vecchia cattedrale dell'Annunziata ed il portico realizzato nel 1640 che metteva in comunicazione l'edificio chiesa con il campanile

1844  (consolidamento coperture)

Si eseguirono lavori sulle coperture, si rinforzarono le volte e le incavallature poiché si erano manifestate diverse lesioni nelle volte del tempio; nello stesso anno fu costruita anche la porta maggiore di mezzo del tempio con stemmi in bronzo della città e dell’arcivescovo De Luca

1870  (sostituzione pavimentazione)

Sotto la direzione dell’ing. Filippo Sargiacomo fu eseguito il nuovo pavimento in marmo, realizzato dal marmoraro veronese Giuseppe Lugo Boni

1908  (completamento facciata)

Sargiacomo è chiamato nuovamente ad occuparsi della facciata, per definire le zone laterali della facciata arretrate rispetto al portico. Tra le altre opere realizzate da Sargiacomo si ricordano: il trono episcopale, il pulpito ligneo e il camminamento esterno sopraelevato che parte dalla cappella del Santissimo Sacramento e sbuca dietro l'altare maggiore

1912  (sostituzioni interno)

Si realizzano nuovi pavimenti nella sagrestia con mattonelle in cemento e la chiesa viene arricchita dalle vetrate colorate

1930  (consolidamento esterno)

Nel 1930 furono realizzati dei contrafforti lungo la parete laterale sinistra per contenere le spinte delle volte sui muri laterali

1944  (restauro intero bene)

Furono eseguiti interventi di restauro della facciata e delle coperture in seguito ai danni bellici

1950  (restauro facciata)

Furono eseguiti dei restauri in facciata assumendo così la configurazione attuale, si realizzarono il finestrone e il timpano a conclusione del livello superiore le cornici -come le vediamo oggi- furono realizzate in materiale lapideo artificiale (manufatti cementizi).

1950  (consolidamento copertura)

Dopo il crollo della cantoria, sempre nel 1950, furono eseguiti altri lavori di consolidamento tra cui la nuova cupola e un cordolo di cemento armato che percorre il perimetro della chiesa appesantendo ulteriormente le strutture murarie

1990 - 1996 (restauro intero bene)

Gli interventi che seguirono tra il 1990 e il 1996, dopo il terremoto del 1984, riguardarono ogni aspetto della fabbrica: consolidamento del tetto, delle volte, degli archi e delle murature, delle fondazioni delle cornici e cornicioni, restauro degli affreschi degli stucchi, delle opere d’arte, il restauro degli arredi lignei, adeguamento liturgico. Il tetto danneggiato dal terremoto e per l’usura del tempo (infiltrazioni d’acqua piovana) fu smantellato durante i restauri e il consolidamento; le capriate lignee, presumibilmente quelle della chiesa originaria cinquecentesca, di pregevole fattura,furono lasciate in situ, consolidate e riutilizzate. Sulle capriate restaurate e consolidate si appoggiarono nuove travi legno lamellare inchiodate con tondini di vetroresina e successivo tavolato, sempre in lamellare, su cui venne realizzato un massetto armato per creare la base di appoggio dei coppi.

1990 - 1996 (copertura sagrestia)

Nel rifacimento della copertura della sagrestia sono stati seguiti gli stessi criteri d’intervento simili alla copertura della chiesa

1990 - 1996 (restauro facciata)

Tinteggiatura dell’atrio porticato e sostituzione del pavimento in piastrelle di cemento con lastre di travertino. Coibentazione e impermeabilizzazione del terrazzo. Consolidamento e restauro di parti della balaustra.

2017 - 2019 (restauro facciata )

Restauro del paramento lapideo, ricostruzione e reintegro delle cornici del timpano in calcestruzzo, restauro-manutenzione conservativa della balaustra, dei manufatti decorativi sui pilastri in laterizio. Rifacimento del terrazzo e posa in opera del pavimento

2017 - 2019 (manutenzione sagrestia)

I lavori riguardano i locali parrocchiali sopra la sagrestia e consistono in: demolizione di tramezzatura, consolidamento architravi, smontaggio e recupero del pavimento esistente, demolizione solaio esistente, realizzazione nuovo solaio, ripresa di muratura con scuci e cuci, rimozione di intonaco, rifacimento di intonaco con malta a base di calce, adeguamento impianto elettrico e di riscaldamento
Descrizione

La caratteristica tipologica della chiesa è quella di essere a navata unica di grandi dimensioni con altari laterali, ritmata da un ordine di semicolonne corinzie che portano il cornicione e da cui partono gli archi delle volte. Il corpo della sola chiesa misurato all’esterno, escluso portico e sagrestia, è di circa 62 metri di lunghezza per 17 di larghezza. L’aula, oltre che da un atrio esterno, è preceduta da un vestibolo mentre il presbiterio rialzato è coperto da una cupola. Le decorazioni delle volte e della cupola -realizzate tra il 1787 e il 1788- furono eseguite da Giacinto Diano, uno dei maggiori rappresentanti della pittura napoletana del tempo. Il corpo dell’edificio prosegue oltre il presbiterio, a terminazione piana, con la sagrestia, ambiente di un certo pregio, affrescato nella prima metà dell’800 per volontà di Mons. Francesco Maria de Luca.
Prospetti
La facciata fu trasformata agli inizi dell’Ottocento, il portico settecentesco fu sostituito con quello neoclassico progettato nel 1817 dall’ing. Eugenio Michitelli di Teramo; i lavori per la realizzazione della nuova facciata iniziarono il 25 marzo 1822 e furono portati a termine, relativamente al primo livello, nel 1825. La facciata, in pietra arenaria, fu concepita in stile Neoclassico secondo il gusto accademico del tempo. A conclusione del lunghissimo corpo della chiesa, all’apparenza mai completata nella parte superiore, la facciata consiste in un avancorpo centrale sporgente porticato decorato con quattro colonne corinzie estradossate su cui poggia il terrazzo con balaustri .Il progetto del secondo livello, progettato dall’ing. Filippo Sargiacomo nel 1894, non ebbe seguito, lo stesso fu poi chiamato nel 1908, per definire le zone laterali arretrate rispetto al portico; la balaustra di coronamento fu probabilmente realizzata in quegli anni, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. A seguito degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale la cattedrale subì ingenti danni che riguardarono sia le coperture (lesioni alle volte), il rivestimento lapideo della facciata, le parti decorate e la balaustra. Nel 1950, furono eseguiti dei restauri in facciata, a seguito dei quali il livello superiore ha assunto la configurazione attuale. Si realizzarono il finestrone, il timpano a conclusione del livello superiore, le cornici che, come le vediamo oggi, furono realizzate con malta cementizia armata, probabilmente gettata e sagomata in opera
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1996/1999)
il presbiterio è stato adeguato alle norme previste dal Concilio Vaticano II, con il nuovo altare consacrato nel 1996 e la realizzazione dell'ambone e del fonte battesimale.
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