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Villafranca di Verona
Verona
chiesa
parrocchiale
Santi Pietro e Paolo Apostoli
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1970); altare - intervento strutturale (1970); sede - intervento strutturale (1970); ambone - aggiunta arredo (1970)
1185 - 1219(origini e costruzione intero bene); 1189 - XIII sec. (Parrocchia e pieve parrocchiale carattere generale ); 1340 - 1362(costruzione intero bene); 1682 - 1740(rinnovamento intero bene); 1769 - 1882(costruzione intero bene); 1882/10/07 - 1882/10/07(consacrazione carattere generale); 1890 - 1890(demolizione campanile carattere generale); XX sec. - XX sec. (restauro intero bene); 1945 - 1945(costruzione cripta dei caduti); 2005 - 2007(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli <Villafranca di Verona>
Altre denominazioni Chiesa di San Pietro e San Paolo Apostoli
Autore (ruolo)
Zanolli, Luciano (facciata, restauro conservativo)
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
gotico (intero bene, ricostruzione)
neoclassico (intero bene, rinnovamento)
neoclassico (intero bene, costruzione)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
architettura contemporanea (cripta dei caduti, costruzione)
architettura contemporanea (facciata, restauro conservativo)
Notizie Storiche

1185 - 1219 (origini e costruzione intero bene)

La prima fonte inerente la chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Villafranca risale al 1219. Si tratta di un atto, con il quale il vescovo di Verona Norandino (1214-1224) concedette il diritto di decima all’arciprete Giovanni (“ad istanza di Giovanni Arciprete della chiesa di Villafranca, conferma quell’investitura di decima che il vescovo Riprando aveva fatto al fu Zenone, prete della chiesa di San Pietro di Villafranca, allora da costruirsi, ora costrutta”). Dall’analisi del testo si evince che i lavori di costruzione della chiesa, principiati durante l’episcopato di Riprando, vescovo dal 1185 al 1188, ebbero compimento prima del 1219, anno in cui fu redatto l’atto dal vescovo Norandino.

1189 - XIII sec.  (Parrocchia e pieve parrocchiale carattere generale )

La chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Villafranca è parrocchiale fin dal 1189. Successivamente, nel corso del XIII sec. assunse il titolo di pieve. Alla pieve di Villafranca, nel periodo di massimo splendore, sottostavano alcune cappelle situate nel borgo (chiesa di S. Rocco, chiesa della Disciplina, chiesa del Castello) ed altre sparse nelle vicine frazioni (successivamente divenute Parrocchie autonome), tra le quali si ricorda S. Giovanni in S. Giovanni Lupatoto, S. Giovanni in Cadidavid, S. Matteo in Quaderni, S. Maria Maddalena in Dossobuono, S. Giovanni all’Alpo, Maria Immacolata in Pizzoletta, S. Antonio Abate in Caluri, S. Ignazio (poi S. Girolamo Dottore) in Rosegaferro.

1340 - 1362 (costruzione intero bene)

La chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Villafranca fu riedificata tra il 1340 ed il 1362. Risultò un edificio in stile gotico, con facciata rivolta ad occidente e torre campanaria cuspidata con cella campanaria a bifore.

1682 - 1740 (rinnovamento intero bene)

Tra il 1682 e il 1740 l’edificio fu rinnovato, esternamente (facciata a doppio registro) ed internamente (eliminazione degli angoli retti e creazione di un’aula quasi ellissoidale).

1769 - 1882 (costruzione intero bene)

L'attuale chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo Apostoli in Villafranca, ispirata alla chiesa del Redentore a Venezia, fu edificata tra il 1769 ed il 1882. Durante i lavori la comunità di Villafranca continuò ad utilizzare la vecchia parrocchiale che venne officiata fino al completamento del nuovo edificio. Successivamente fu ceduta al Comune che la convertì in teatro parrocchiale, demolito nel 1966.

1882/10/07  (consacrazione carattere generale)

Il nuovo tempio fu consacrato in data 7 ottobre 1882 dal vescovo di Verona Luigi di Canossa (1861-1900).

1890  (demolizione campanile carattere generale)

Nel 1890 venne demolito il campanile a bifore con copertura a guglia della vecchia chiesa parrocchiale.

XX sec.   (restauro intero bene)

Nel corso del XX sec. si registrano alcuni interventi sull'edificio: restauro della copertura della cupola (1954) e dell'aula (1967). Nel 1982, in occasione del centenario della consacrazione della chiesa, l’edificio fu restaurato internamente e tinteggiato.

1945  (costruzione cripta dei caduti)

Risale al 1945 la costruzione della cripta in memoria dei caduti della II Guerra Mondiale, posta al di sotto del presbiterio (con accesso dall’esterno), attualmente utilizzata come cappella feriale.

2005 - 2007 (restauro intero bene)

Risale al 2005 la costruzione di una rampa per accesso disabili posta all’esterno della porta sud del transetto; progetto a cura dell’arch. Enrico Zocatelli. Del 2007 è l’intervento di consolidamento e restauro della facciata della chiesa; progetto a cura dell’arch. Luciano Zanolli.
Descrizione

La chiesa dei SS. Pietro e Paolo Apostoli in Villafranca, edificata sul finire del XII sec., fu eretta in Parrocchia nel 1189. Successivamente, nel corso del XIII sec., le fu conferito il titolo di pieve ed il conseguente diritto di decima. L’edificio fu più volte rinnovato: gli interventi più significativi si registrarono tra il 1340 ed il 1362 (ampliamento e rinnovamento in forme romaniche), e tra il 1682 ed il 1740 (rinnovamento in forme neoclassiche). L’attuale chiesa parrocchiale, ispirata alla chiesa del Redentore a Venezia, fu edificata tra il 1769 ed il 1882. Durante i lavori la comunità di Villafranca continuò ad utilizzare la vecchia parrocchiale che venne officiata fino al completamento del nuovo edificio. Successivamente fu ceduta al Comune che la convertì in teatro parrocchiale, demolito nel 1966. Il nuovo tempio fu consacrato nel 1882. Risale al 2007 un complesso intervento di consolidamento e restauro della facciata. L’edificio si presenta con facciata palladiana rivolta a nord-ovest. Campanili gemelli sono posti in posizione simmetrica a nord e a sud del presbiterio, all’altezza dell’arco trionfale. Impianto planimetrico a croce latina, con unica ampia aula rettangolare, transetto trasversale con bracci absidati, presbiterio rialzato di tre gradini e concluso con un profondo coro semicircolare; lungo i fianchi dell’aula sei semi-cappelle laterali accolgono l’altare di S. Giuseppe (già di S. Carlo), l’altare dell’Addolorata ed il battistero, sul lato sinistro, e gli altari delle Anime, della Madonna del Popolo e di S. Andrea, sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati da coppie di semicolonne d’ordine gigante con capitelli corinzi, su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; gli intercolumni che si alternano alle cappelle laterali sono articolati in due ordini di nicchie sovrapposte, con statue quelle inferiori; un peristilio di colonne corinzie a sviluppo semicircolare separa il presbiterio dal coro. Navata e presbiterio sono coperti da volte a botte a sezione semiellittica; la crociera del transetto è sovrastata da una cupola con lanterna sommitale; coro e bracci laterali del transetto sono chiusi da semi-calotte sferiche. Copertura a due falde lungo la navata, con struttura portante costituita da capriate metalliche e manto in coppi di laterizio; la cupola del transetto presenta un rivestimento in lastre di rame. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo biancone e marmo rosso Verona; il presbiterio è pavimentano con lastre di pietra bianca.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con unica ampia aula rettangolare ad asse maggiore longitudinale, transetto trasversale con bracci laterali absidati di ridotta profondità a sviluppo semicircolare, presbiterio rialzato di tre gradini e concluso con un profondo coro con terminazione absidata semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono sei semi-cappelle laterali emergenti, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare di S. Giuseppe (già di S. Carlo), l’altare dell’Addolorata ed il battistero, sul lato settentrionale (sinistro), e gli altari delle Anime, della Madonna del Popolo e di S. Andrea, sul lato opposto. Il locale della sacrestia si colloca sul fianco meridionale del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da un’alta scalea; è presente un’entrata laterale in corrispondenza del braccio destro del transetto.
Facciata
Facciata palladiana. Orientamento a nord-ovest. Due corpi laterali, chiusi da due mezzi timpani, inquadrano il corpo centrale. Un’alta scalinata a 15 gradoni delimitata da balaustre conduce all’ampio portale d’ingresso centinato in pietra bianca e sovrastato da un timpanetto con cornice lavorata a denti di sega. Ai lati del portale due coppie di semicolonne con capitelli di ordine ionico inquadrano due nicchie nelle quali sono poste le statue dei Santi patroni, provenienti dalla vecchia parrocchiale, e reggono la trabeazione sulla quale si imposta il timpano, a sua volta sovrastato da un attico coronato da tre statue in pietra bianca.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da conci di tufo, mattoni pieni in laterizio e ciottoli. Sono presenti tiranti metallici di controventatura. I paramenti murari esterni (ad eccezione del fronte meridionale, con muratura a vista) ed interni si presentano intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Navata e presbiterio sono coperti da strutture voltate a sezione semiellittica con unghie laterali; la crociera del transetto è sovrastata da una cupola con lanterna sommitale, impostata su un tamburo a pianta semicircolare; coro e bracci laterali del transetto sono chiusi da semi-calotte sferiche. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio collegato ad una centinatura lignea portante, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso.
Coperture
La navata presenta una copertura a due falde con testata a padiglione verso la facciata, con struttura portante costituita da capriate reticolari metalliche; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio. La cupola che sovrasta la crociera del transetto presenta un rivestimento in lastre di rame. Coperto a due falde a chiusura del presbiterio. Copertura a padiglione a sviluppo semicircolare in corrispondenza dell’abside e dei bracci laterali del transetto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo biancone e marmo rosso Verona posate a corsi diagonali. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentano con quadrotte di pietra bianca; il vano del coro presenta una pavimentazione in lastre rettangolari di marmo beige di Chiampo posate a “spina di pesce”.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno della chiesa, dalle linee armoniche ed equilibrate, è caratterizzato da un’elegante ed articolata composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono ritmati da coppie di semicolonne d’ordine gigante con capitelli corinzi, sulle quali si imposta l’alta trabeazione modanata che si sviluppa cingendo l’intero perimetro; le cappelle laterali sono introdotte da archeggiature a tutto sesto inquadrate dall’ordine; gli intercolumni intermedi sono articolati in due ordini di nicchie sovrapposte, con statue quelle inferiori; un peristilio di colonne corinzie a sviluppo semicircolare separa il presbiterio dal coro; i prospetti emiciclici dei bracci del transetto, tripartiti da lesene, sono caratterizzati da un doppio registro di aperture con contorni modanati; ampie finestrature semicircolari si aprono lungo il settore sommitale dei fianchi dell’aula e in corrispondenza delle cappelle laterali; l’area del presbiterio è illuminata da un fascio di luce naturale che si irradia dal tamburo finestrato della cupola sommitale; le pareti sono intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con rivestimento ad intonaco, ad eccezione del fronte meridionale dell’aula che si presenta con tessitura muraria a vista, sono coronati da una cornice sottogronda continua con semplice modanatura a guscia; i fianchi longitudinali, caratterizzati dal volume semicilindrico emergente dei bracci laterali del transetto, sono articolati in due registri in corrispondenza della navata, di cui quello inferiore corrisponde al corpo edilizio in aggetto che accoglie le cappelle laterali; in entrambi i settori si aprono ampie finestrature semicircolari; le pareti del transetto sono caratterizzate da un doppio registro di finestre con imbotte strombato.
Campanile
La chiesa di Villafranca è dotata di due campanili gemelli, posti in posizione simmetrica, rispettivamente a nord e sud del presbiterio, all’altezza dell’arco trionfale. Basamenti a sezione circolare. Fusti slanciati, parzialmente emergenti, edificati in laterizio e ciottoli a vista. Cella campanaria cilindrica, scandita verticalmente da otto lesene tra le quali si aprono altrettante monofore a tutto sesto. Coperture a cuspide con rivestimento in rame.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ne ha previsto il prolungamento della pavimentazione verso l’aula, con la realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea posto in corrispondenza della crociera del transetto. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo. Progetto a cura dell’arch. Luciano Foroni.
altare - intervento strutturale (1970)
Altare fisso in marmi policromi rivolto verso l’assemblea, rialzato su una predella in granito rosso, posizionato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula.
sede - intervento strutturale (1970)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare, rialzati su un basamento in granito rosso.
ambone - aggiunta arredo (1970)
Ambone in legno intagliato collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula, a lato dell’altare.
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