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restauro
adeguamento liturgico
Quinto
Verona
Verona
chiesa
parrocchiale
Natività di S. Giovanni Battista
Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1968); altare - aggiunta arredo (1968); ambone - aggiunta arredo (1968); sede - aggiunta arredo (1968); confessionale - aggiunta arredo (1997)
ante XIV - XIV sec.(origini e costruzione intero bene ); 1460 ante - 1460(erezione in Parrocchia carattere generale); XVI sec. - XVI sec.(ampliamento intero bene); XVIII sec. - XVIII sec.(sostituzione altari); 1798 - 1820(erezione campanile); 1878 - 1878(ricostruzione abside); 1921 - 1924(ampliamento intero bene); 1924/09/28 - 1924/09/28(consacrazione carattere generale); 1952 - 1952(costruzione battistero); 2003 - 2003(restauro campanile)
Chiesa della Natività di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di San Giovanni Battista <Quinto, Verona>
Altre denominazioni Chiesa di San Giovanni Battista
Natività di S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Bragantini, Giancarlo (campanile, restauro )
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (ampliamento)
architettura barocca (altari, sostituzione )
architettura neoclassica (campanile, erezione )
neoclassico (abside, ricostruzione)
architettura contemporanea (ampliamento)
architettura contemporanea (battistero, costruzione)
architettura contemporanea (campanile, restauro)
Notizie Storiche

ante XIV - XIV sec. (origini e costruzione intero bene )

Della chiesa di Quinto si ha notizia sin dal XIV sec. Essa sorse come cappella della pieve di S. Maria in Grezzana. Tale edificio occupava lo spazio ora occupato dalla navata centrale ed era dotato di un campaniletto romanico, situato a nord del presbiterio, dove ora insiste la sagrestia vecchia.

1460 ante - 1460 (erezione in Parrocchia carattere generale)

Nel 1460, anno della visita pastorale del vescovo di Tripoli Matteo Canato, ausiliare del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471), la chiesa di Quinto risulta già essere parrocchiale. Nel verbale si specifica inoltre che la chiesa era dotata di un’importante biblioteca nella quale erano conservati antichi codici e pergamene.

XVI sec.  - XVI sec. (ampliamento intero bene)

Nella seconda metà del XVI sec. l’edificio venne ampliato in direzione della facciata, che venne rinnovata. L’evento è ricordato da una pietra angolare, posta all’altezza di circa 2m., recante la data MD (1500).

XVIII sec.  (sostituzione altari)

Nel corso del XVIII sec. vennero sostituiti i tre altari esistenti (il maggiore ed i due laterali della Vergine e di S. Girolamo), con tre altari nuovi barocchi in marmi policromi.

1798 - 1820 (erezione campanile)

Tra il 1798 ed il 1820 venne innalzata l’attuale torre campanaria. Il precedente campanile romanico, situato a lato del fianco nord, crollò o venne abbattuto.

1878  (ricostruzione abside)

Nel 1878 venne costruita l’attuale abside a sviluppo semicircolare (precedentemente era a fondale piatto), con il conseguente ampliamento dell’altare maggiore.

1921 - 1924 (ampliamento intero bene)

Tra il 1921 ed il 1922 l’edificio venne ampliato in larghezza con la costruzione delle due navate laterali. In tale occasione venne modificata la facciata, con la costruzione delle ali laterali, nelle quali furono aperte due monofore a tutto sesto per l’illuminazione interna delle navatelle. Venne inoltre sostituita l’apertura esagonale presente in facciata con l’attuale bifora a tutto sesto.

1924/09/28  (consacrazione carattere generale)

L’edificio, ampliato e rinnovato, venne consacrato il 28 settembre del 1924 dal vescovo mons. Girolamo Cardinale (1923-1954).

1952  (costruzione battistero)

La costruzione del battistero, ricavato nel fianco della navata meridionale in prossimità dell’ingresso, risale al 1952.

2003  (restauro campanile)

Risale al 2003 il restauro della torre campanaria. Progetto a cura dell’arch. Giancarlo Bragantini.
Descrizione

A Quinto, paese della Valpantena appartenente al Comune di Verona, l’esistenza di una cappella soggetta alla Pieve di Grezzana è attestata sin dal XIV sec. Al momento della visita pastorale del vescovo di Tripoli Matteo Canato, ausiliare del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, la chiesa risulta essere parrocchiale. Nel verbale si specifica inoltre che la Parrocchia era dotata di un’importante biblioteca, contenente antiche pergamene e codici miniati di valore (oggi scomparsi). Un primo ampliamento dell’edificio avvenne nella seconda metà del XVI sec., allorché l’aula fu ampliata in direzione della facciata, che fu rinnovata. Tra il 1798 ed il 1820 venne innalzata l’attuale torre campanaria, mentre al 1878 risale l’edificazione dell’abside semicircolare. Tra il 1921 ed il 1922 l’interno, ad aula unica, fu ampliato con la costruzione di due navatelle laterali ed il conseguente rifacimento della facciata con l’aggiunta delle due ali laterali. Risale al 2003 il restauro della torre campanaria. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a salienti, rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Impianto planimetrico a tre navate, con presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di due gradini concluso con abside semicircolare. La navata centrale è coperta da una volta a botte unghiata, le navate laterali da una controsoffittatura piana; un’ampia volta a botte con decorazione a cassettoni si sovrappone al presbiterio; il catino absidale è suddiviso in otto spicchi decorati con angeli dipinti. La pavimentazione della navata maggiore è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone, in seminato alla veneziana il pavimento delle navate minori; il piano del presbiterio è pavimentato in quadrotte di marmi policromi (rosso Verona, marmo nero e biancone). Copertura a due falde, e a falda unica in corrispondenza delle navate laterali, con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico con aula a tre navate separate da pilastri polistili (semipilastri alle estremità); l’asse maggiore longitudinale si prolunga con il presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di due gradini e di ampiezza di poco ridotta rispetto la navata centrale, concluso con abside a sviluppo semicircolare. A conclusione delle navate laterali sono disposti l’altare della Madonna, a sinistra, e l’altare di S. Girolamo, a destra; lungo il fianco della navata sinistra, in prossimità dell’ingresso, una nicchia semicircolare ospita il fonte battesimale. Ai lati del presbiterio si collocano l’antica sacrestia, sul lato settentrionale, e la nuova sacrestia sul lato opposto; da quest’ultima avviene l’accesso alla torre campanaria addossata alla parete meridionale del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso l’ampio sagrato antistante, preceduta da una breve scalinata esterna; è presente un ingresso laterale in corrispondenza della navata destra. Sul lato meridionale dell’aula insiste l’edificio della casa canonica.
Facciata
Facciata a salienti rivolta ad oriente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da timpanetto sorretto da mensoline. Sopra il portale una grande bifora a tutto sesto illumina l’interno dell’edificio, mentre è aperta una monofora a tutto sesto in ciascuna della due ali laterali. Conclude verticalmente il prospetto il timpano lievemente aggettante. Sul vertice sommitale, infisso in un supporto litico, campeggia una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce. I setti murari che definiscono i fianchi longitudinali della navata centrale poggiano su pilastri in muratura. Sono presenti tiranti metallici trasversali in corrispondenza della linea di imposta della arcate che ritmano le navate minori. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale è coperta da una volta a botte con unghie laterali, tripartita da due costolonature longitudinali, decorata con cornici a motivi vegetali e angeli; il settore centrale presenta una decorazione a cassettoni. Le navate laterali sono chiuse da una controsoffittatura piana, decorata con semplici cornici e simboli sacri. Un’ampia volta a botte con decorazione a cassettoni si sovrappone al presbiterio. Il catino absidale è riccamente decorato e suddiviso in otto settori da finte costolonature a raggiera in cui sono dipinti altrettanti tondi con angeli. Le strutture voltate e di orizzontamento sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
La copertura a due falde della navata centrale e del presbiterio è realizzata con presunta struttura portante costituita da capriate lignee; copertura ad unica falda in corrispondenza delle navate laterali sostenuta da falsi puntoni inclinati; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata centrale è pavimentata con quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui; la pavimentazione delle navate laterali è realizzata in seminato alla veneziana con scaglie di marmi bianchi e rossi; nel pavimento della navata centrale si inseriscono alcune lastre tombali. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato in quadrotte alternate di marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo biancone e marmo nero); tale disegno è riprodotto nel vano absidale con piastrelle di cemento e graniglia di marmi di simile cromia.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, dalle linee sobrie ed armoniche, si presenta come un insieme spaziale ben equilibrato, anche se risultante di successivi interventi di ampliamento, sapientemente unificato dal trattamento decorativo delle pareti realizzato negli anni 1980-1981 ad opera dell’artista Licinio Speri. Le navate dell’aula sono separate da arcate modanate a tutto sesto su pilastri decorati verso la navata interna con lesene ioniche polistili a sostegno di un’alta trabeazione modanata che si prolunga fino alla parete absidale. Nel settore superiore dei fianchi laterali del presbiterio due finte logge balaustrate a tre arcate inquadrano un dipinto del Ballardini (1936) raffigurante la Trasfigurazione, a destra, e l’affresco con la Cena di Emmaus, a sinistra, opera del Pegrassi. Al centro dell’abside la pala del Morone raffigurante la Madonna in trono col bambino tra S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo lineare e si articolano su entrambi i fianchi longitudinali dell’aula nel doppio registro corrispondente alla scansione delle navate interne, coronate da una cornice sottogronda a guscia; nel registro superiore (navata centrale) si aprono le finestrature che illuminano l’ambiente interno.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto tinteggiato anch’esso color sabbia. Cella campanaria ad edicola caratterizzata da un’apertura a tutto sesto per ciascun lato. Copertura a padiglione in metallo poggiante su un tamburo ottagonale. Sul vertice sommitale campeggia un'esile croce in ferro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustrate in marmo, l’introduzione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea ed il prolungamento della pavimentazione verso la navata con la realizzazione di due gradini in marmo rosso Verona con podi laterali quali sede dei due amboni, successivamente assemblati per formare l’attuale ambone collocato sul lato sinistro.
altare - aggiunta arredo (1968)
Nuovo altare in pietra bianca scolpita, realizzato su disegno dell’Arch. Oreste Valdinoci di Verona, collocato in posizione avanzata sul piano del presbiterio e rivolto verso l’assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1968)
Nuovo ambone in marmo bianco scolpito e decorato con bassorilievi, collocato sul podio rialzato a sinistra dei gradini che introducono al presbiterio.
sede - aggiunta arredo (1968)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
confessionale - aggiunta arredo (1997)
Restauro degli antichi confessionali lignei.
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