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Marzana
Verona
Verona
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parrocchiale
Ognissanti
Parrocchia di Ognissanti
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1965-1970); altare - intervento strutturale (1965-1970); ambone - intervento strutturale (1965-1970); sede - aggiunta arredo (1965-1970); fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1970); custodia dell'eucarestia - intervento strutturale (1965-1970)
921 ante - 921(origini e costruzione intero bene); 1529 - 1529(erezione in Parrocchia carattere generale); 1682 - 1762(confronto mappe storiche carattere generale); 1762 - 1762(passaggio di proprietà carattere generale); 1799 - 1875(costruzione intero bene); 2005 - 2006(restauro delle superfici murarie interne intero bene)
Chiesa di Ognissanti
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Ognissanti <Marzana, Verona>
Autore (ruolo)
Rupiani, Gianfranco (superfici murarie interne, restauro )
Ambito culturale (ruolo)
architettura altomedievale (origini e costruzione )
architettura neoclassica (costruzione)
architettura contemporanea (interno, restauro superfici murarie interne)
Notizie Storiche

921 ante - 921 (origini e costruzione intero bene)

Il paese di Marzana ha origini romane, lo stesso toponimo pare derivare dalla presenza in loco di un tempio dedicato a Marte (Martiana, Marzana). La prima notizia inerente l’esistenza di un edificio di culto cristiano risale al 921, anno in cui il vescovo di Verona Notkerio (912-928), figlio di Aldemaro longobardo, ricco di possedimenti in Val Pantena, donò ai Canonici della Cattedrale scaligera la piccola chiesa di Marzana con il terreno circostante.

1529  (erezione in Parrocchia carattere generale)

L’erezione in Parrocchia della chiesa di Ognissanti in Marzana risale al 1529.

1682 - 1762 (confronto mappe storiche carattere generale)

Da due mappe datate rispettivamente 1682 e 1710, conservate presso l'Archivio di Stato di Venezia, si ricavano alcune informazioni sulla struttura della chiesa di allora, che sicuramente aveva subito alcune modifiche, anche strutturali, rispetto alla configurazione dell’edificio altomedievale. La chiesa era dotata di torre campanaria, aveva un orientamento trasversale rispetto all’attuale, con la facciata rivolta ad occidente e di dimensioni minori.

1762  (passaggio di proprietà carattere generale)

La chiesa di Marzana, gestita dai Canonici della Cattedrale sin dal 921, nel 1762 divenne proprietà della Diocesi di Verona.

1799 - 1875 (costruzione intero bene)

L’edificazione dell'attuale chiesa parrocchiale durò ben settantasei anni, dal 1799 al 1875. Risultò un edificio con facciata in stile neo-romanico rivolta a meridione, e con impianto planimetrico a tre navate ed abside semicircolare.

2005 - 2006 (restauro delle superfici murarie interne intero bene)

Tra il 2005 ed il 2006 la chiesa di Marzana ha beneficiato di un organico intervento di restauro. Progetto a cura dell’arch. Gianfranco Rupiani.
Descrizione

Marzana, paese della Valpantena, ha origini romane. Pare che il toponimo sia dovuto alla presenza di un tempio romano dedicato a Marte, tempio molto probabilmente situato sulla sommità del poggio dove oggi sorge la chiesa parrocchiale. La prima citazione diretta inerente un edificio di culto cristiano risale al 921, anno in cui Notkerio, vescovo di Verona, donò la chiesa di Marzana con il terreno circostante, ai Canonici della Cattedrale, ai quali rimarrà fino al 1762. Della chiesa originaria (orientata secondo il tradizionale asse liturgico est-ovest) oggi rimangono solo alcune strutture superstiti, come le are, le lapidi e le colonne di epoca romana (ora murate all’esterno della canonica) che al momento della costruzione dell’edificio cristiano vennero riutilizzate. L’edificio attuale è frutto della ricostruzione occorsa tra il 1799 ed il 1875. Tra il 2005 ed il 2006 l’intero edificio ha beneficiato di un intervento di restauro delle superfici murarie interne. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a salienti in stile neo-romanico rivolta a meridione. Torre campanaria addossata all’ala orientale della facciata della chiesa. Impianto planimetrico di tipo basilicale ad aula a tre navate, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini e concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lo spazio interno è coperto da una teoria di volte a crociera; una volta a botte unghiata si sovrappone al presbiterio; l’abside è chiuso da una semi-calotta sferica; le volte sono realizzate in canniccio intonacato e decorate con cornici a motivi vegetali policromi. La navata è pavimentata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo di Botticino; la pavimentazione del presbiterio è realizzata in marmo trani chiaro. Copertura a due falde, e a falda unica in corrispondenza delle navate laterali, con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate, con ampia navata centrale fiancheggiata da due strette navatelle laterali, separate da due file di quattro colonne su base ottagonale (semicolonne addossate a pilastri alle estremità); l’asse maggiore longitudinale si prolunga con il presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di due gradini e di ampiezza di poco ridotta rispetto la navata centrale, concluso con abside a sviluppo semicircolare. Ai lati del presbiterio si collocano la cappella del battistero, sul lato orientale, e la cappellina con il tabernacolo sul lato opposto; sul lato occidentale di quest’ultima insiste la sacrestia (adibita anche a cappella feriale), da cui avviene il collegamento con l’adiacente casa canonica. Lungo le navate laterali si aprono due semi-cappelle emergenti, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, che accolgono l’altare della Madonna, nella navata sinistra, e l’altare del S. Cuore in quella destra. Sul lato orientale dell’aula si colloca l’edificio dell’Oratorio e, attigua alla facciata, si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso il sagrato antistante, preceduta da una breve scalinata esterna; è presente un ingresso laterale in corrispondenza di entrambe le navate minori.
Facciata
Facciata a salienti, in stile neoromanico. Orientamento a meridione. Al centro, preceduto da una scalinata a sei gradoni, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da una lunetta nella quale è inserita una decorazione ad affresco raffigurante S. Francesco di Sales. Poco più in alto è aperto un rosone a otto petali. Ai lati del portale, nelle ali laterali, due monofore a tutto sesto illuminano le navatelle laterali. Una decorazione ad archetti pensili corre lungo i due sottogronda della porzione centrale del prospetto. Sul vertice sommitale è infissa una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di tipo mista, costituita con conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con presunta sezione muraria a sacco; gli elementi angolari sono rafforzati con blocchi squadrati di pietra. I paramenti murari esterni conservano limitate porzioni di intonacatura; le pareti interne sono intonacate con finitura a base di calce.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Ciascuna delle navate in cui è suddivisa l’aula è coperta da una sequenza di tre volte a crociera, con volte a botte alle estremità. Il presbiterio è sovrastato da un’ampia volta a botte a tutto sesto con un unghie laterali; l’abside è chiuso da una semicalotta sferica. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, con finitura superficiale a base di malta di calce e con decorazioni a tempera che disegnano cornici policrome a motivi vegetali; le volte sono intervallate da costolonature trasversali, anch’esse decorate con festoni dipinti e contornate da ghiere bicrome che simulano l’alternanza di conci in tufo ed elementi in laterizio.
Coperture
La navata centrale è coperta da un tetto a due falde con struttura portante costituita da quattro capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; copertura ad unico spiovente in corrispondenza delle navate laterali sostenuta da puntoni inclinati; il presbiterio è coperto da un tetto a due falde sostenuto da una trave di colmo centrale a arcarecci laterali; orditura secondaria costituita da terzere e travetti con sovrastanti tavelle in cotto o tavolame ligneo; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo di Botticino posate a corsi diagonali; due fasce longitudinali in marmo grigio venato segnano la suddivisione tra le navate. Il piano rialzato del presbiterio presenta una pavimentazione in piastrelle di marmo trani chiaro; il vano absidale è pavimentato in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno si presenta come un insieme unitario e ben equilibrato, caratterizzato da un’articolata ed armonica composizione architettonica, arricchita dal trattamento decorativo policromo delle pareti realizzato nei primi anni del Novecento e recentemente restaurato. L’aula è suddivisa in tre navate da archeggiature a tutto sesto con ghiere decorate a finti conci di pietra alternati ad elementi in laterizio, sostenute da colonne monolitiche in marmo rosso Verona. Strette monofore si aprono nel registro superiore della navata centrale e lungo il fianco della navatella sinistra; il presbiterio è illuminato da due bifore sommitali con colonnina in pietra centrale, e si apre su entrambi i lati verso le cappelle laterali con una triplice archeggiatura su colonnine protetta da balaustre. La fascia inferiore delle pareti dell’aula presenta un rivestimento in lastre di breccia rosata.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con tessitura muraria solo in minima parte intonacata, esibiscono una geometrica sobria e lineare, si articolano su entrambi i fianchi longitudinali dell’aula nel doppio registro corrispondente alla scansione delle navate interne, modulati con il volume emergente delle cappelle laterali; nella parete occidentale è murato un portale modanato in pietra bianca (probabile ingresso della chiesa primitiva); strette monofore con contorni strombati in tufo illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria addossata all’ala orientale della facciata, con basamento a pianta quadrangolare e fusto rivestito da intonaco color ocra. Nella parte sommitale dello stesso è dipinto un orologio di forma circolare. Cella campanaria ad edicola sulla quale si imposta la copertura metallica a cipolla. Sul vertice sommitale è infissa una croce in ferro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre in marmo, il rifacimento della pavimentazione, il parziale smembramento dell’antico altare maggiore pre-conciliare, la cui mensa è stata utilizzata per la realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea; l’ambone in marmi policromi è posizionato su un podio in pietra sul lato sinistro dei gradini che introducono al presbiterio.
altare - intervento strutturale (1965-1970)
Altare fisso in marmi policromi, realizzato in parte con la mensa dell’antico altare maggiore pre-conciliare, collocato al centro del piano del presbiterio rivolto verso l’assemblea e rialzato su un basamento in pietra.
ambone - intervento strutturale (1965-1970)
Leggio in legno intagliato su colonnine a voluta in marmi policromi recuperati presumibilmente dal parziale smembramento dell’antico altare maggiore, posizionato su un podio collocato sul lato sinistro dei gradini che introducono al presbiterio.
sede - aggiunta arredo (1965-1970)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1970)
L’antico fonte battesimale, con vasca ottagonale in pietra rosata scolpita, collocato in origine in una nicchia lungo la parete della navata sinistra, è stato posizionato nella cappella a destra del presbiterio, rialzato su un basamento in marmo rosso Verona.
custodia dell'eucarestia - intervento strutturale (1965-1970)
L’antico tabernacolo che completava l’altare maggiore, è stato ricollocato all’interno di una nicchia ricavata nella parete settentrionale della cappellina sul lato sinistro del presbiterio.
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