chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sona
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Salvatore
Parrocchia di San Salvatore
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
aula dell'assemblea - intervento strutturale (1965-1972); presbiterio - intervento strutturale (1965-1972); altare - intervento strutturale (1965-1972); sede - aggiunta arredo (1965-1972); ambone - intervento strutturale (1965-1972); fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1972)
XII sec. - XIII sec.(origini e costruzione intero bene); 1529 ante - 1529(erezione in Parrocchia carattere generale); 1742 - 1743/09/22(consacrazione altare e chiesa carattere generale); 1774 - 1774(costruzione portale d'ingresso); 1828 - 1831(realizzazione e decorazione controssoffittatura); 1868 - 1868(ricostruzione scalinata esterna); 1965 - 1972(ampliamento intero bene); 1991 - 1994(restauro intero bene)
Chiesa di San Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Salvatore <Sona>
Altre denominazioni S. Salvatore
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura barocca (portale d'ingresso, costruzione )
architettura neoclassica (controsoffitto, realizzazione e decorazione )
architettura neoclassica (scalinata esterna, ricostruzione )
architettura contemporanea (ampliamento)
architettura contemporanea (restauro )
Notizie Storiche

XII sec. - XIII sec. (origini e costruzione intero bene)

Ignote sono le origini della chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta in Sona. Si ipotizza la sua edificazione risalga ad un periodo compreso tra il XII ed il XIII sec.

1529 ante - 1529 (erezione in Parrocchia carattere generale)

Ab immemorabili fino al XV sec. il cuore religioso del territorio di Sona coincise con l’antica pieve di S. Quirico. Decaduto l’ordinamento pievano, a partire dal XV sec. la sede parrocchiale fu trasferita presso la chiesa di S. Salvatore al cimitero e successivamente presso la chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta, che prima del 1529 venne eretta in Parrocchia con il titolo di S. Maria in S. Salvatore, oggi S. Salvatore.

1742 - 1743/09/22 (consacrazione altare e chiesa carattere generale)

Nel 1742 fu consacrato l’altar maggiore. Il 22 settembre dell’anno successivo la chiesa fu consacrata a S. Maria dal vescovo di Verona Giovanni Bragadino.

1774  (costruzione portale d'ingresso)

Risale al 1774 la costruzione e la collocazione del portale d’ingresso.

1828 - 1831 (realizzazione e decorazione controssoffittatura)

Nel 1828 venne realizzata la volta a copertura dell’aula, dipinta e decorata dal pittore Giovanni Battista Perbellini nel 1831.

1868  (ricostruzione scalinata esterna)

Nel 1868 venne riedificata nelle forme attuali la scalinata esterna che dalla piazza del paese conduce alla chiesa.

1965 - 1972 (ampliamento intero bene)

Tra il 1965 ed il 1972 l’edificio venne ampliato con la costruzione del transetto.

1991 - 1994 (restauro intero bene)

Tra il 1991 ed il 1994 l’edificio ha beneficiato di una serie di interventi: rifacimento della copertura, intonacatura delle pareti esterne della chiesa e dell'oratorio, sistemazione del sagrato e rifacimento della scalinata che dalla piazza conduce alla chiesa.
Descrizione

Ignote sono le origini della chiesa delle SS. Maria ed Elisabetta in Sona (si ipotizza risalga al XII o al XIII sec.). Prima del 1529 le fu concessa la sede parrocchiale (con il titolo di Parrocchia di S. Salvatore) precedentemente detenuta dalla pieve di S. Quirico (fino al XV sec.) e successivamente dalla chiesa di S. Salvatore al cimitero (fino al 1529). La consacrazione risale al 22 settembre del 1743. Tra il 1965 ed il 1972 fu notevolmente ampliata con la costruzione del transetto. L’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico a croce latina, con unica navata a sviluppo longitudinale, ampio transetto ortogonale, presbiterio di ridotta profondità rialzato di quattro gradini e concluso con il coro a fondale piatto; lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali, di cui quelle prossime all’ingresso accolgono l’altare di S. Maria Elisabetta (o della Visitazione), sul lato meridionale, e l’altare di S. Antonio Abate, sul lato opposto. Le pareti interne, decorate con cornici a tempera, sono scandite da lesene con capitelli ionici su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale. Lo spazio interno è coperto da una volta a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione e lunette laterali; il transetto è sovrastato da un’ampia volta a crociera ribassata; le strutture voltate sono decorate con cornici e motivi ornamentali realizzati nel 1831 dal pittore Giovan Battista Perbellini. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo Botticino classico; il presbiterio è pavimentato in nembro giallo-rosato. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e manto in coppi di laterizio; il tiburio che sovrasta la crociera del transetto presenta una copertura a padiglione a pianta ottagonale.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con unica navata a sviluppo longitudinale, ampio transetto ortogonale con i bracci laterali rialzati di tre gradini e adibiti ad aule minori per i fedeli; il presbiterio, di ridotta profondità, è rialzato di quattro gradini rispetto l’aula e concluso, oltre l’altare maggiore, con il coro a fondale piatto; la sacrestia si colloca sul lato settentrionale del coro. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali, con altare quelle prossime all’ingresso. L’entrata principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, prospiciente l’ampio sagrato esterno; in corrispondenza di entrambi i bracci del transetto è presente un ingresso laterale. Lungo il fianco meridionale della navata insiste l’edificio dell’Oratorio dedicato alla Madonna Immacolata. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale dell’aula, in corrispondenza dell’intersezione con il transetto.
Facciata
Facciata a capanna. Orientamento a levante. Al centro, inquadrato tra due paraste di ordine tuscanico, si apre il settecentesco portale d’ingresso modanato sovrastato da un timpano spezzato, nel quale si inserisce una preesistente nicchia all’interno della quale è custodita una statuetta raffigurante una “Vergine con Bambino”. Corona il prospetto il timpano al cui interno è aperto un oculo ottagonale modanato. Sul vertice sommitale campeggia una croce in ferro, su quelli laterali due pinnacoli.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composta da conci di tufo, pietra calcarea e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Lo spazio interno della chiesa è coperto da una struttura voltata a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione ed unghie laterali in corrispondenza della navata e del presbiterio; il transetto è sovrastato da un’ampia volta a crociera ribassata. Le strutture voltate, realizzate in canniccio collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, sono intonacate e tinteggiate verso l’intradosso, decorate a tempera con semplici cornici e motivi ornamentali realizzati nel 1831 dal pittore Giovan Battista Perbellini.
Coperture
Navata, presbiterio e bracci laterali del transetto presentano una copertura a capanna a due falde con presunta struttura portante composta da capriate lignee (ovvero con trave di colmo centrale e falsi puntoni laterali o terzere longitudinali in corrispondenza del presbiterio); il tiburio che sovrasta la crociera del transetto presenta una copertura a padiglione a pianta ottagonale ad otto falde, con intelaiatura lignea portante; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e marmo Botticino classico posate a corsi obliqui. Il piano rialzato del presbiterio e dei bracci laterali del transetto è pavimentato in lastre di marmo nembro giallo-rosato. Il vano del coro è pavimentato con piastrelle quadrate di cemento con graniglia di marmi policromi.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno della chiesa, caratterizzato spazialmente dalla marcata centralità della crociera del transetto che si dilata ortogonalmente verso le aule minori laterali, presenta le pareti interne intonacate e tinteggiate, scandite da lesene con capitelli ionici su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale, e decorate con cornici dipinte a tempera. Al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante la Madonna Immacolata con S. Giulitta, S. Quirico, S. Vincenzo Ferrer e S. Irene.
Prospetti esterni
Esternamente è chiaramente denunciata la composizione e la gerarchia dei volumi in cui si articola la chiesa. I prospetti, intonacati e tinteggiati, coronati da una semplice cornice a guscia, si articolano in due registri lungo i fianchi longitudinali dell’aula, di cui il settore inferiore emergente accoglie lo cappelle laterali. Sui fronti principali dei bracci del transetto si aprono due ampie finestrature rettangolari; nelle quattro angolate del tiburio che si sovrappone al crociera del transetto, sono presenti finestre centinate con vetrate decorate.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto slanciato e caratterizzato dalla presenza, sul fianco est, di un orologio protetto da due mensolette spioventi in pietra calcarea. Cella campanaria ad edicola, copertura metallica a padiglione poggiante su un alto tamburo a sezione ottagonale.
Adeguamento liturgico

aula dell'assemblea - intervento strutturale (1965-1972)
Ampliamento della chiesa con la realizzazione del transetto, i cui bracci laterali sono adibiti ad aule minori per i fedeli.
presbiterio - intervento strutturale (1965-1972)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre, il rifacimento dell’intera pavimentazione e l’introduzione del nuovo altare rivolto verso i fedeli, collocato in posizione rialzata su un ampio basamento in marmo che si raccorda ai gradini dell’altare maggiore pre-conciliare.
altare - intervento strutturale (1965-1972)
Altare fisso in marmo scolpito rivolto verso l’assemblea, collocato in posizione avanzata sul piano del presbiterio e rialzato su un ampio basamento.
sede - aggiunta arredo (1965-1972)
Sedili mobili in legno intagliato collocati a lato dell’altare, lungo la parete settentrionale del presbiterio.
ambone - intervento strutturale (1965-1972)
Ambone in marmo scolpito collocato in posizione avanzata e laterale sul piano del presbiterio, in prossimità dei gradini verso la navata all’intersezione con il transetto sinistro.
fonte battesimale - intervento strutturale (1965-1972)
Il fonte battesimale in nembro rosato, collocato originariamente nella cappellina del battistero all’ingresso della chiesa, è stato posizionato nella semi-cappella laterale lungo il fianco sinistro della navata.
Contatta la diocesi