X sec. - XI sec. (origini e costruzione intero bene)
Le prime notizie inerenti la chiesa di Ponton risalgono al 1456, anno in cui fu eretta in Parrocchia. E' comunque accertato che ad essa pre-esistesse una chiesa più antica, di periodo altomedievale. Dall'analisi delle murature della facciata e della parete settentrionale, si evince infatti una netta cesura tra quelle della parte inferiore, costituite da pietre policrome a corsi di uguale spessore, decorate in alcuni punti con lacerti di affresco di periodo romanico, e quelle della parte sommitale, più tarde. Un'iscrizione datata 1145 recante i nomi dei SS. Michel, Joanes e Canuto, suggerisce, per l'edificio primitivo, una datazione compresa tra il X e l'XI sec., se non antecedente.
1456 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Ponton venne eretta in Parrocchia nel 1456 su decreto del vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471).
1535 (consacrazione carattere generale)
Nel 1535 il vescovo di Verona Gian Matteo Giberti (1524-1543) consacra l'edificio dedicandolo a S. Pietro. Dagli atti della sua visita pastorale veniamo a sapere che a quel tempo la chiesa, da poco intonacata, era dotata di due altari, quello maggiore ed uno laterale, il secondo dei quali edificato grazie alla munificenza dalla nobildonna Valeria Sagramoso.
1565 (ampliamento e nuova dedicazione intero bene)
Nel 1565 la chiesa viene ampliata nelle forme attuali e dedicata a S. Maria Maddalena.
1764 - 1799 (innalzamento ed intonacatura campanile)
Del 1764 è l'innalzamento alla quota attuale del campanile. Nel 1799 viene intonacato esternamente.
1808 (pavimentazione presbiterio e coro)
Del 1808 è la posa del pavimento a motivi geometrici bianchi, rossi e neri del presbiterio e del coro.
1894 (acquisto organo)
Nel 1894 viene acquistato l'organo realizzato per la chiesa parrocchiale di Ponton dalla ditta Gaetano Zanfretta, pagato 410,95 lire.
1966 - 1971 (interventi di restauro intero bene)
Tra il 1966 ed il 1971 la chiesa beneficiò di alcuni piccoli interventi di manutenzione, come la sostituzione della scala lignea che porta al campanile con una scala a pianerottoli in ferro, la sostituzione del castello delle campane e dei contrappesi lignei (con contrappesi in metallo fuso ad opera della ditta locale Sabaini), ed il rifacimento del pavimento della sacrestia.
1982 (tinteggiatura interna intero bene)
Del gennaio 1982 è la tinteggiatura interna alla chiesa.
1985 (acquisto organo)
Il giorno 17 novembre 1985 si inaugura il nuovo organo elettronico, pagato 6.000.000 di lire.
Descrizione
Il paese di Ponton sorge al confine tra la Valpolicella e la Valdadige, in posizione strategica sulle rive del fiume Adige. In passato tale posizione conferì al paese una certa importanza dal momento che tramite un grande ponte gettato sull'Adige, da cui il paese prende il nome, transitarono merci, uomini ed eserciti provenienti dal Trentino, dal Tirolo e dalla Germania. Oggi è centro di estrazione e lavorazione del marmo. La chiesa di S. Maria Maddalena ha origini molto antiche, altomedievali. Eretta in Parrocchia nel 1456, nel corso dei secoli subì varie manomissioni.
Esternamente si presenta con facciata neoclassica a capanna. Torre campanaria adiacente al lato settentrionale dell'edificio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare, rialzato di un gradino e concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata si aprono due cappelle laterali con altare. I prospetti interni sono scanditi da lesene con capitelli ionici, sui quali si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; il trattamento cromatico delle superfici evidenzia le modanature in aggetto del partito architettonico, arricchiti con decorazioni pittoriche a finto marmo. Al centro della parete absidale è posta la pala d'altare raffigurante una "Madonna con i SS. Pietro, Maddalena e Paolo", opera cinquecentesca del Brusasorzi. Navata e presbiterio sono coperti da volte a sezione semiellittica ritmate da costolonature trasversali a stucco in lieve aggetto. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione interna è caratterizzata da composizioni geometriche in marmi policromi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio a pianta quadrangolare, di larghezza ridotta rispetto la navata e sopraelevato di un gradino, si conclude con un’abside emergente a sviluppo semicircolare il cui piano è rialzato di un ulteriore gradino. Lungo i fianchi della navata si aprono, in posizione centrale, due cappelle laterali con altare. Sul fianco sinistro dell’aula, in prossimità dell’ingresso, una cappellina contiene il fonte battesimale, e dalla stessa avviene il collegamento con la cantoria lignea sovrapposta alla bussola d’ingresso. Sullo stesso lato avviene anche il collegamento con il locale adibito a sacrestia, ospitato in un corpo di fabbrica addossato al fianco settentrionale della chiesa a cui si affianca la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, presenta una soglia rialzata rispetto al sagrato esterno; sul fianco meridionale è presente un ingresso laterale.
Facciata
Facciata a capanna, neoclassica, rivolta ad occidente, secondo l'antico rituale. Due lesene in marmo bianco incorniciano la facciata della chiesa. Il portale rettangolare è sormontato da un piccolo protiro pensile, leggermente arcuato. Sopra di esso una finestra rettangolare dà luce all'interno dell'edificio. La trabeazione, molto semplice, in marmo bianco, sostiene il frontone. Al fine di nascondere parte della copertura della chiesa, visibile dal prospetto, oltre il frontone è stato costruito un muretto in cemento che ne ricalca la sagoma. Sul vertice sommitale dello spiovente è collocata una croce in ferro, sui vertici laterali due pinnacoli a forma d'urna.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura di tipo misto, costituita da conci di pietra calcarea locale, elementi in laterizio e ciottoli di fiume, legati con malta di calce.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da un’ampia controsoffittatura voltata a profilo semiellittico, scandita in sei campate da costolonature trasversali a stucco in lieve aggetto; le campate maggiori della volta presentano unghie laterali. Anche il presbiterio è coperto da una volta a botte a sesto ribassato con unghie laterali; il catino absidale sovrapposto all’abside è tripartito in spicchi da costolonature a stucco. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti. L’apparato decorativo sottolinea gli elementi modanati e la geometria delle superfici voltate che si raccordano armoniosamente al registro compositivo dei prospetti interni.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde dell’aula è costituita da un sistema di capriate lignee a cui si sovrappone un’orditura secondaria di tipo tradizionale con arcarecci e travetti; manto sottocoppo in tavelle di cotto; manto di copertura in coppi di laterizio. Il corpo di fabbrica che ospita il presbiterio è coperto da una copertura a padiglione con struttura portante realizzata con travature lignee e manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è caratterizzata da un motivo a losanghe realizzato con quadrotte alternate in marmo verde Alpi, breccia rossastra e marmo bianco. Gli stessi marmi sono presenti anche nella pavimentazione del presbiterio, dove disegnano un motivo geometrico. Il coro è pavimentato con un seminato alla veneziana, in sostituzione del precedente pavimento in legno. Il gradino del presbiterio, come pure quello dell’abside e delle cappelle minori, sono realizzati in marmo rosso Verona.
Prospetti interni
L’ambiente interno presenta una composizione spaziale armonica e regolare e si caratterizza per un articolato apparato decorativo. I prospetti sono regolati dal ritmo dell’ordine, scanditi in campate di ampiezza variabile da lesene con capitelli ionici, sui quali si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale. Nella campate centrali dei prospetti longitudinali dell’aula, l’ordine inquadrata archi a tutto sesto che introducono le semi-cappelle laterali. Il trattamento cromatico delle superfici evidenzia le modanature in aggetto del partito architettonico, arricchiti con decorazioni pittoriche a finto marmo. Una zoccolatura in lastre di marmo rosso interessa le pareti dell’aula.
Prospetti esterni
I prospetti laterali, semplicemente intonacati, sono caratterizzati dai volumi emergenti degli ambienti minori annessi al corpo di fabbrica principale; ampie finestrature rettangolari ad arco ribassato si aprono nella parte superiore dei prospetti longitudinali, percorsi in sommità da una cornice sottogronda a guscia. Le pareti esterne dell’abside sono riquadrate da semplici paraste che si collegano alla cornice sommitale.
Campanile
La torre campanaria è addossata al fianco settentrionale della chiesa, compresa tra la sacrestia e la cappella laterale. Pianta a base quadrata, fusto privo di elementi architettonici di rilievo, eccezion fatta per una specchiatura nel lato orientale all'interno della quale è contenuto un orologio di forma quadrata. Cella campanaria a edicola sovrastata da un piccolo tamburo sul quale poggia la copertura a cupolina a base ottagonale. Sul vertice sommitale è posta una croce in ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1975-1980)
Rifacimento della pavimentazione dell'absidale con sostituzione del preesistente pavimento ligneo con una nuova pavimentazione in seminato alla veneziana; viene realizzata una pedana rialzata in pietra sul retro dell’altare maggiore.
altare - aggiunta arredo (1975-1980)
L’altare maggiore in marmo, in precedenza dotato di struttura a baldacchino, viene adattato alla nuove esigenze liturgiche mantenendo la propria collocazione originaria; si conservano le antiche balaustre.