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restauro
adeguamento liturgico
Rosaro
Grezzana
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Barnaba Apostolo
Parrocchia di San Barnaba Apostolo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1975); presbiterio - intervento strutturale (1975); ambone - aggiunta arredo (1975); sede - aggiunta arredo (1975); cappella feriale - intervento strutturale (1985)
1589 - 1589(origini e costruzione intero bene); 1700 - 1710(decorazione ad affresco intero bene); 1736 - 1746(passaggio di proprietà carattere generale); 1779 - 1779(passaggio di proprietà carattere generale); 1909 - 1912(ampliamento intero bene); 1921 - 1921(decorazione ad affresco parete di fondo); 1924 - 1924(erezione in Parrocchia carattere generale); 1938 - 1938(decorazione ad affresco abside); 1945 - 1945(erezione campanile); 2005 - 2005(manutenzione straordinaria copertura); 2009 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di San Barnaba Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Barnaba Apostolo <Rosaro, Grezzana>
Altre denominazioni S. Barnaba Apostolo
Autore (ruolo)
Bolla, Aristide (abside, decorazione ad affresco)
Dalle Pezze, Gianfranco (copertura, manutenzione straordinaria)
Dalle Pezze, Gianfranco (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-rinascimentale (origini e costruzione )
arte barocca (decorazione ad affresco)
architettura contemporanea (ampliamento )
arte contemporanea (parete di fondo, decorazione ad affresco)
arte contemporanea (abside, decorazione ad affresco)
architettura contemporanea (campanile, erezione )
architettura contemporanea (copertura, manutenzione straordinaria)
architettura contemporanea (restauro)
Notizie Storiche

1589  (origini e costruzione intero bene)

L’erezione della prima chiesa di Rosaro risale al 1589. Venne edificata come oratorio privato dai conti Orti Manara, che a Rosaro avevano vasti possedimenti. L’intitolazione originaria era a S. Pietro, il territorio di pertinenza quello della pieve di S. Maria di Grezzana.

1700 - 1710 (decorazione ad affresco intero bene)

Tra il 1700 ed il 1710 l’oratorio di S. Pietro venne decorato da un pittore ignoto con un ciclo di affreschi tra cui una “Assunzione” e le “tre virtù teologali”, ora conservate nella nuova chiesa parrocchiale.

1736 - 1746 (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel 1736 i conti Orti Manara cedettero l’oratorio di S. Pietro ai fratelli Spinelli di Rosaro. Essi lo dotarono nel 1746 di una pala raffigurante S. Barnaba.

1779  (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel 1779 l’oratorio di S. Pietro diviene di proprietà della contrada.

1909 - 1912 (ampliamento intero bene)

Tra il 1909 ed il 1912, grazie al contributo degli abitanti del paese, venne edificata la chiesa visibile tutt’ora. L’oratorio venne inglobato nella nuova costruzione ed è ora utilizzato come cappella feriale. Vi si accede dal retro del coro.

1921  (decorazione ad affresco parete di fondo)

Risalgono al 1921 la decorazioni ad affresco della parete di fondo della navata, raffiguranti “l’Annunciazione”.

1924  (erezione in Parrocchia carattere generale)

La chiesa di Rosaro venne eretta in Parrocchia autonoma il 12 aprile 1924 ed intitolata a S. Barnaba.

1938  (decorazione ad affresco abside)

Risale al 1938 la decorazione ad affresco dell’abside raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù e Santi”, opera del pittore Aristide Bolla.

1945  (erezione campanile)

La torre campanaria venne edificata nel 1945.

2005  (manutenzione straordinaria copertura)

Del 2005 è l’intervento di manutenzione straordinaria della copertura della chiesa parrocchiale. Progetto a cura dell’arch. Gianfranco Dalle Pezze.

2009 - 2010 (restauro intero bene)

Tra il 2009 ed il 2010 la chiesa ha beneficiato di un organico intervento di restauro. Progetto a cura dell’arch. Gianfranco Dalle Pezze.
Descrizione

La chiesa di Rosaro, originariamente dedicata a S. Pietro, nacque come cappella privata dei conti Orti Manara nel 1589. A partire dal 1736 l’edificio divenne proprietà dei fratelli Spinelli di Rosaro, che lo custodirono fino al 1779, anno in cui divenne pubblico oratorio. Tra il 1909 ed il 1912 l'edificio venne ampliato nelle forme attuali. La decorazione interna risale al 1921, l’erezione in Parrocchia al 1924. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna, in stile neoclassico. Orientamento a meridione. Del 1945 è l’innalzamento della torre campanaria. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con due cappelle laterali, presbiterio rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare. L’ampia navata, le cui pareti sono ritmate da snelle lesene ioniche scanalate su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale, è coperta da una controsoffittatura a padiglione con ampia specchiatura piana centrale; il presbiterio è sovrastato da una cupola ribassata con decorazione a cassettoni. La parete absidale è ornata con l’affresco del pittore Aristide Bolla raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù e Santi”. La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre di marmo grigio perlato con fascia longitudinale in granito; il piano del presbiterio è interamente pavimentato in granito. Copertura a due falde con struttura in latero-cemento e manto in coppi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio allungato a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e di larghezza ridotta rispetto l’aula, concluso da un’abside a sviluppo interno semicircolare, e con profilo esterno lineare. Lungo i fianchi laterali dell’aula, in prossimità del presbiterio, si aprono due semi-cappelle emergenti, una su ciascun lato e tra loro prospicienti, che ospitano l’altare della Madonna Addolorata, sul lato occidentale, e l’altare di S. Giuseppe sul lato opposto; lungo la parete sinistra della navata, verso la parete di facciata, la cappellina del battistero. Sul fianco orientale del presbiterio si collocano un’auletta minore a pianta rettangolare accessibile dall’aula, e l’attigua torre campanaria; dalla parete absidale è possibile accedere alla cappella feriale, e da questa all’adiacente sacrestia che si prolunga con un locale adibito a sala riunioni lungo il fianco orientale del presbiterio fino a collegarsi al volume emergente della cappella dell’Addolorata. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso il sagrato antistante, preceduto da una scalinata esterna; è presente un ingresso laterale sul fianco orientale della navata.
Facciata
Facciata a capanna, in stile neoclassico. Orientamento a meridione. Due coppie di lesene con capitelli ionici incorniciano il portale d’ingresso di forma rettangolare preceduto da una scalinata e sovrastato da un frontoncino sorretto da mensolette modanate. Tra lesena e lesena due nicchie, all’interno delle quali sono custodite due statue di Santi. Chiude il prospetto il timpano. Sul vertice sommitale campeggia una croce in ferro, su quelli laterali due pilastrini.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, con prevalenza di conci di pietra calcarea della Lessinia. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da una controsoffittatura a padiglione con ampia specchiatura piana centrale; la volta è realizzata con pannelli di calcestruzzo, raccordata alle modanature delle pareti con elementi sagomati a guscia costituiti da una centinatura lignea con rete porta-intonaco. Il presbiterio è sovrastato da una cupola a sesto ribassato impostata su pennacchi sferici angolari, con presunta struttura lignea centinata, intonacata e decorata con un motivo a cassettoni ed elementi floreali a stucco. Il catino absidale in muratura è interamente decorato con un affresco realizzato dal pittore Aristide Bolla.
Coperture
Copertura a due falde realizzata con struttura portante in latero-cemento e manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata con piastrelle rettangolari in marmo grigio perlato e attraversata longitudinalmente da una fascia centrale in piastrelle di granito policromo che disegnano un motivo geometrico a losanghe. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentato con piastrelle quadrate in granito grigio-rosato. L’aula minore a lato del presbiterio è pavimentata in lastre di marmo chiaro di Botticino.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa presenta un impianto spaziale ampio ed armonico, ed una composizione architettonica che connota i due ambienti principali con differenti elementi lessicali: la navata è regolata geometricamente dal ritmo dell’ordine ionico, che scandisce le pareti con snelle lesene poggianti su alto basamento rivestito in lastre di marmo giallo Mori, e su cui si imposta un’alta trabeazione modanata che corona perimetralmente l’invaso dell’aula; il presbiterio è caratterizzato invece da una maggiore linearità e semplicità decorativa; la parete absidale è interamente decorata con l’affresco del pittore Aristide Bolla raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù e Santi”. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, con un rivestimento della porzione inferiore in lastre di breccia oniciata; gli elementi modanati sono sottolineati da una differente cromia.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano una geometria semplice e lineare e sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali dai volumi emergenti degli ambienti minori annessi e dalle ampie finestrature che illuminano lo spazio interno; il prospetto meridionale presenta una bassa zoccolatura in lastre di pietra calcarea rosata; le pareti sono concluse da una semplice e lineare cornice sottogronda.
Campanile
Torre campanaria adiacente al fianco orientale della chiesa. Basamento quadrangolare in blocchi squadrati di pietra locale a vista. Fusto scandito in due registri da una cornice marcapiano. Nel registro superiore, all’interno di una specchiatura di forma quadrata, è inserito un orologio (lato nord). Cella campanaria ad edicola, caratterizzata da un’apertura a tutto sesto per ciascun lato. Copertura a cuspide.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975)
Rifacimento della pavimentazione e prolungamento del piano del presbiterio verso la navata, con la realizzazione di due podi ai lati dei gradini protetti dalle antiche balaustre.
presbiterio - intervento strutturale (1975)
L’adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’arretramento dell’antico altare maggiore pre-conciliare, in parte smembrato, verso il vano absidale, e l’introduzione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea realizzato con lastre di breccia oniciata; le antiche balaustrate in marmo sono state rimosse dalla loro sede originaria e ricollocate in posizione avanzata a protezione di due podi ai lati dei gradini che introducono al presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1975)
Leggio in legno collocato sulla balaustrata che protegge il podio rialzato sul lato sinistro dei gradini che introducono al presbiterio.
sede - aggiunta arredo (1975)
Sedili mobili imbottiti con intelaiatura lignea, collocati su una pedana che prolunga il primo gradino dell’altare maggiore pre-conciliare.
cappella feriale - intervento strutturale (1985)
Restauro dell’antica cappella dei Conti Orti Manara adibita a cappella feriale.
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