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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castelletto
Brenzone sul Garda
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Carlo Borromeo
Parrocchia di San Carlo Borromeo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970); altare - aggiunta arredo (1965-1970); ambone - aggiunta arredo (1965-1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (1965-1970)
1630 - 1656(origini e costruzione intero bene); 1680/09/10 - 1680/09/10(erezione in Parrocchia carattere generale); 1759 - 1759(ampliamento intero bene); 1823 - 1826(restauro e costruzione intero bene e cupola); 1835 - 1835(erezione campanile); 1905 - 1908(ricostruzione intero bene); 1908/05/09 - 1908/05/09(consacrazione carattere generale); 1985 - 1985(rifacimento copertura)
Chiesa di San Carlo Borromeo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Carlo Borromeo <Castelletto, Brenzone sul Garda>
Altre denominazioni S. Carlo Borromeo
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-rinascimentale (origini e costruzione )
architettura barocca (ampliamento)
architettura neoclassica (restauro e costruzione )
architettura neoclassica (campanile, erezione)
architettura contemporanea (ricostruzione )
architettura contemporanea (copertura, rifacimento )
Notizie Storiche

1630 - 1656 (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Carlo Borromeo in Castelletto di Brenzone fu edificata dagli abitanti delle contrade di Castelletto, Biasa e Fasor tra il 1630 ed il 1656.

1680/09/10  (erezione in Parrocchia carattere generale)

La chiesa di S. Carlo Borromeo il 10 settembre del 1680 fu smembrata da Brenzone ed eretta in Parrocchia autonoma. Decreto a firma del vescovo di Verona Sebastiano Pisani II (1668-1690).

1759  (ampliamento intero bene)

La chiesa di S. Carlo, divenuta insufficiente per le esigenze dei fedeli, in crescita demografica, fu ampliata nel 1759. Risultò un edificio a pianta ottagonale e facciata rivolta ad occidente (verso il lago).

1823 - 1826 (restauro e costruzione intero bene e cupola)

Nel 1823 un incendio danneggiò la chiesa. Nel 1826 partirono i lavori di restauro e della costruzione di una nuova copertura a cupola rivestita in zinco.

1835  (erezione campanile)

Risale al 1835 l’erezione della torre campanaria.

1905 - 1908 (ricostruzione intero bene)

Nel XX sec. si rese necessaria la costruzione di un tempio ancora più ampio del precedente, che venne demolito. Ideatore dell’opera fu Monsignor Giuseppe Nascimbeni, allora parroco di Castelletto. I lavori di costruzione, avviati nel 1905, ebbero compimento nel 1908.

1908/05/09  (consacrazione carattere generale)

Il nuovo edificio fu consacrato in data 9 maggio 1908 dal vescovo di Verona Bartolomeo Bacilieri (1900-1923).

1985  (rifacimento copertura)

Risale al 1985 l’intervento di rifacimento della copertura della chiesa.
Descrizione

La chiesa di S. Carlo Borromeo in Castelletto di Brenzone fu edificata dagli abitanti delle contrade di Castelletto, Biasa e Fasor tra il 1630 ed il 1656. Eretta in Parrocchia il 10 settembre 1680, nel 1759 fu ampliata. La chiesa attuale venne edificata, al posto della precedente, tra il 1905 ed il 1908. Esternamente l’edificio si presenta con facciata in stile neo-gotico rivolta verso il lago di Garda (ovest). Torre campanaria adiacente al fianco meridionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside a sviluppo poligonale a tre lati; lungo i fianchi della navata sei cappelle laterali accolgono, sul lato settentrionale, gli altari del Beato Giuseppe Nascimbeni, di S. Carlo Borromeo e della Vergine, e sul lato opposto gli altari di S. Antonio da Padova, del S. Cuore e di S. Giuseppe. L’interno della chiesa, caratterizzato da elementi lessicali neogotici, presenta i prospetti scanditi da coppie di lesene, a cui si alternano le archeggiature delle cappelle laterali; le pareti sono decorate con pitture murali policrome; nella parete di controfacciata e nelle lunette del presbiterio sono raffigurati rispettivamente l’”Arcangelo Michele tra i Santi Zeno e Antonio Abate” e scene relative alla vita della Vergine. La navata è coperta da una volta a botte a sezione ogivale, con unghie laterali e ritmata da costolonature trasversali, decorata con cornici policrome; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ogivale con nervature diagonali; il coro è coperto da un catino a cinque vele archiacute. Copertura a due falde con strutture lignee portanti e manto in tegole di laterizio. La pavimentazione è realizzata in piastrelle di cemento con decorazioni geometriche e motivi ornamentali policromi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini e di ampiezza ridotta, concluso con abside a sviluppo poligonale a tre lati. Lungo i fianchi della navata si aprono sei semi-cappelle laterali emergenti, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, ospitanti, sul lato settentrionale, gli altari del Beato Giuseppe Nascimbeni, di S. Carlo Borromeo e della Vergine, e sul lato opposto gli altari di S. Antonio da Padova, del S. Cuore e di S. Giuseppe. Lateralmente al presbiterio insistono la sacrestia, a sinistra, e la cappella feriale, a destra; a quest’ultima si affianca la torre campanaria, addossata sul fianco meridionale della navata. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta all’esterno da un’alta scalinata; lungo entrambi i fianchi dell’aula è presente un’entrata laterale.
Facciata
Facciata a salienti in stile neo-gotico. Orientamento ad occidente. Una scalinata conduce al portale d’ingresso sormontato da un protiro pensile, da un rosone e da una lunetta decorata con la raffigurazione della “Sacra Famiglia”. Nelle due nicchie situate ai lati del rosone sono collocate le statue di S. Carlo Borromeo e di S. Francesco, compatrono della chiesa. Lungo i quattro spioventi corre una decorazione ad archetti pensili e dentellature.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante composta da conci sbozzati di pietra calcarea bianca locale legati con malta di calce; lungo i fianchi longitudinali della navata sono presenti consistenti contrafforti murari. I paramenti murari esterni si presentano privi di intonacatura; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da una struttura voltata a botte a sezione ogivale, intersecata da profonde unghiature laterali convergenti in sommità, e ritmata da costolonature trasversali; la volta è intonacata e tinteggiata verso l’intradosso, decorata a tempera con cornici e nervature modanate policrome. Il presbiterio è sovrastato da un’ampia volta a crociera ogivale, con nervature modanate diagonali, decorata con cornici policrome e motivi ornamentali al centro delle vele. Il coro è coperto da un catino a cinque vele archiacute scandite da nervature modanate.
Coperture
Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti; manto di copertura in tegole di laterizio. Coperta a due falde con terminazione a padiglione a tre falde a chiusura del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata e del presbiterio è realizzata in piastrelle di cemento con decorazioni geometriche e motivi ornamentali policromi. Il presbiterio è sopraelevato con tre gradini in marmo rosso Verona e marmo giallo di Torri; con gli stessi marmi sono realizzati i piani rialzati delle cappelle laterali.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, caratterizzato da un’armonica e coerente composizione architettonica con elementi lessicali neogotici, presenta le pareti interne scandite da coppie di lesene, a cui si alternano, lungo i fianchi longitudinali dell’aula, le ampie archeggiature ogivali che introducono le cappelle laterali; una cornice modanata e decorata segna l’imposta della struttura voltata; una decorazione a finti conci di pietra caratterizza i fusti delle lesene; le pareti interne sono decorate con pitture murali policrome; nella parete di controfacciata e nelle lunette del presbiterio sono raffigurati rispettivamente l’”Arcangelo Michele tra i Santi Zeno e Antonio Abate”, e scene relative alla vita della Vergine. Il presbiterio, con l’altare maggiore in legno intagliato e decorato, è arricchito da eleganti elementi lignei (cantorie, stalli e coro).
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento a vista in pietra calcarea bianca, presentano i fianchi longitudinali ritmati da possenti contrafforti murari, e sono percorsi lungo il settore inferiore dal volume emergente ospitante le cappelle laterali; nel registro superiore si aprono le finestrature circolari con contorni in pietra che illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria adiacente al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto slanciato, ospitante nella parte sommitale una prima cella campanaria a bifore priva di campane. Cella campanaria ad edicola caratterizzata dall’apertura di un’ampia monofora per ciascuno dei quattro lati e coronata in sommità da quattro pinnacoli. Copertura tronco-piramidale in cemento.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea, realizzato in legno intagliato, collocato al centro del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1965-1970)
Ambone mobile in legno intagliato collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata e laterale (lato sinistro, o settentrionale) verso la navata.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1965-1970)
L’antico fonte battesimale in marmo rosso Verona scolpito, conservato in origine all’interno di una cappellina lungo la navata, è stato collocato a sinistra dei gradini che introducono al presbiterio.
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