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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castello
Brenzone sul Garda
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Nicola da Bari
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
1159 ante - 1159(origini e costruzione intero bene); XIII sec. - XIII sec.(ampliamento intero bene); 1322 - 1322(decorazione ad affresco interno); XV sec. - XV sec.(ampliamento intero bene); XV sec. - XV sec.(cappella soggetta a Brenzone carattere generale); 1530 - 1532(rifacimento copertura); XVII sec. - XVIII sec.(sopraelevazione campanile); 1797/09/23 - 1797/09/23(cappella soggetta a Castello di Brenzone carattere generale)
Chiesa di San Nicola da Bari
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Nicola da Bari <Castello, Brenzone sul Garda>
Altre denominazioni S. Nicola da Bari
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura romanica (ampliamento)
arte gotica (interno, decorazione ad affresco )
architettura rinascimentale (copertura, rifacimento )
architettura tardo-rinascimentale (campanile, soprelevazione )
Notizie Storiche

1159 ante - 1159 (origini e costruzione intero bene)

Ignote le origini della chiesa di S. Nicola in Assenza di Brenzone. E’ sicuramente esistente nel 1159, anno in cui viene citata da Papa Adriano IV tra le cappelle soggette alla pieve di S. Stefano in Malcesine.

XIII sec.  (ampliamento intero bene)

Nel corso del XIII sec. l’edificio venne ampliato in lunghezza in direzione dell’abside, che venne riedificata. A questo periodo appartengono alcuni affreschi della parete settentrionale (lacerti di un'“Ultima Cena” e di “S. Martino che cede il mantello al povero”).

1322  (decorazione ad affresco interno)

Risale al 1322 la decorazione pittorica della parete settentrionale e di parte di quella meridionale.

XV sec.  - XV sec. (ampliamento intero bene)

Nel corso del XV sec. la navata venne ulteriormente allungata in direzione della facciata, che venne riedificata nelle forme gotiche attuali. Contemporaneamente l’edificio venne ampliato sul lato sud in linea con il campanile. A quest’epoca risale anche la demolizione dell’abside del XIII sec. e la costruzione dell’attuale a pianta rettangolare a fondale piatto.

XV sec.  - XV sec. (cappella soggetta a Brenzone carattere generale)

Verso la metà del XV sec. la chiesa di S. Giovanni in Brenzone venne svincolata dalla pieve di S. Stefano in Malcesine ed eretta in Parrocchia autonoma. Contemporaneamente la cappella di S. Nicola ad Assenza divenne chiesa sussidiaria della neo-Parrocchia di Brenzone.

1530 - 1532 (rifacimento copertura)

Dall’analisi delle visite pastorali del vescovo Giberti (1524-1543) e dei suoi delegati si evince che tra il 1530 ed il 1532 fu rifatta la copertura della chiesa.

XVII sec. - XVIII sec. (sopraelevazione campanile)

Tra il XVII ed il XVIII sec. la torre campanaria fu soprelevata con la costruzione dell’attuale cella campanaria.

1797/09/23  (cappella soggetta a Castello di Brenzone carattere generale)

Il 23 settembre del 1797 la cappella di S. Maria in Castel Brenzone, originariamente cappella soggetta alla pieve di Malcesine e successivamente alla Parrocchia di S. Giovanni in Brenzone, fu eretta in Parrocchia autonoma. Contemporaneamente la cappella di S. Nicola ad Assenza divenne chiesa sussidiaria della neo-Parrocchia di Castel Brenzone.
Descrizione

Ignote le origini della chiesetta di S. Nicola in Assenza di Brenzone. E’ sicuramente esistente nel 1159, anno in cui venne citata da Papa Adriano IV tra le cappelle soggette alla pieve di S. Stefano in Malcesine. Nel corso del XIII e del XV sec. l’edificio venne allungato, ampliato e rinnovato nella facciata e nell’abside. L’interno è decorato con cicli di affreschi del XIII e del XIV sec. (questi ultimi datati da un'iscrizione tutt’ora leggibile al 1322). Originariamente cappella soggetta alla pieve di S. Stefano in Malcesine, dopo la metà del XV sec. divenne cappella sussidiaria della Parrocchia di S. Giovanni in Brenzone, mentre dal 1797 (ad oggi) fu assegnata alla Parrocchia di S. Maria in Castel Brenzone. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con un restringimento sul lato meridionale verso il settore orientale, concluso con un ridotto presbiterio a fondale piatto e rialzato di due gradini; sul lato meridionale dell’aula si colloca l’altare di S. Francesco. L’interno della chiesa, ritmato da arconi trasversali in muratura a profilo ogivale, conserva lungo le pareti affreschi murali risalenti al XIII ed al XIV secolo, di cui quelli trecenteschi riconducibili ai modi del maestro Cicogna; al centro della parete di fondo del presbiterio è posta la pala d’altare con cornice lignea raffigurante “La Vergine Maria con il Bambino e i Santi Nicola e Antonio abate”. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con travature lignee a vista e manto in coppi di laterizio; il presbiterio è sovrastato da due volte a crociera in muratura. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di cotto; il piano del presbiterio è pavimentato con lastroni di pietra calcarea bianca.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con asse maggiore longitudinale, che registra un restringimento sul lato meridionale verso il settore orientale, concluso quest’ultimo con un modesto presbiterio a fondale piatto rialzato di due gradini; lungo il fianco meridionale dell’aula si colloca l’altare di S. Francesco. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale sul lato settentrionale dell’aula. La torre campanaria si eleva addossata al fianco meridionale del presbiterio.
Facciata
Semplice facciata a capanna in stile gotico. Orientamento ad occidente. Al centro si apre l’ampio portale d’ingresso archiacuto. Più in alto una monofora ogivale illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci di pietra calcarea locale legati con malta di calce, con puntuali elementi in cotto; le angolate della chiesa sono rinforzate con blocchi squadrati di pietra. Le strutture murarie sono controventate da tiranti metallici disposti in corrispondenza della linea di imposta delle archeggiature in muratura che internamente ritmano lo sviluppo longitudinale dell’aula. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco in corrispondenza della facciata e del fronte meridionale fino all’innesto della torre campanaria; le pareti interne sono intonacate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Il settore meridionale della navata è coperto dalla sovrastante struttura di copertura a due falde con travature e sovrapposte tavelle in cotto a vista; la porzione orientale dell’aula con il presbiterio è coperta da due volte a crociera in muratura su peducci pensili, intonacate verso l’intradosso e controventate da tiranti in ferro trasversali.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta da trave di colmo centrale e terzere longitudinali poggianti sugli arconi trasversali in muratura che scandiscono la navata; il presbiterio presenta una copertura a padiglione a tre falde con travature lignee portanti; orditura secondaria composta da arcarecci con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di cotto posate a corsi diagonali; il piano del presbiterio è pavimentato con lastroni di pietra calcarea bianca, ad eccezione del settore retrostante l’altare, realizzato in pianelle di cotto.
Prospetti interni
Il modesto e raccolto spazio interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, denuncia con il suo attuale impianto spaziale asimmetrico, interventi di ampliamento del primitivo nucleo edilizio di epoca romanica; lo sviluppo longitudinale dell’aula è cadenzato da arconi trasversali in muratura a profilo ogivale. Lungo le pareti interne si conservano affreschi murali risalenti al XIII ed al XIV secolo, recentemente recuperati, di cui quelli trecenteschi riconducibili ai modi del maestro Cicogna. Al centro della parete orientale si colloca, nella sua originale cornice lignea, la pala d’altare raffigurante “La Vergine Maria con il Bambino e i Santi Nicola e Antonio abate”.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, semplici e lineari, coronati da una cornice modanata a guscia, si presentano con paramento murario a vista, ad eccezione del fronte meridionale, con intonacatura ad arriccio; due finestrature a profilo ogivale si aprono in corrispondenza del fianco meridionale del presbiterio e lungo il prospetto settentrionale dell’aula.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto interamente edificato in blocchetti irregolari di pietra calcarea locale. Cella campanaria caratterizzata dall’apertura di un’ampia monofora su ciascun lato, risultato della soprelevazione del XVII-XVIII sec. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
Si conserva la mensa dell’altare maggiore pre-conciliare utilizzata secondo le prescrizioni dell’adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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