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Palmi
Oppido Mamertina - Palmi
chiesa
parrocchiale
San Nicola Vescovo
Parrocchia di San Nicola Vescovo
Facciata; Pianta; Strutture verticali; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Coperture; Campanile
altare - aggiunta arredo (1965 ca.); ambone - aggiunta arredo (1965 ca.)
XVI - 1908(preesistenze intero bene); 1915 - 1927(progettazione intero bene); 1929 - 1932(costruzione intero bene); 1954 - 1956(costruzione campanile); 1988 - 1988(erezione a concattedrale carattere generale); 2000 - 2003(restauro e consolidamento statico intero bene)
Chiesa di San Nicola Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola Vescovo <Palmi>
Altre denominazioni Concattedrale
Autore (ruolo)
Gentile, Nicola (progetto restauro e consolidamento statico )
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1908 (preesistenze intero bene)

La chiesa concattedrale, prima di essere costruita nell'attuale sito, sorgeva in pieno centro storico, nell'area oggi occupata da piazza Amendola. La vecchia chiesa, che nel 1586 venne visitata da mons. Marcantonio del Tufo, era originariamente sede della parrocchiale di San Nicola di Bari, citata come tale già nel 1532. Essa fu eletta, poi, ad insigne collegiata dal vescovo di Mileto, Mons. Filomarini, nel 1743. Subì i danni del terremoto del 1783 e venne riedificata sotto la direzione del'ing. Pietro Galdo. Nel 1894, fu distrutta da un altro sisma e nuovamente ricostruita, per essere, infine, non ancora ultimata, danneggiata da quello del 1908.

1915 - 1927 (progettazione intero bene)

Nel 1915, il Consiglio comunale affidò l’incarico di progettare la nuova chiesa matrice all’ing. padre Angiolini. Il progetto, che sarà approvato solo nel maggio del 1926, prevedeva la ricostruzione della chiesa nel medesimo sito - cioè in Piazza Maria Cristina, l’odierna Piazza Amendola - e un campanile di forma ottagonale dietro l’abside. Successivamente, dopo la definitiva partenza di padre Angiolini dalla Calabria, venne approvato un nuovo progetto, redatto dall'ing. Mario Pandelli e datato al 1927, con importanti modifiche, tra cui lo spostamento della sede nel sito attuale (ossia Piazza San Nicola), la posizione del campanile, che oggi è staccato dal corpo della chiesa, e forme più semplificate, pur nel rispetto dello stile neoromanico.

1929 - 1932 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale, dedicata a San Nicola, venne inaugurata nel 1932. L'edificio fu realizzato a partire dal 1929 con i fondi stanziati per la ricostruzione delle chiese dei centri terremotati del 1908. I lavori di costruzione furono realizzati dalla ditta S.I.L.A. di Roma. Della vecchia chiesa è stato riutilizzato l'altare maggiore in stile gotico, opera del maestro Alfarone.

1954 - 1956 (costruzione campanile)

Il campanile, che è anche torre civica, è stato realizzato ex novo negli anni Cinquanta, riprendendo lo stile neoromanico della chiesa.

1988  (erezione a concattedrale carattere generale)

Per decreto del vescovo mons. Benigno Luigi Papa, datato 20 giugno 1988, la chiesa ha assunto il titolo di Concattedrale della nuova diocesi di Oppido-Palmi.

2000 - 2003 (restauro e consolidamento statico intero bene)

A partire dal 2001, è stato avviato, su progetto dell'ing. Nicola Gentile, un intervento mirato al ripristino degli intonaci esterni e alla risarcitura delle lesioni esistenti, nonché alla tinteggiatura dell'interno.
Descrizione

L'attuale chiesa di San Nicola, che condivide con la cattedrale oppidese la titolarità della sede vescovile della Diocesi di Oppido-Palmi, è stata aperta al culto nel 1932. L'edificio, in cemento armato, è in stile neoromanico. Ha facciata a salienti con rosone centrale e ingresso inquadrato da un ampio protiro strombato. L'interno, a croce latina, con tre navate separate da arcate a tutto sesto e abside a pianta poligonale dotata di deambulatorio, conserva l'antico altare proveniente dalla vecchia chiesa distrutta, la quale sorgeva in un altro sito. Alle estremità del transetto vi sono due cappelle, dedicate, rispettivamente a San Nicola, patrono della città, e al Sacro Cuore; a destra del presbiterio, invece, si trova la cappella della Madonna della Lettera, della quale si conserva un dipinto settecentesco con manta d'argento di scuola siciliana. Accanto alla chiesa, sul lato destro, si trova un imponente campanile, che è anche torre civica, costruito negli anni Cinquanta.
Facciata
La facciata a salienti, in stile romanico, ha il classico rosone posto sopra l'ingresso. Essa è tripartita verticalmente da quattro lesene di colore contrastante, che si raccordano con la decorazione delle falde; queste ultime sono sottolineate da una doppia modanatura, sotto cui corre simmetricamente una cornice ad archetti pensili. L'ingresso principale, incassato sotto un arco a tutto sesto, è inquadrato da un ampio protiro strombato, concluso da un timpano triangolare. Ai lati del portone, sulla strombatura, i capitelli delle semicolonne presentano una decorazione a foglie d'acanto, tra le quali sono inseriti i simboli dei quattro evangelisti; le coppie di colonne che sostengono il protiro hanno, invece, capitelli figurati con il simbolo del pellicano. La strombatura e l'arco a tutto sesto si ripetono nei portali laterali, i quali sono sovrastati da strette finestre arcuate.
Pianta
La chiesa, a croce latina, ha tre navate divise da sei pilastri a sezione quadrata, che sorgono in corrispondenza di quelli posti lungo le pareti perimetrali. Il transetto è concluso da due cappelle corredate da altari, dedicati, rispettivamente, a San Nicola e al Sacro Cuore. Le navate laterali si sviluppano oltre il transetto, a fiancheggiare la zona presbiterale; quest'ultima, rialzata di tre gradini, termina con un'abside a pianta poligonale dotata di deambulatorio. Dalla parte destra del presbiterio, che l'antico altare divide dall'abside, si accede a un'altra cappella, quella della Madonna della Lettera.
Strutture verticali
La navata centrale è divisa dalle laterali da pilastri sormontati da archi a tutto sesto ed è delimitata dall'arco trionfale, all'altezza del transetto; anche quest'ultimo è scandito da pilastri, ma cruciformi. L'area presbiterale è definita sui due lati da sei stretti archi, sempre a tutto sesto. La stessa tipologia di arco caratterizza le strette monofore che si aprono nelle navate laterali, nelle cappelle del transetto e al livello superiore della navata centrale, del transetto e del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento originale è in seminato veneziano, mentre nella parte anteriore del presbiterio e nelle cappelle laterali è stato rifatto in marmo. Nella cappella a destra del presbiterio è realizzato in ceramica.
Elementi decorativi
La chiesa ha una sobria decorazione plastica, che investe i capitelli, ornati con motivi vegetali e testine angeliche, e i peducci che sostengono le volte a crociera, ornati da foglie d'acanto e ovoli. Solo le cappelle laterali hanno una decorazione in mattoni faccia a vista nella parte bassa e pitture murali nelle semicupole.
Coperture
Quasi tutti gli ambienti della chiesa sono coperti con volte a crociera, eccetto le cappelle del transetto, coperte da semicupole, il deambulatorio, coperto da una volta a botte, l'incrocio dei due bracci, dove sorge una cupola ottagonale, e la cappella a destra del presbiterio, che presenta, invece, una copertura piana. Il tetto mostra una successione di spioventi, posti a differenti altezze, corrispondente alla suddivisione interna della chiesa. Il manto di copertura è in tegole marsigliesi.
Campanile
Si tratta di un edificio a pianta quadrata, suddiviso orizzontalmente su tutte le facciate in cinque parti uguali. Sopra un'alta zoccolatura bugnata, s'imposta, a guisa di trifora, una struttura ad archi a tutto sesto; nella parte centrale sono collocati quattro orologi, mentre in quella superiore, le cui aperture con arco a sesto acuto riprendono la strombatura della facciata della chiesa, sono alloggiate le campane; infine, un alto tamburo poligonale funge da base per la copertura cuspidata.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965 ca.)
E' stato aggiunto al centro del presbiterio un nuovo altare marmoreo, pur mantenendo quello antico.
ambone - aggiunta arredo (1965 ca.)
A sinistra del presbiterio è stato aggiunto un nuovo ambone marmoreo, coerentemente con le direttive conciliari.
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