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Maropati
Oppido Mamertina - Palmi
chiesa
sussidiaria
Santa Lucia
Parrocchia di Santi Giorgio e Atenogene
Facciata; Pianta; Strutture verticali; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
altare - aggiunta arredo (1965 -1985)
1783 - XVIII(costruzione intero bene); 1783 ante - 1783 ante(preesistenze intero bene); 1908 - 1950(riparazioni intero bene)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Maropati>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1783  - XVIII (costruzione intero bene)

La chiesa venne ricostruita dopo il sisma del 1783 dalla Cassa Sacra.

1783 ante  (preesistenze intero bene)

Notizie dell'antica chiesa dedicata a S. Lucia se ne hanno a partire già dal 1586 dalle visite pastorali. In seguito al sisma del 1783 la chiesa subì ingenti danni e venne ricostruita.

1908 - 1950 (riparazioni intero bene)

Il terremoto del 1908 causò il crollo del campanile e da una visita ispettiva del 1931 risulta che la chiesa filiale di S. Lucia stava in condizioni mediocri sia sotto l'aspetto statico che decorativo. La chiesa venne restaurata e riaperta al culto negli anni '50.
Descrizione

La chiesa di S. Lucia sorge poco distante dalla chiesa matrice, sul corso Umberto I. Si presenta modesta nelle dimensioni e nelle decorazioni, con un fronte timpanato sorretto da lesene, che incorniciano anche il portale d'ingresso, e la torre campanaria, che affianca il prospetto sulla destra. In pianta ha sviluppo longitudinale, con unica navata e abside rettangolare sopraelevata. Internamente è povera di ogni elemento decorativo fatta eccezione delle lesene che ripartiscono le pareti della navata.
Facciata
La chiesa ha un semplice prospetto a doppia falda con quattro lesene reggenti una profonda cornice timpanata triangolare; al centro si apre il portale sormontato da una finestra rettangolare e incorniciato da coppie di lesene sporgenti in corrispondenza della linea di contatto. Sopra la porta una lapide ricorda la data di ultimazione del restauro della chiesa.
Pianta
La chiesa si sviluppa su un'unica navata e si conclude nell'abside sopraelevata e separata dall'aula da due setti murari fungenti da arco trionfale.
Strutture verticali
Sei lesene in successione ripartiscono per ogni lato le pareti della navata e sono collegate da una cornice su cui si aprono due finestre rettangolari. Su ogni lato della navata si apre una grande nicchia a tutto sesto, mentre due setti murari separano l'aula dalla zona absidale e sono raccordati da due mensole alla cornice sommitale che conclude la composizione.
Coperture
Tutta la chiesa è coperta internamente da un controsoffitto piano perlinato. Il tetto è a doppia falda.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in mattonelle di cemento colorate disposte a scacchiera; sono beige e rosse quelle in prossimità dell'ingresso, grigie quelle del camminamento centrale, grigie e nere nella restante navata.
Elementi decorativi
La chiesa non presenta decorazioni di rilievo; le lesene e le cornici sommitali sono gli unici motivi ornamentali utilizzati.
Campanile
Affiancato sul lato destro della facciata, il campanile ha pianta quadrata, copertura piana ed è diviso in tre livelli da cornici aggettanti. Negli ultimi due livelli si aprono rispettivamente una finestra circolare e una bifora; mentre tre ordini di lesene delimitano la torre campanaria alle estremità.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965 -1985)
Nel rispetto delle direttive conciliari, è stata aggiunta al centro del presbiterio una nuova mensa, senza rimuovere il vecchio altare, che è stato però privato della mensa.
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