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Acquaro
Cosoleto
Oppido Mamertina - Palmi
santuario
diocesano
San Rocco
Diocesi di Oppido Mamertina - Palmi
Facciata; Pianta; Strutture verticali; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965-1985)
1926 - 1932(progettazione e costruzione intero bene); 1956 - 1956(erezione a santuario carattere generale); 1966 - 1967 circa(ristrutturazione intero bene)
Santuario di San Rocco
Tipologia e qualificazione santuario diocesano
Denominazione Santuario di San Rocco <Acquaro, Cosoleto>
Autore (ruolo)
Pandelli, Mario (progetto chiesa e direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

1926 - 1932 (progettazione e costruzione intero bene)

La chiesa, rimasta gravemente danneggiata dal terremoto del 1908, fu ricostruita ex novo su progetto dell'ing. Pandelli e a cura dell'O.I.R.C..

1956  (erezione a santuario carattere generale)

La chiesa, il 12 dicembre 1956, fu eretta Santuario Diocesano, sotto il titolo di San Rocco, dal vescovo Vincenzo De Chiara. Il nuovo titolo ha preso poi il sopravvento su quello originario di chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo.

1966  - 1967 circa (ristrutturazione intero bene)

La chiesa è stata ristrutturata negli anni Sessanta del XX secolo.
Descrizione

La Chiesa di San Rocco di Acquaro, eretta a Santuario nel 1956 e meta di pellegrinaggi, venne costruita negli anni 1926-32. Essa su affaccia su uno stretto sagrato, a cui si accede da una scalinata collegata alla strada sottostante. Il prospetto principale, in due ordini, è caratterizzato dalla successione di arcate cieche a tutto sesto su lesene composite ed è completato sul lato destro da una torre campanaria. L'interno, trinavato, con presbiterio rialzato e abside curvilinea, è ornato con dipinti murali, alcuni dei quali raffiguranti Scene della vita di S. Rocco, e dispone di una piccola cantoria, addossata alla controfacciata e dotata di organo a canne.
Facciata
La facciata ha terminazione a salienti ed è divisa in due ordini per mezzo di una cornice evidenziata da una tinta diversa rispetto al fondo. Il primo ordine è scandito dalla successione di arcatelle a tutto sesto cieche, ricavate nello spessore del muro e sorrette da lesene composite impostate su bassi piedistalli, di cui quella centrale, più ampia e più alta, ospita il portone d'ingresso. Il secondo ordine è occupato da un grande arco retto da due coppie di colonne con le basi poggianti su due leoni accovacciati, entro il quale è un rosone, in asse col portone sottostante. Sul lato destro s'innalza di poco la torre campanaria, dove archi decrescenti incorniciano un'apertura a tutto sesto.
Pianta
Pianta a tre navate, con presbiterio rialzato di tre gradini e concluso da abside curvilinea.
Strutture verticali
L'interno è diviso in cinque campate da arcate a tutto sesto rette da alti pilastri; alla controfacciata è addossata una cantoria, mentre strette finestre centinate si aprono nelle navate laterali e nell'abside.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti sono in marmo beige e marrone.
Coperture
L'interno presenta un soffitto piano, decorato con riquadri in stucco. Il tetto, a due falde per la navata centrale e a una per quelle laterali, ha il manto di copertura in coppi.
Elementi decorativi
Dipinti murali, alcuni dei quali raffiguranti Scene della vita di S. Rocco, ornano la parte alta della navata centrale, l'arco trionfale e il catino absidale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1985)
Coerentemente con le direttive conciliari, è stato aggiunto un nuovo altare a mensa al centro del presbiterio, senza rimuovere il vecchio altare in fondo all'abside.
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