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Narni
Terni - Narni - Amelia
chiesa
parrocchiale
S. Giovenale
Parrocchia dei Santi Giovenale e Cassio
Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Cripta; Scale
nessuno
376 - VIII(preesistenze carattere generale); 878 - 878(Trafugamento reliquie carettere generale); 1047 - 1145(costruzione intero bene); 1322 - 1324(ricostruzione abside); 1470 - 1490(ristrutturazione intero bene); 1649 - 1702(ristrutturazione presbiterio); 1704 - 1704(costruzione cappella Beata Lucia); 2017 - 2018(restauri. interno)
Concattedrale di San Giovenale
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Concattedrale di San Giovenale <Narni>
Altre denominazioni S. Giovenale
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
Notizie Storiche

376 - VIII (preesistenze carattere generale)

Questo luogo esterno alla città romana, venne scelto come sepoltura dal primo vescovo di Narni, Giovenale. Il suo corpo venne posto in una grotta presso la porta superiore della città. Questa cella memoriae divenne un piccolo santuario in cui vennero sepolti anche altri vescovi successori come S. Cassio. Attorno alla grotta venne edificato un piccolo santuario.

878  (Trafugamento reliquie carettere generale)

Nell'anno 878 il duca di Toscana Adalberto devasta il sacello e trafuga i resti dei santi Giovenale, Cassio e Fausta che vengono trasportati a Lucca. L'intervento diretto del papa Giovanni VIII impone il ritorno a Narni delle reliquie di S. Giovenale che vengono deposte in un luogo nel sarcofago murato all'interno del sacello.

1047 - 1145 (costruzione intero bene)

Il cantiere per la costruzione della cattedrale dovettero iniziare intorno alla metà del XI secolo. Infatti risale al 1047 il primo documento concernente l'edificio. Il cantiere dovette proseguire molto a rilento a causa anche dell'orografia del luogo tanto che la consacrazione avvenne solo nel 1145 alla presenza del papa Eugenio III. Si trattava di un vano basilicale a tre navate con transetto ed una sola abside semicircolare. In questa stessa fase o in un periodo poco successivo si data anche la quarta navata.

1322 - 1324 (ricostruzione abside)

Il questo periodo si decise di abbattere l'antica abside e di costruirne una molto più ampia, con una pianta poligonale e volte gotiche. Altri interventi riguardano le volte sulle navate e decorazioni pittoriche.

1470 - 1490 (ristrutturazione intero bene)

Nel Quattrocento vengono realizzati altri lavori di abbellimento e decorazione. Al 1470 si data la costruzione del portico di ingresso e di poco successiva è l'adiacente cappella del battistero opera di maestri lombardi. Durante il cardinalato di Giovanni Eroli vengono realizzati altri lavori, tra cui l'edificazione di alcune cappelle laterali, come quella della SS. Sacramento e una sistemazione dell'area di culto di San Giovenale.

1649 - 1702 (ristrutturazione presbiterio)

Si procede ad un radicale rinnovo dell'area presbiteriale con la realizzazione di una monumentale confessione, con una ricca decorazione in marmi policromi. La realizzazione venne avviata su iniziativa del vescovo Bocciarelli nel 1649, a causa delle ingenti spese venne completata solo grazie al contributo del cardinale Sacripante nel 1702.

1704  (costruzione cappella Beata Lucia)

Nel lato destro del transetto viene completata la realizzazione di una grandiosa cappella dedicata alla Beata Lucia, con una ricca decorazione barocca. La realizzazione viene patrocinata dal cardinale Sacripante.

2017 - 2018 (restauri. interno)

Nel bienni 2017 - 2018 sono stati realizzati diversi lavori di restauro delle opere d'arte, i più recenti hanno interessato la cappella reliquario di San Giovenale, con la pulizia ed il consolidamento delle decorazioni. Nella navata destra è stato riscoperto un lacerto della antica pavimentazione cosmatesca.
Descrizione

La concattedrale di San Giovenale è sicuramente uno dei maggiori monumenti e complessi artistici dell'Umbria meridionale. La chiesa è collocata in un punto nodale della città nel punto in cui la strada Flaminia attraversa il centro abitato, costeggiando l'ampia piazza Garibaldi, in prossimità dell'antica porta romana. Il grande edificio romanico sorse in prossimità del luogo di sepoltura del primo vescovo di Narni, San Giovenale, in un punto a ridosso dell'antica cinta muraria romana. Attorno ad un piccolo sacello dedicato al santo si sviluppò a partire dall'XI secolo l'attuale basilica. Si tratta di un edificio impostato su quattro navate, dotato di transetto ed abside poligonale, che conserva un ricco patrimonio di arte stratificato nei secoli.
Facciata
La facciata è preceduta da un elegante portico rinascimentale su tre arcate, sorretto da colonne in pietra e ornato da una ricca decorazione a bassorilievo. Sul lato destro e concluso da un ambiente attualmente destinato a battistero. La facciata realizzata con pietra squadrata su piccoli filari lasciata a vista, presenta in basso tre portali che immettono all'interno. Il portale maggiore presenta una ricca cornice decorata con motivi a racemi. In alto il fronte si conclude con un coronamento piatto decorato con una cornice su dentelli. Al centro si aprono alcune finestre di cui tre più in basso arcuate con ghiera in mattoni e sopra una apertura più grande sempre arcuata con cornice modanata in pietra.
Pianta
La chiesa presenta uno sviluppo in pianta piuttosto articolato. Ha un organismo basilicale impostato su quattro navate di dimensioni diverse, con un transetto ed una profonda abside poligonale. Lungo il perimetro delle navate si aprono numerose cappelle di epoche e forme differenti.
Struttura
L'edificio presenta una struttura in muratura continua con paramento esterno in pietra squadrata disposta a filari regolari. Le navate sono separate da colonne che sorreggono archi ribassati.
Coperture
Le navate sono coperte da volte a crociera in muratura. L'abside è coperta da volte a sesto acuto costolonate sempre in muratura. Al di sopra è un tetto in struttura in travi di legno e pianelle a doppio spiovente con manto di copertura in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata con materiali diversi. La navata centrale è caratterizzata da fasce in travertino che incorniciano riquadri in quadrotti di cotto. Nelle navate laterali sono lacerti della pavimentazione medievale in mosaico cosmatesco. Il presbiterio è pavimentato in marmi policromi.
Campanile
La chiesa è dotata di due torri campanarie una più antica e monumentale che sorge sul fianco sinistro. Ha una pianta quadrata e la parte inferiore è realizzato in pietra calcarea, la parte superiore presenta due livelli con paramento in mattoni, ornato con arcate, due nel registro inferiore e tre nel registro superiore. E' coperto con un tetto a padiglione. Il secondo campanile sorge sul fianco destro verso piazza Garibaldi. A base quadrata, poggia su una delle cappelle laterali ed presenta un arco slanciato per faccia chiuso tra paraste. Realizzato in mattoni presenta in alto un cornice modanata e copertura a padiglione.
Cripta
Sotto l'abside poligonale si apre l'abside, con la stessa pianta, a cui si accede da due rampe di scale marmoree ai lati del presbiterio. Da questo livello si accede alla cella delle reliquie di San Giovenale, caratterizzata dalla ricca decorazione barocca in marmi policromi.
Scale
L'accesso sul fronte è caratterizzata da alcuni gradini, affiancati al passaggio pedonale. Un'ampia scalinata caratterizza l'accesso laterale su piazza Garibaldi.
Adeguamento liturgico

nessuno
Non sono stati eseguiti interventi recenti di adeguamento liturgico. L'altare costituito da una mensa in pietra posta al centro di un monumentale baldacchino è antico e staccato dal muro. Per questo è risultato idoneo alla celebrazione verso l'assemblea secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.
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