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Montorio al Vomano
Teramo - Atri
chiesa
parrocchiale
S. Rocco
Parrocchia di San Rocco
Pianta; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
1527 - 1549(edificazione ala sinistra); 1559 - 1559(storia carattere generale); 1560 - 1560(costruzione campanile); XVII - 1673(ampliamento intero bene); 1876 - 1876(storia carattere generale); 1933 - 1938(ristrutturazine intero bene); 1954 - 1954(ricostruzione campanile)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Montorio al Vomano>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

1527 - 1549 (edificazione ala sinistra)

il nucleo originario della chiesa corrisponde alla sezione retrostante alla facciata sinistra, fondata nel 1527 per volere di Vittoria Camponeschi e portata a termine nel 1549 dal conte Giovanni Carafa

1559  (storia carattere generale)

il 26 maggio 1559 Paolo IV Carafa figlio della contessa Vittoria, dichiarò la Chiesa di S. Rocco "Collegiata con un prete e 12 canonici".

1560  (costruzione campanile)

fu costruita la torre dell'orologio

XVII - 1673 (ampliamento intero bene)

nel secolo XVII, verosimilmente nel 1673, data riportata sullo stemma che sovrasta il portale, viene eseguito un intervento di ampliamento consistente nello sventramento della parete sinistra dell'antica chiesa, nell'apertura di tre archi e nella creazione di una seconda navata

1876  (storia carattere generale)

dopo un periodo di decadenza la Collegiata fu soppressa nel 1876

1933 - 1938 (ristrutturazine intero bene)

all'interno la suddivisione in due corpi viene eliminata con la creazione di un unico ambiente rettangolare, con una cappella sulla sinistra dell'altare maggiore, cui corrisponde uno spazio a destra dal quale si accede ai locali della sacrestia

1954  (ricostruzione campanile)

fu costruita una nuova torre campanaria
Descrizione

Il nucleo originario della chiesa corrisponde alla sezione retrostante alla facciata sinistra, fondata nel 1527 per volere di Vittoria Camponeschi e portata a termine nel 1549 dal conte Giovanni Carafa. Nel 1673, data riportata sullo stemma che sovrasta il portale, viene eseguito un intervento di ampliamento consistente nello sventramento della parete sinistra dell'antica chiesa, nell'apertura di tre archi e nella creazione di una seconda navata. Nel 1933, all'interno, la suddivisione in due corpi viene eliminata con la creazione di un unico ambiente rettangolare, con una cappella sulla sinistra dell'altare maggiore, cui corrisponde uno spazio a destra dal quale si accede ai locali della sacrestia. La chiesa è inserita all'interno di un aggregato urbano articolandosi in corpi asimmetrici. La facciata principale è ripartita verticalmente in due quadranti per mezzo di paraste di ordine gigante in conci squadrati di pietra di cui una centrale e due laterali. Una porzione del prospetto presenta conci di pietra squadrati faccia a vista e superiormente inserti di laterizi e pietrame misto; l'altra porzione presenta finitura superficiale in intonaco colorato. Nell'attacco al cielo segue il profilo piano della vela che si eleva al di sopra della cornice continua sulle paraste e che risulta interrotta dal corpo di uno dei campanili. L'attacco al suolo è caratterizzato da un basamento a spessore in pietra con bordo superiore arrotondato. Il portale principale è riquadrato da una cornice inscritta in un sistema di doppie paraste su cui poggia il timpano con le sime spezzate e fastigio centrale recante una croce. Il portale secondario è costituito da due paraste scanalate su cui poggia l'architrave su cui è scolpito il monogramma bernardiniano, sovrastato da lunetta con altorilievo raffigurante l'Annunciazione. Il sistema delle bucature risulta costituito, nel quadrante con l'ingresso principale e in asse con il portale, da una finestra cieca in laterizi con archivolto a sesto ribassato mentre nel quadrante secondario risulta costituito, in asse con il portale e in successione verticale, da un oculo cieco recante un altorilievo e da due monofore con arco a sesto rialzato. Il campanile laterizio, a ridosso della facciata principale su di un lato, è una vela articolata su tre livelli individuati da tre diverse geometrie con larghezze digradanti nello sviluppo verticale. La prima porzione mostra ai lati due volute, la seconda riquadra l'oculo contenente l'orologio e l'ultima presenta un fornice con campane. In posizione arretrata in controfacciata si attesta la torre campanaria laterizia a pianta quadrata con paraste angolari di ordine gigante. Su ogni fianco si apre, in asse centrale, una fila continua di piccole fessure rettangolari che, al vertice, lasciano il posto a una monofora quadrata e superiormente a un'apertura rettangolare con cornice marmorea. La guglia terminale è una piramide a base quadrata. Lo spazio interno è articolato in una navata unica, scandita da paraste in ritmo A-B-B-B-A e coperta con soffitto piano cassetto nato; presenta un transetto trasversale inserito all'altezza del presbiterio ai cui bracci si accede attraverso fornici di passaggio aperti nella muratura. Un endonartece sormontato da cantoria costituisce lo spazio d'ingresso. L'area presbiterale e i due bracci sono rilevati dalla quota di calpestio della navata. All'interno delle campate si aprono finestre con archivolto a tutto sesto.
Pianta
La pianta rettangolare a croce latina ad andamento longitudinale è articolata in una navata unica con endonartece all'ingresso.
Coperture
La navata unica è coperta con soffitto piano cassettonato. All'esterno il manto di copertura è in coppi e controcoppi in laterizio.
Scale
Tre gradini in blocchi squadrati di pietra, proporzionati alle dimensioni del portale principale, permettono di accedere alla quota della chiesa. Due alzate in pietra davanti al portale secondario sono sovrastate da una passerella metallica.I bracci del transetto e la zona presbiterale sono rilevati dalla quota di calpestio della navata unica.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione lungo la navata si compone di lastre di marmo con sfumature rosa e avorio ordite a giunto alternato con inserite due fasce continue laterali in marmo di tonalità marrone che convergono nel presbiterio anch'esso pavimentato con quest'ultima tipologia.
Elementi decorativi
Il muro contrapposto all'ingresso ospitante l'altare maggiore presenta un affresco con geometrie circolari contenenti elementi simbolici sacri.
Impianto strutturale
L'edificio è in muratura portante in pietra con alcune tracce della tecnica di consolidamento di cuci e scuci in mattoni e rinforzi angolari laterizi, su cui poggia il sistema delle due falde di copertura della navata e dei due bracci del transetto più bassi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
Ripavimentazione dell'area presbiteriale. Aggiunta di un coro in legno e travertino, di un ambone in marmo e di un altare in legno scolpito. Collocazione del fonte battesimale attraverso il riutilizzo di un bene di epoca rinascimentale.
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