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Locri
Locri - Gerace
chiesa
parrocchiale
S. Maria del Mastro
Parrocchia di Santa Maria del Mastro
Facciata; Struttura; Pianta; Interni; Coperture; Campanile
altare - aggiunta arredo (1965-1980); presbiterio - intervento strutturale (1975)
XX - XX(progettazione carattere generale); 1970 - XX(rifacimento intero bene)
Cattedrale di Santa Maria del Mastro
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria del Mastro <Locri>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria del Mastro
S. Maria del Mastro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XX  (progettazione carattere generale)

La chiesa parrocchiale di Santa Maria de Magistro, detta comunemente S. Maria del Mastro, situata originariamente presso l’ omonima chiesa nel borgo di Gerace fu trasferita a Locri nel dicembre del 1908. Ospitata inizialmente all’interno di una chiesa baracca, nel periodo successivo al terremoto del 28 dicembre 1908, successivamente, a seguito della donazione di un terreno situato in posizione centrale al nuovo piano regolatore, venne inserita nel programma dell’Opera Interdiocesana per la Ricostruzione delle Chiese nelle zone terremotate della Calabria. La nuova chiesa venne completata nell’anno 1933 con una struttura in cemento armato in stile neo rinascimentale.

1970 - XX (rifacimento intero bene)

Il prospetto esterno affaccia su un’ampia piazza, lo caratterizzano due alte paraste sormontate da un timpano triangolare che racchiudono il portone d’ingresso ed un rosone. Due paraste più basse con capitelli compositi circoscrivono navate laterali, sormontate da due semitimpani, con la presenza di due monofore. Prima degli ammodernamenti avviati negli anni settanta del XX secolo posto delle due finestre vi erano due nicchie contenenti le statue dei santi Pietro e Paolo e la parte superiore dell’elemento centrale, inserite in altrettante nicchie, accoglieva le statue dei quattro evangelisti.
Descrizione

La cattedrale di Santa Maria del Mastro è il principale luogo di culto della città di Locri e sede della diocesi di Locri-Gerace. La chiesa, in stile romanico lombardo, è stata edificata nel 1933 per volere del vescovo Giorgio Delrio (1906-1920). L'interno a croce latina è a tre navate, di cui le due laterali concludono in due piccole cappelle. Nella parte centrale della navata sinistra si trova una scultura marmorea raffigurante il vescovo Francesco Saverio Mangeruva (1872-1905) e il sarcofago del vescovo Michele Alberto Arduino (1962-1972).
Facciata
Il prospetto esterno, che si affaccia su un’ampia piazza è caratterizzato dalla presenza di due alte paraste, sormontate da un timpano triangolare, che racchiudono il portone d’ingresso ed un rosone. Due paraste più basse con capitelli compositi definiscono la chiusura delle navate laterali, sormontate da due semitimpani, con la presenza di due monofore. Originariamente, prima delle trasformazioni avviate negli anni settanta, al posto delle due finestre erano situate due nicchie che contenevano le statue dei santi Pietro e Paolo e nella parte superiore dell’elemento centrale, inserite in altrettante nicchie, le statue dei quattro evangelisti.
Struttura
Il sistema costruttivo portante è costituito da una struttura in c.a. formato da telai e montanti.
Pianta
L’impianto planimetrico è di tipo basilicale a tre navate definite da pilastri in stile composito che sottendono le ampie arcate sormontate da una trabeazione sulla quale si aprono cinque finestre per lato.
Interni
Il presbiterio, terminante con un’abside circolare, è sormontato nella prima parte da una cupola, non emergente all’esterno, decorata con simboli eucaristici. L’adeguamento liturgico, attuato in coincidenza dell’anno giubilare ha ridefinito le funzioni dell’abside, con la creazione della cappella del SS. Sacramento e di un vasto programma iconografico che ha arricchito l’ambito presbiteriale Le navate laterali concludono con due cappellette, quella di destra reca i nomi dei soldati geracesi caduti nella prima guerra mondiale, l'altra, con altare marmoreo, porta inciso lo stemma del vescovo Mons. Giovanni Battista Chiappe. Nella parte mediana della navata sinistra si trova la scultura marmorea raffigurante il vescovo Saverio Mangeruva (1872 - 1905) e il sarcofago del vescovo Alberto Arduino, vescovo in estremo oriente e poi della Diocesi di Gerace-Locri (1962 -1972).
Coperture
Il tetto è realizzato con struttura portante in legno occultata da solai piani mentre in precedenza il controsoffitto era realizzato da un cassettonato in legno.
Campanile
In occasione delle celebrazioni giubilari del 2000, l'edificio di culto è stato ristrutturato al suo interno e realizzata la guglia del campanile a sua volta dotato di orologio e di un concerto di campane.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1980)
Negli anni 70 nel periodo post conciliare è sato adeguato il presbiterio secondo le norme liturgiche realizzando un altare-mensa di forma rettabgolare e posto al centro dell'area. Nella stessa occcasione è stato realizzata la Cattedra addossata sul muro di fondo della chiesa.
presbiterio - intervento strutturale (1975)
L’adeguamento liturgico, attuato in coincidenza dell’anno giubilare ha ridefinito le funzioni dell’abside, con la creazione della cappella del SS. Sacramento e di un vasto programma iconografico che ha arricchito l’ambito presbiteriale.
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