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Palestrina
Palestrina
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parrocchiale
Sant'Agapito
Parrocchia di San Agapito Martire
Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1985)
III - V(preesistenze intero bene); IX - 898(preesistenze intero bene); 1099 - 1118(completamento intero bene); 1117 - 1117(completamento intero bene); 1436 - 1437(danneggiamento intero bene); 1492 - 1535(restauro intero bene); XVII - XVIII(ampliamento intero bene); XVIII - XIX(restauri intero bene); XX - XX(restauri intero bene); 2003 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Agapito
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agapito <Palestrina>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze laziali (costruzione)
Notizie Storiche

III - V (preesistenze intero bene)

L'attuale chiesa fu costruita su un precedente edificio antico

IX - 898 (preesistenze intero bene)

Intorno all'anno 898 la chiesa fu oggetto di un ampliamento a seguito del trasferimento delle reliquie del martire Agapito

1099 - 1118 (completamento intero bene)

L'edificio venne ampliato con l'aggiunta di due navate e la realizzazione del presbiterio, abside e cripta orientati a Nord

1117  (completamento intero bene)

La consacrazione della cattedrale avvenne il 16 dicembre del 1117 ad opera di papa Pasquale II

1436 - 1437 (danneggiamento intero bene)

Fra il 1436-1437 la cattedrale subì danni ingenti a causa dell’attacco alla città messo in atto dal cardinale Giovanni Vitelleschi, chiamato a porre fine alla lotta di potere che la famiglia Colonna, proprietaria del feudo di Palestrina, aveva intrapreso contro il papa Eugenio IV. La parte maggiormente devastata fu la cripta, che collassò sotto il peso delle rovine della cattedral

1492 - 1535 (restauro intero bene)

Interventi finalizzati alla riapertura della cattedrale

XVII - XVIII (ampliamento intero bene)

Ampliamento dell'edificio con il prolungamento del coro, l'elevazione della cattedra vescovile e l'aggiunta di cappelle laterali. Sempre nel secolo XVIII si realizzò la volta ad incannucciata della navata centrale

XVIII - XIX (restauri intero bene)

La navata centrale è rialzata e si aprirono nuove finestre. Le volte ad incannucciata furono sostituite con volte a botte in mattoni. Nella navata centrale si inserì un contro soffitto a cassettoni

XX  (restauri intero bene)

Dopo la seconda guerra mondiale, che aveva arrecato danni all'edificio, si intervenne con l'eliminazione della loggia, si restaurò la facciata e si realizzò il nuovo presbiterio

2003 - 2004 (restauro intero bene)

Restauro dei pilastri
Descrizione

L'edificio cultuale presenta una notevole stratigrafia, frutto delle preesistenze e degli interventi che si sono succeduti nei secoli. La facciata conserva il timpano romanico nella sua parte superiore. Sul portale del 1503 vi è lo stemma del cardinale Girolamo Bassi della Rovere, al centro Agapito con la palma del Martirio ed a destra lo stemma della famiglia Colonna. La facciata conserva tracce di un'antica meridiana di epoca romana. L'interno è a tre navate divise da pilastri, con cappelle laterali. La parte superiore della navata centrale è decorata con dei medaglioni che raffigurano le effigi dei vescovi prenestini. Nella zona tra le finestre sono raffigurati alcuni santi e martiri della città. Il presbiterio è delimitato da un arco a tutto sesto e termina con la parete absidale. Il soffitto della navata centrale è arricchito da tre tele
Pavimenti e pavimentazioni
lastroni in marmo bianco di Carrara e di bardiglio
Pianta
tre navate
Struttura
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Coperture
copertura a falde
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1985)
L'altare attuale è parte di quello del Settecento. L'intervento, effettuato subito dopo il Concilio Vaticano II, ha smembrato non solo l'altare ma anche la balaustra, che è stata utilizzata per la costruzione dell'attuale ambone
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