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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Viggiù
Milano
chiesa
sussidiaria
S. Elia
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile
nessuno
1095 - 1095(attestazione intero bene); XIII sec. - XIII sec.(attestazione intero bene); 1574 - 1574(attestazione intero bene); 1650 - 1650(attestazione intero bene); 1694 - 1694(restauro campanile); 1711 - 1711(cicli pittorici interni); 1776 - 1776(posa pavimentazione); 1965 - 1965(fulmine campanile
attiguo locale ed ex sagrestia); anni 70 - anni 70(impianto parafulmini esterni); 1974 - 1974(erezione campanile e tetto)
Chiesa di Sant'Elia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Elia <Viggiù>
Altre denominazioni S. Elia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1095  (attestazione intero bene)

Come attestato nel decreto di Papa Urbano II del 1095, la chiesa era allora un eremo cluniacense dipendente dal priorato di Vertemate.

XIII sec.  (attestazione intero bene)

Nel XII secolo l'intero bene risultava l'unica chiesa della diocesi ambrosiana dedicata al Santo Profeta.

1574  (attestazione intero bene)

Nel 1574, in seguito ad una visita pastorale, il cardinale Borromeo diede disposizioni per il rifacimento della chiesa che, in particolar modo, presentava un tetto molto deteriorato.

1650  (attestazione intero bene)

Si attesta al 1650 la presenza di una chiesa in buone condizioni con anche un nuovo tetto.

1694  (restauro campanile)

Nel 1694 venne restaurato il campanile.

1711  (cicli pittorici interni)

Nel 1711 vennero eseguiti i cicli pittorici all'interno della chiesa.

1776  (posa pavimentazione)

Nel 1766 venne posata l'attuale pavimentazione.

1965  (fulmine campanile, attiguo locale ed ex sagrestia)

Nel 1965 un fulmine abbattè il campanile, l'attiguo locale e l'ex sagrestia.

anni 70  (impianto parafulmini esterni)

Negli anni 70 si dotò l'esterno della chiesa di un impianto parafulmini.

1974  (erezione campanile e tetto)

Nel 1974 un gruppo di volontari fece ereggere un nuovo campanile ed un nuovo tetto.
Descrizione

La chiesa di S. Elia di Viggiù si trova sulla sommità del colle dedicato all'omonimo profeta. La pianta è ad aula unica ed è anteceduta da un pronao esterno. L’aula è voltata a botte con due lunette che ospitano le cappelle laterali e presentano a loro volta delle piccole lunette. Il presbiterio ha un impianto quadrangolare ed è voltato a crociera. Le superfici interne sono completamente affrescate con episodi della vita di S. Elia. In controfacciata, vi è il portale di ingresso ligneo in posizione centrale affiancato da due aperture rettangolari strombate verso l’esterno. Un ulteriore e analoga apertura è disposta in alto ad esso. Tenendosi l’ingresso alle spalle, la cappella sul fianco sinistro è dedicata a S.Giuseppe e quella sul lato destro è dedicata all'Immacolata. La prima ospita una tela raffigurante la Natività, mentre la seconda è occupata dal simulacro ligneo dell'"Immacolata che schiaccia il peccato", rappresentato in forma di serpente. Il presbiterio è anteceduto da un gradino, è delimitato da una balaustrata marmorea e presenta una catena lignea con crocifisso al centro per contrastare le spinte dell’arco che divide l’aula da quest’area. Qui è presente l’altare settecentesco con cornice in pietra, il quale racchiude l'affresco raffigurante il "profeta Elia che viene portato in cielo" dal biblico carro di fuoco. Inoltre, anche le pareti laterali dell'abside e il soffitto sono affrescate con le storie del profeta. Da da tale spazio si ha accesso alla sagrestia. La pavimentazione è in piastrelle quadrangolari disposte in diagonale a scacchiera. Dal punto di vista cromatico quelle situate nell’aula sono bianche e nere, mentre quelle del presbiterio sono bianche, nere e rossastre. Esternamente la chiesa è in pietra a vista. Davanti all’ingresso vi è il pronao con profilo a capanna e falde in aggetto. È costituito da una volta a botte lunettata e presenta tre arcate a tutto sesto con due colonne al centro con capitelli dorici. Il portale di ingresso presenta un’ampia cornice con frontone ad andamento curvo sulla sommità. Le finestre ai lati presentano una cornice analoga se non per la forma del frontone triangolare. Sul fondo e sul lato destro della chiesa, vi è il campanile a base rettangolare con cella campanaria caratterizzata da quattro arcate a tutto sesto e campana singola. Essa è terminante con un tetto a falde.
Pianta
La pianta è ad aula unica ed è anteceduta da un pronao esterno. L’aula è voltata a botte con due lunette che ospitano le cappelle laterali e presentano a loro volta delle piccole lunette. Il presbiterio ha un impianto quadrangolare ed è voltato a crociera.
Impianto strutturale
La muratura è in pietra a vista.
Coperture
La copertura è a falde inclinate con manto in coppi. La struttura del tetto è lignea.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle quadrangolari disposte in diagonale a scacchiera. Dal punto di vista cromatico quelle situate nell’aula sono bianche e nere, mentre quelle del presbiterio sono bianche, nere e rossastre.
Campanile
Sul fondo e sul lato destro della chiesa, vi è il campanile a base rettangolare con cella campanaria caratterizzata da quattro arcate a tutto sesto e campana singola. Essa è terminante con un tetto a falde.
Adeguamento liturgico

nessuno
Il presbiterio non è mai stato dotato di un altare conforme alla riforma liturgica del Vaticano II.
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