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Atri
Teramo - Atri
chiesa
concattedrale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta nella Cattedrale
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Scale
presbiterio - intervento strutturale (2006-2008)
1140 - 1140(storia intero bene); XIII - XIV(realizzazione esterno); XIII - XIV(rifacimento intero bene); 1224 - 1224(rifacimento nucleo centrale); 1251 - 1251(storia intero bene); 1268 - XIV(realizzazione campanile); XIV - XV(realizzazione cripta); 2006 - 2008(restauro intero bene)
Concattedrale di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa concattedrale
Denominazione Concattedrale di Santa Maria Assunta <Atri>
Altre denominazioni Chiesa cattedrale di Santa Maria Assunta
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

1140  (storia intero bene)

L'impianto originario, le cui tracce sono state rinvenute nel corso di scavi recenti, era già esistente nel 1140, come attesta una bolla pontificia di tale anno.

XIII - XIV (realizzazione esterno)

Agli interventi operati tra la fine del secolo XIII e l'inizio del secolo XIV si devono il portale del prospetto principale e i tre ricchi portali del prospetto destro, questi ultimi datati e firmati. Uno è opera di Rainaldo d'Atri e reca la data del 1305 ed è"porta santa" voluta da Celestino V. Gli altri due, recanti le date del 1288 e del 1302 sono opera di Raimondo del Poggio.

XIII - XIV (rifacimento intero bene)

L'assetto attuale è l'esito di una riedificazione, avvenuta tra la fine del secolo XIII e l'inizio del XIV secolo e affidata gli architetti Raimondo del Poggio e Rainaldo di Atri, che portò al prolungamento delle campate verso destra e all'adozione di pilastri quadrilobati in luogo dei sostegni originari.

1224  (rifacimento nucleo centrale)

In una fase costruttiva intermedia, riferibile verosimilmente alla consacrazione avvenuta nel 1224, le absidi sarebbero state demolite e sostituite da tre cappelle quadrilatere.

1251  (storia intero bene)

Nel 1251 venne elevata a dignità di cattedrale.

1268 - XIV (realizzazione campanile)

Il campanile, iniziato intorno al 1268, venne concluso verso la fine del '400 con l'apposizione della cella ottagonale cuspidata, opera di Antonio da Lodi.

XIV - XV (realizzazione cripta)

Tra la fine del '300 e l'inizio del '400, all'interno di una grande cisterna di epoca romana situata sotto la Cattedrale, venne realizzata la cripta ricca di affreschi e raggiungibile attraverso il chiostro duecentesco.

2006 - 2008 (restauro intero bene)

Tra il 2006 ed il 2008 la Cattedrale è stata sottoposta ad un consistente intervento di restauro che ha riguardato la realizzazione di un nuovo pavimento e di un nuovo sistema di riscaldamento; sono stati inoltre effettuati importanti scavi archeologici che hanno riportato in luce preesistenze significative. Sono stati effettuati anche interventi sulle coperture, sulle pareti esterne e sul ciclo di affreschi.
Descrizione

La chiesa sorge su preesistenze romane (cisterne venute alla luce nel corso delle attività di restauro). Essa è documentata sin dal 1140, come dipendente dalla diocesi di Penne, ma l’iter costruttivo sembra concludersi con la consacrazione del 1223. Nel 1251 venne elevata a dignità di cattedrale. Il fronte principale è caratterizzato da un impianto simmetrico in blocchi lapidei squadrati. L’attacco al cielo segue un profilo piano. L’attacco al suolo è caratterizzato da un basamento in pietra che livella i prospetti rispetto al piano leggermente inclinato della strada. La facciata è ritmata dalla presenza di quattro lesene sormontate da un motivo di archetti acuti pensili, che seguono il coronamento orizzontale della sommità. Le lesene consentono una tripartizione verticale della facciata nella quale si inserisce centralmente il portale principale; trattasi di un portale in pietra chiara scolpita con archi concentrici riccamente decorati, a incorniciare una lunetta affrescata. Nell’ordine superiore della facciata, in asse con il portale, figura un rosone finemente decorato, raccordato con la parte sottostante da un leggero cordolo lapideo che lo cinge e che poggia su sculture leonine. Il prospetto meridionale della chiesa è scandito dalla presenza di paraste di rinfianco, che si alternato a sottili finestroni con riquadratura centinata; su questo lato sono presenti tre portali in pietra opera di Rainaldo (quello centrale del 1288 e quello a sinistra del 1305) e di Raimondo del Poggio (l’ultimo sulla destra datato 1302). Si tratta di opere finemente decorate, con baccellature profonde, motivi vegetali, capitelli, leoni accovacciati e archivolti decorati con fasce di palmette atriane, foglioline, fiori a punta di diamante, rami serpeggianti e volute. Le lunette dei tre portali mostrano affreschi alquanto compromessi. Il prospetto laterale sinistro mostra una superficie in blocchi di pietra squadrati, scandita dalla presenza di paraste lisce; in posizione arretrata e parzialmente inglobato all’interno della chiesa, compare il campanile. Trattasi di una torre campanaria a base quadrata, la cui costruzione è attestata nel 1268, per la parte basamentale, mentre il torrino ottagonale è tardoquattrocentesco. Il campanile mostra una ripartizione in ordini, con cella campanaria a un fornice per lato, decorata con archetti pensili e sormontata da una guglia laterizia a sezione ottagonale alla maniera di Antonio da Lodi. L’interno, realizzato tra l’inizio del sec. XI e la fine del sec. XIV, è articolato attraverso tre navate divise da una serie di archi acuti poggianti su sette coppie di pilastri laterizi quadrilobati, di cui le ultime quattro sono state inglobate nel sec. XIV in ringrossi ottagonali per motivi di staticità. La mole del campanile si innesta sulla parete di sinistra. L’interno mostra interessanti cicli di affreschi: quello più antico, duecentesco (Contrasto dei vivi e dei morti), è collocato nello spazio adiacente al coro, sulle pareti che sovrastano i resti a terra delle due piccole absidi semicircolari preesistenti. La parete destra mostra affreschi duecenteschi raffiguranti San Giacomo e Santa Reparata. Sulle pareti laterali, sulla controfacciata e sui pilastri sono visibili affreschi collocabili tra la metà del sec. XIV e i primi decenni del sec. XV. Infine va segnalato il vasto ciclo pittorico che ricopre interamente la tribuna e gli ultimi pilastri che la delimitano, incentrato sulle Storie Mariologiche e Cristologiche, opera del pittore quattrocentesco Andrea Delitio. Le navate mostrano un soffitto a capriate lignee con arconi acuti di sostegno. L’aula è illuminata da ampi finestroni che si aprono sulle pareti della navata laterale destra.
Pianta
La pianta rettangolare ad andamento longitudinale, senza transetto nè abside, è scandita da tre navate, di cui quella centrale di maggiore altezza ma più stretta. All’interno della chiesa, sulla parete sinistra, si inserisce il campanile a base quadrata.
Coperture
All'interno le tre navate mostrano una copertura con tetto a due falde con travi lignee. La copertura esterna è a due falde con salienti, con manto in coppi laterizi
Pavimenti e pavimentazioni
Lastre in pietra naturale travertino
Impianto strutturale
L'edificio è in muratura portante in blocchi lapidei e laterizi. Il sistema delle coperture si compone di tetto a due falde con salienti.
Elementi decorativi
L'apparato decorativo interno è molto ricco, con affreschi riconducibili ai secc. XIV-XV, da segnalare il vasto ciclo pittorico della tribuna opera di Andrea Delitio . La decorazione esterna è resa dalle sculture del portale principale e dai tre portali laterali.
Scale
Un gradino in corrispondenza dell’ingresso permette di raggiungere la quota della chiesa. All’interno l’area presbiterale è elevata dalla quota del pavimento a mezzo di gradini
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2006-2008)
è presente un altare considerato l’opera più antica. Trattasi di un blocco di pietra con cornici specchiate sui lati e lastre marmoree decorate con intarsi incisi riempiti con una pasta marmorea rossa con scaglie color verde. L’opera è attribuita a un tale Raulino.
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