La realizzazione della chiesa, annessa originariamente all’antichissimo Convento ed Ospedale di Sant’Antonio fuori Porta di Barete (soppresso il primo nel 1409, l’altro chiuso alla fine del 500) dovrebbe risalire verosimilmente alla prima metà del XII sec, ben prima della fondazione della citta di L’Aquila. Parti di essa, arrivate sino ai nostri giorni, quali il tessuto originario “ad apparecchio aquilano” di tipo duecentesco della facciata e il portale datato 1308 che vi si apre, ne dimostrano l’esistenza almeno a questa data.
(Fonte: Orlando Antonini, Architettura religiosa Aquilana, Tau editrice, Todi (PG) 2010, pgg 199-203, tomo I).
(Fonte: Luigi Lopez, L’Aquila, le memorie, i monumenti, il dialetto, editore G. Tazzi, L’Aquila (AQ) 1988, pgg 128-129.)
XVIII (ristrutturazione intero bene)
Nel settecento, a seguito del sisma del 1703, la chiesa venne restaurata secondo il gusto dell’epoca, come è visibile nella decorazione interna dell’aula.
(Fonte: Orlando Antonini, Architettura religiosa Aquilana, Tau editrice, Todi (PG) 2010, pgg 199-203, tomo I)
2009 (danni da sisma intero bene)
A seguito del sisma del 2009 la chiesa è risultata inagibile riportando lesioni profonde alle strutture in elevazione con pericolo di ribaltamento delle pareti, danni localizzati alle coperture e sconnessioni del manto di copertura
2013 - 2023 (restauro intero bene)
A seguito dei fondi della ricostruzione privata decreto 3/2010, nel 2013 sono iniziati i lavori di riparazione post sisma per tutto il complesso edilizio, oggi prevalentemente ad uso privato, ricomprendendo anche la chiesa. La chiesa è stata riaperta al culto in data 8 gennaio 2023
Descrizione
Costruita fuori le mura, nella pianura ad occidente della città che ora la ha riassorbita, è parte di una struttura edilizia comprendente convento ed ospedale; questi ultimi non più funzionanti dal XV e XVI sec, sono riconoscibili nell’impianto quadrangolare dei corpi di fabbrica, (ancora esistenti ma ora adibiti ad uso privato), attorno a ciò che doveva essere un chiostro
Presenta una facciata quadrangolare ad apparecchio aquilano in pietra squadrata, impreziosita da un portale trecentesco. L’ambiente interno quadrangolare coperto da soffittatura piana è scandito da paraste concluse agli angoli delle pareti da cornicione rettilineo collocato all’altezza dell’imposta delle quattro arcate centrali, una per ogni lato. L’arcata di fronte l’ingresso si apre in una profonda abside quadrangolare coperta da volta a botte, mentre le restanti arcate laterali sono cieche; al di sopra del cornicione, ai lati delle arcate che lo interrompono, si aprono ampie finestre rettangolari. Campanile a vela, posto sul retro della chiesa.
Facciata
la facciata, a coronamento orizzontale, in pietra squadrata presenta una tessitura ad apparecchio aquilano
Pianta
la pianta è a monoaula con controsoffittatura piana in legno, terminante con profonda abside quadrangolare coperta da volta a botte
Struttura
struttura in muratura portante
Coperture
la copertura a due falde con struttura in legno, presenta la linea di colmo trasversale all’asse longitudinale della chiesa
Pavimenti e pavimentazioni
non visibili
Elementi decorativi
un Crocifisso scolpito in legno variamente colorato, opera del ‘300, ornava la chiesa; ma già da tempo era conservato nel Museo nazionale d’Abruzzo. (Fonte: Luigi Lopez, L’Aquila, le memorie, i monumenti, il dialetto, editore G. Tazzi, L’Aquila (AQ) 1988, pgg 128-129.)
Campanile
nella parte posteriore, campanile a vela ad un fornice
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (2023)
Altare in pietra antica su basamento centrale quadrangolare in pietra grezza
ambone - aggiunta arredo (2023)
Leggio in bronzo traforato su piedistallo in pietra