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Bollate
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1971-1972)
XII - XIII(preesistenze intero bene); 1714 - 1747(ricostruzione intero bene); 1820 - 1830(realizzazione altari); 1820 - 1830(ristrutturazione altari); 1836 - 1838(messa in opera organo); 1895 - 1908(ristrutturazione intero bene); 1930 - 1940(decorazione pittorica intero bene); 2015 - 2017(risanamento coperture)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Bollate>
Altre denominazioni S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (preesistenze intero bene)

La pieve viene nominata per la prima volta tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani e baricentrata sul praepositus e sul collegio canonicale; importante per dipendenze e ricca per possessi agricoli. Unico resto architettonico visibile dell'antica chiesa medioevale è il campanile, oggi tronco e murato nell'attuale fianco sinistro. Ha una struttura a mattoni (e frequenti riusi lapidei) con archetti decorativi.

1714 - 1747 (ricostruzione intero bene)

Nella prima metà del Settecento vi furono interventi a edifici del complesso, quali la parte più antica dell'odierna canonica e la scuderia con colonne; vennero arricchiti il tesoro sacro e la quadreria, e la realizzazione della statua della Madonna del rosario. Vi fu una radicale ricostruzione della chiesa, rivolta a est e corrispondente all'odierna navata, ultimata nel 1747 con la realizzazione dell'attuale altare maggiore.

1820 - 1830 (realizzazione altari)

Gli attuali altari di capocroce sono stati realizzati nel corso di interventi ottocenteschi.

1820 - 1830 (ristrutturazione altari)

Gli attuali altari di capocroce sono stati realizzati nel corso di interventi ottocenteschi.

1836 - 1838 (messa in opera organo)

Posizionamento dell'organo Carrera in controfacciata.

1895 - 1908 (ristrutturazione intero bene)

Con l'avvento del beato arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, oltre alla sistemazione e arricchimento del tesoro sacro, la pieve vide un mutamento radicale: nel 1895 veniva da lui posta la prima pietra del nuovo edificio, consacrato nel 1899. L'operazione implicò la distruzione dell'abside settecentesca, la creazione di un grande transetto sormontato da tiburio e di un profondo presbiterio, l'erezione di un nuovo campanile con statua sommitale della Madonna Ausiliatrice. La chiesa ebbe un assetto nuovo, neobarocco e neorococò, qualificato dai nuovi altari e balaustre "in stile" e dal coevo rifacimento della nuova facciata, giustapposta alla precedente e culminante con le statue neo-berettiane di San Martino e degli Angeli. Vennero mantenuti elementi neoclassici (organo, altare di capocroce destro, pulpiti).

1930 - 1940 (decorazione pittorica intero bene)

Il ciclo completo di pitture murali fu realizzato nel corso degli anni trenta del Novecento da Sante Martinotti sotto la guida iconografica del prevosto Carlo Elli (1920-1958): Pantocrator e Madonna orante nell'abside, Storie di Abramo nel presbiterio, Evangelisti nei pennacchi, Storie di San Martino nella cupola, Serpente di bronzo e Visione della donna e del drago nei lunettoni di transetto, Vegliardi apocalittici nelle lunette di navata, Via Crucis alle pareti, oltre al complesso Santoriale in tutto l'edificio ed alle cappelle.

2015 - 2017 (risanamento coperture)

Intervento di risanamento e consolidamento delle coperture dell'intera chiesa parrocchiale.
Descrizione

La chiesa ha impianto a croce latina, a unica navata con cappelle laterali e transetto. Il presbiterio si sviluppa in profondità e termina con l'abside; ai suoi lati si affiancano sacrestia e spazi di servizio. L'aula è voltata, con ampie finestre termali nelle unghie. La facciata è tripartita da leggere paraste, sormontata da volute laterali e timpano mistilineo con statue in sommità. L'ingresso principale è evidenziato dal protiro su colonne.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmo policromo.
Impianto strutturale
Edificio in muratura di mattoni, intonacata, con volte e cupola allì'incrocio con il transetto.
Elementi decorativi
Le pareti sono dipinte con opere di Sante Martinotti: Pantocrator e Madonna orante nell'abside, Storie di Abramo nel presbiterio, Evangelisti nei pennacchi, Storie di San Martino nella cupola, Serpente di bronzo e Visione della donna e del drago nei lunettoni di transetto, Vegliardi apocalittici nelle lunette di navata, Via Crucis alle pareti.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971-1972)
Adeguamento liturgico realizzato su progetto dell'architetto Pietro Ferrari. L'adeguamento è consistito nell'ampliamento del presbiterio verso il transetto e realizzazione dei nuovi Poli liturgici. L'altare preconciliare settecentesco è stato conservato assieme alla balaustra originaria nella zona absidale, all'interno del presbiterio.
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