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Acqui Terme
Acqui
chiesa
parrocchiale
Nostra Signora Assunta
Parrocchia di Nostra Signora Assunta
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Scale; Struttura
altare - aggiunta arredo (1985); ambone - aggiunta arredo (1985); cattedra - aggiunta arredo (1985); cattedra - aggiunta arredo (1985)
IV - V(inizio lavori intero bene); 900 - 1000(inizio lavori intero bene); 1000 - 1067(consacrazione intero bene); XI - XV(proprietà carattere generale); 1400 - 1499(ampliamento ala sinistra); 1450 - 1499(edificazione campanile); 1450 - 1499(committenza portale centrale); 1450 - 1499(committenza ampliamento); 1480 - 1530(restauro carattere generale); 1530 - 1550(restauro carattere generale); 1550 - 1599(restauro carattere generale); 1550 - 1599(restauro carattere generale); 1600 - 1650(restauro carattere generale); 1650 - 1699(restauro carattere generale); 1700 - 1750(restauro caratttere generale); 1750 - 1799(restauro carattere generale); 1800 - 1850(restauro carattere generale); 1850 - 1899(restauro carattere generale); 1900 - 1950(restauro carattere generale); 1950 - 1999(restauro carattere generale); 2000 - 2010(restauro carattere generale); 2015 - 2016(restauro carattere generale); 06/2017 - 03/2018(restauro carattere generale )
Chiesa di Nostra Signora Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Nostra Signora Assunta <Acqui Terme>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

IV - V (inizio lavori intero bene)

Acqui Terme è antica sede episcopale, fin dal IV secolo d.C., considerando attendibile la tradizione secondo cui a fondarla fa San Maggiorino, primo vescovo della città. La più antica testimonianza epigrafica che riporta il nome di un presule acquese, quello di Ditario, è del 488. La prima attestazione, sempre su epigrafe, di una sepoltura cristiana risale invece al 401.

900 - 1000 (inizio lavori intero bene)

Santa Maria Maggiore, questa è la prima dedicazione del duomo, fu preceduta nel concentrico della città alta da un'altra antica sede vescovile dedicata alla Vergine. E' prospettabile, dunque, che il Duomo acquese sia sorto con proprie fondamenta a fianco (e non sopra) a una precedente Cattedrale.

1000 - 1067 (consacrazione intero bene)

La consacrazione della Cattedrale Santa Maria Maggiore avvenuta nell'anno 1067 il 17 novembre. Questa data si legge sul mosaico rinvenuto nel 1845 sotto il pavimento del presbiterio e ora conservato presso il Museo Civico d'Arte Antica di Torino ed è inoltre incisa sul portale maggiore della chiesa (realizzato nel 1481).

XI - XV (proprietà carattere generale)

Se il recupero della forma primitiva della Cattedrale è fondamentale per la sua conoscenza, a tal fine è ugualmente importante ricostruire l'evoluzione subita dalle sue strutture nel corso dei secoli. Per gli inizi le fonti di archivio tacciano, non sembra che prima del siano state effettuate modifiche consistenti. Da questo secolo in avanti, invece, abbiamo la possibilità di elencare una serie di interventi degni di essere riportati.

1400 - 1499 (ampliamento ala sinistra)

Nel 1452 abbiamo la notizia relativa dell'edificazione di una quarta navata sul lato nord [A.V.A faldone "Cattedrale" 3° relazioni parrocchiali]

1450 - 1499 (edificazione campanile)

Nel 1479 si ultima, con il trasporto delle campane, la fabbrica del nuovo campanile; quello che ancor oggi si ammira guardando il fronte anteriore destro della Cattedrale. [A.V.A manoscritto del 1628]

1450 - 1499 (committenza portale centrale)

Del 1481 è l'esecuzione da parte del maestro campionese Giovanni Antonio Pilacorte del portale maggiore della chiesa; opera commissionata dal vescovo Tommaso De Regibus (1450-1484), lo stesso che intorno al 1460 termino la costruzione del palazzo Vescovile. [la data e il nome dello scultore sullo stipite destro del portale]

1450 - 1499 (committenza ampliamento)

Nel 1495 il Vescovo Costantino Marenco (1484-1498) completa il chiostro e la canonica probabilmente iniziati dal Vescovo Bonifacio Sismondi (1427-1450). E' significativa del lungo travaglio i questi elementi la gamma dei diversi capitelli impiegati nel chiostro [Epigrafe murate nel chiostro superiore]

1480 - 1530 (restauro carattere generale)

Degli ultimi due decenni del XV secolo e dei primi tre del secolo successivo vi è il rinnovo o la rifondazione di varie cappelle signorili poste all'interno della chiesa. In questo periodo vengono ricostruiti l'altare maggiore egli altri due della absidi vicine

1530 - 1550 (restauro carattere generale)

Nel 1530 si edificano le volte della navata centrale; queste sostituite poi dalle attuali nl 1788, dovevano presentarsi a crociera costolonate; nello stesso periodo alla copertura della navata centrale si realizza il grande rosone della facciata

1550 - 1599 (restauro carattere generale)

Successivo all'anno 1555, viene decretato 'abbattimento del primitivo tiburio e la costruzione di quello attuale, in mattoni, sormontato da lanterna. Poco dopo il 1585, vengono realizzate le due porte rinascimentali che fiancheggiano il portone centrale. di queste solo quella di sinistra era aperta, mentre quella sud lo sarà nel 1792. [A.V.A scatola "Visitatori apostolici/1577-1585"]

1550 - 1599 (restauro carattere generale)

Verso il 1576 si realizza una scala per unire la navata laterale destra con il transetto/presbiterio, fino ad allora l'accesso al presbiterio si aveva solo dallo scalone della navata centrale. Nel 1587 si intonaca l'interno, originariamente in pietra a vista, opera voluta dal vescovo Francesco Biandrate dei Conti di S. Giorgio Aldobrandini (1585-1598), il medesimo che nel 1592 termina l'ampliamento del Palazzo vescovile. [A.V.A faldone "Cattedrale/Altare e beneficio" e dai "Libri dei Conti" del Capitolo della Cattedrale]

1600 - 1650 (restauro carattere generale)

Nel 1602 il vescovo Camillo Beccio (1598-1620) fa innalzare davanti alla Cattedrale un monumento costituito da una guglia in pietra con croce, (questo fatto potrebbe esulare dalla trattazione in corso) se non fosse che dopo l'abbattimento del manufatto avvenuto nel 1784, la parte alta della guglia fu posta sul timpano della Chiesa, dove tuttora si può vedere.

1650 - 1699 (restauro carattere generale)

Dopo la metà del XVII secolo, si effettuano notevoli modifiche alle decorazioni dell'interno. Nel 1655 si consacra la cappella presbiteriale di San Guido lato sinistro del transetto. Nel 1659 si completano gli stucchi della cappella absidale di sinistra adiacente a quella maggiore e si iniziano gli stucchi a quella di destra completata nel 1672 si può considerare conclusa la ridefinizione barocca del presbiterio. Nel 1679 il vescovo Carlo Gozzani (1675-1721), consacra il nuovo altare maggiore (ora nella chiesa parrocchiale S. Francesco in Acqui T. dal 1860); si completa la cappella del Rosario, lato sinistro, ordinando la statua lignea della Madonna. Alla fine del secolo si realizza la nuova copertura con volte a vela del pronao. [A.V.A faldone "Cattedrale, 1 Decreti vescovili 3°fascicolo relazioni parrocchiali]

1700 - 1750 (restauro caratttere generale)

Nel 1730 il Comune di Acqui fa riedificare da "marmorini" svizzeri il nuovo altare e la balaustra della cappella di San Guido. Per l'occasione si effettuano lavori di rinforzo nella sottostante porzione di cripta per l'abbattimento di alcune colonnine. Nel 1734 viene completata l'Aula Capitolare, voluta dal vescovo Giovanni Battista Roero (1727-1744) completa anche dal prezioso arredo ligneo eseguito dal maestro Silvestro de Silvestri. Nel decennio successivo si erige anche la Sacrestia dei Cappellani, lo stesso Prelato dona la porta laterale destra di facciata. Nel 1737 è in costruzione l'organo della chiesa; tale organo era situato fino al 1764 in prossimità dell'ultima campata destra prima del transetto e si reggeva su mensole; il vescovo Carlo Giuseppe Capra (1755-1772) in quell'anno lo fece trasferire sopra l'ingresso maggiore, dov'è l'organo attuale. [A.V.A volume "Liber Convocatorum/Capituli Aquensis"]

1750 - 1799 (restauro carattere generale)

Nel 1769 si realizza la voluta presente in facciata sul lato sinistro del rosone per regioni di staticità, cui fu aggiunta per simmetria quella sul lato destro. Nel 1786 viene terminata la cappella del Battistero (prima sul lato sinistro). Il vescovo Giuseppe Antonio Maria Corte (1773-1782) lascia una somma perché nel transetto destro, allora occupato dalla cappella dell'Annunziata, venga realizzata la cappella del SS. Sacramento terminata nel 1786; contemporaneamente si sposta "Annunziata" nell'absidiola di destra. Nel 1786 viene iniziata dal vescovo Carlo Luigi Buronzo (1785-1791) la fabbrica delle nuove cappelle sul lato destro della navata laterale occupando il lato adiacente del chiostro. Nel 1788 si termina la riedificazione delle volte della navata maggiore e a seguire vengono ultimate le nuove cappelle, restano da completare la pavimentazione e gli altari.

1800 - 1850 (restauro carattere generale)

Verso il 1825 si ricompone, per volere del vescovo Carlo Giuseppe Sappa de Milanesi (1817-1834), l'altare tardo seicentesco dedicato a S. Carlo Borromeo (quarta cappella di destra). Negli anni fra il 1845 e la fine del 1847 vengono ricoperti con i marmi genovesi dell'impresa Monteverde tutti i pavimenti della chiesa, parte del presbiterio e le cappelle laterali. Inoltre, si abolisce l'antico scalone centrale d'accesso al presbiterio e si rivestono di marmi il fronte della cripta e le scale laterali con le relative balaustre; si erige sfruttando frammenti delle antiche cappelle il pulpito attuale. [A.V.A faldone "La Chiesa/Cattedrale" fascicolo "1845/50 e seg..."]

1850 - 1899 (restauro carattere generale)

Nel 1860 il vescovo Modesto Contratto (1837-1867) consacra l'attuale altare maggiore, realizzato con parti di elementi scultorei di cappelle del '400 e '500. Nello stesso lotto di lavori si esegue anche il pavimento alla veneziana del coro. Negli stessi anni si eseguono anche la decorazione ad affresco e gli stucchi dorati della volta centrale, gli affreschi del pittore locale Pietro Ivaldi detto il "Muto" sono commissionati negli anni 1862/63. Nel 1874 viene costruito il nuovo organo ed ampliato nel 1885 nelle attuali caratteristiche. [A.V.A faldone "Cattedrale 1°Documenti vari, serie atti tra 1862-1864"]

1900 - 1950 (restauro carattere generale)

Nei primi decenni del '900 abbiamo il restauro in chiave rinascimentale della cappella di "S. Maria delle Grazie" (quinta di sinistra) e l'apparato decorativo della cappella del "Santissimo" (transetto destro). Del 1932 è la realizzazione, su progetto del canonico Alessandro Thea, della cappella del "Crocifisso" (prima destra) e dopo due anni la risistemazione della cappella di "San Guido" (transetto sinistro).

1950 - 1999 (restauro carattere generale)

Tra gli anni 1950-1960, con il supporto degli ordini di tutela furono compiuti interventi di consolidamento e sistemazione dell'area esterna della zona absidale; si interviene anche con il restauro e consolidamento delle coperture delle absidi. si realizza una nuova copertura in piano del pronao e la sistemazione della scalinata di accesso tra la piazza e il pronao. Nello stesso periodo viene realizzato l'impianto di riscaldamento. Tra gli anni 1985-1989 abbiamo l'intervento di resaturo rifacimento delle strutture e del manto di copertura del tetto, a seguire il restauro interno degli affreschi e dell'apparato decorativo interno della chiesa.

2000 - 2010 (restauro carattere generale)

Nel primo decennio del XXI sec. si provvede al restauro strutturale del rosone presente in facciata e il consolidamento fondale della parte muraria in cui insiste il campanile [il campanile è stato costruito (1479) appoggiandosi sulle murature originali della chiesa].

2015 - 2016 (restauro carattere generale)

Tra il 2015/16 si realizza il restauro conservativo del paramento lapideo dell'orologio presente in facciata del campanile e il restauro delle colonne e dei pilastri del pronao.

06/2017 - 03/2018 (restauro carattere generale )

Intervento di restauro conservativo del manto di copertura e della relativa lattoneria del tetto della zona nord (lato sinistro).
Descrizione

La Chiesa venne consacrata nel 1067, ha uno sviluppo a pianta a croce latina e transetto aggettante, si presenta nelle forme originali piuttosto unitaria. Il complesso architettonico che meglio si è conservato, nell'originalità, è quello absidale; delle cinque absidi originarie, è stata demolita solo quella addossata al braccio sud nella parte superiore. Nel 1479 vi fu l'edificazione del campanile, quello che ancora oggi si può ammirare; due anni dopo fu terminato il portale maggiore. Nel 1614 la costruzione del pronao a colonne binate in pietra arenaria. Nel 1786 si avviò la fabbrica delle nuove cappelle laterali, nella parte sud, la riedificazione delle volte della navata centrale e l'ultimazione delle cappelle lato nord. Alla metà dell'Ottocento vi fu la riorganizzazione degli spazi interni con la sistemazione del presbiterio, la demolizione dello scalone centrale d'accesso e la costruzione delle due scale laterali che portano alla zona presbiterale; si rinnova la pavimentazione di tutta la chiesa.
Coperture
Tetto a capanna a due falde per la navata centrale e per il transetto che nella parte a sud termina a padiglione, ad una falda per le navate e le cappelle laterali. La struttura lignea composta da capriate nella parte della navata centrale e del transetto; da arcarecci e puntoni per le falde laterali delle navate e cappelle. Il completamento della struttura è formato da un tavolato e relativa guaina traspirante e successiva listellatura; il manto in laterizio è composto da tegoloni e copponi per la navata centrale mentre per il resto della copertura in coppi, solo l'absidiola esterna ha una copertura in lastre in pietra.
Elementi decorativi
Esternamente abbiamo una decorazione sommitale composta di un fregio continuo a dente di sega e da archetti pensili a peduccio. Il portale principale, opera dello scultore luganese Giovanni Antonio Pilacorte risalente al 1481. Tra la fine del '400 e gli inizi del '500, sono databili diversi pezzi scultorei collocati tra chiostro, cripta o inseriti negli ottocenteschi pulpito e altare maggiore. Tra le opere pittoriche, importantissimo, il "Trittico- Madonna di Montserrat del pittore spagnolo Bartolomé Bermejo 1480; di una "Pala" con S. Guido e i Dottori della Chiesa datata 1496. Da notare sono gli stucchi e le pitture barocche della zona absidale realizzate dal pittore visonese Giovanni Moneci 1668; dalle pitture e decorazione "Rococò" della seconda metà del Settecento, dal Battistero e dalle cappelle "dell'Annunziata" e "Madonna del Rosario". Sempre settecenteschi (1734) sono gli stalli lignei dell'aula capitolare. Le pitture delle volte della navata centrale sono del pittore ponzonese Ivaldi detto "Il Muto" 1863.
Fondazioni
La costruzione dell'impianto architettonico, in funzione alle indagini archeologiche del 1991, ha uno sviluppo unitario sia nella progettazione sia nell'edificazione con una struttura muraria in blocchi di pietra e mattoni, il sedime di costruzione è compatto e su marna.
Impianto strutturale
La struttura verticale è in muratura portante in mattoni a vista per le pareti laterali ed absidali, mentre la facciata in pietra e mattoni a vista. La struttura orizzontale si presenta con volte a botte e lunettate in corrispondenza di ogni arcata in mattoni, in modo tale da conferirle l'aspetto di volte a crociera.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione risale alla metà dell'Ottocento con l'utilizzo di marmi genovesi e comprende tutta la chiesa, parte del presbiterio e delle cappelle laterali.
Pianta
La chiesa si sviluppa con una pianta a croce latina, con un transetto aggettante rispetto ai margini laterali della chiesa; formata da tre navate che si snodano per la lunghezza di sei campate e da successive cappelle laterali; la parte absidale e terminata da tre absidi, in linea con le navate e da altre due absidiole in aderenza al transetto (quella di destra è stata demolita nella parte superiore per la costruzione dell'aula dei canonici. La cripta si estende parzialmente interrata, occupando tutta la vasta area rialzata del transetto, del presbiterio e delle absidi.
Scale
La presenza delle scale è dettata dalla necessità di collegamento tra la zona delle navate e quella presbiterale a quota rialzata sopra la cripta. La localizzazione delle due scale in linea con le navate laterali sono state realizzate nella metà dell'Ottocento con la demolizione di quella centrale realizzando l'attuale accesso alla cripta; i rivestimenti delle scale sono in marmo come pure le balaustre.
Struttura
La struttura portante in muratura in mattoni e blocchi in pietra per quella verticale, a volta con imposta a botte in mattoni per quella orizzontale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1985)
Altare collocato al centro del presbiterio all'incrocio tra la navata centrale e il transetto, sottostante all'altare maggiore.
ambone - aggiunta arredo (1985)
Arredo mobile in legno collocato a lato destro dell'altare adiacente alla balaustra che delimita la zona rialzata del presbiterio.
cattedra - aggiunta arredo (1985)
La cattedrale vescovile è composto da un arredo ligneo a forma di stallo da coro collocato a lato sinistro adiacente al pilastro e balaustra del presbiterio.
cattedra - aggiunta arredo (1985)
La cattedrale del celebrante è composta da un arredo mobile in legno/poltroncina collocata a lato destro tra l'altare e l'altare maggiore lato destro.
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