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Collarmele
Avezzano
chiesa
sussidiaria
Santa Maria delle Grazie
Parrocchia di Santa Felicita
Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Scale; Struttura; Pavimenti; facciata
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
XV - XV(costruzione parte retrostante (antica)); XVI - XVI(ampliamento avancorpo (recente)); XX - XX(restauro intero bene); XXI - XXI(inagibilità intero bene )
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Collarmele>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (costruzione parte retrostante (antica))

Il Corsignani nella "Reggia Marsicana" riferisce, tra le altre chiese esistenti in questo luogo, che appena fuori l'abitato di Collarmele si trova la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie con l'altare di S. Michele. Detta chiesa è molta frequentata dal popolo ed è stata costruita dalla famiglia Piccolomini nell'anno 1461. Il Di Pietro riferisce che nella parte settentrionale di Colle - Armele a circa mezzo chilometro di distanza al confine con il Tratturo esiste la chiesa della Madonna Delle Grazie che fu edificata per ordine e devozione della principessa Piccolomini nell'anno 1461.

XVI  (ampliamento avancorpo (recente))

Il Gavini fa risalire la costruzione della parte della chiesa al 1561 come anche la stessa data si trova sotto l'architrave che immette nella sacrestia con lo stemma dei Piccolomini. Questa famiglia infatti, era feudataria da1 1463 al 1591 della contea di Celano e la Baronia di Pescina di cui Collarmele era parte integrante.

XX  (restauro intero bene)

La costruzione ha resistito a tutti i disastri tellurici che si sono susseguiti dalla data della costruzione ad oggi compresi i terribili terremoti del 1703 e del 1915. Per interessamento del sig. Luigi Marinacci alto funzionario degli uffici delle belle arti nell' anno 1962 furono fatti dei lavori di restauro (in particolare il tetto).

XXI  (inagibilità intero bene )

In seguito ai danni del sisma di L'Aquila del 06/04/2009 la chiesa risulta inagibile.
Descrizione

Trattasi di una chiesa di campagna sita in mezzo al Regio Tratturo, adiacente la Tiburtina Valeria, a Nord dell'abitato di Collarmele. E' una chiesetta votiva realizzata in due tempi successivi. La parte più antica é di forma quadrata con volta che scarica su piccoli pilastri ottagonali. Questa parte e' sollevata rispetto al resto della costruzione da quattro gradini che conducono all' altare maggiore. La restante parte, più recente, è di forma rettangolare, a navata unica, con copertura a capriata lignea. Il campanile è incorporato alla chiesa ed è del tipo a vela. Sopra l'altare maggiore è rappresentata la Madonna della Misericordia con le mani congiunte in atto di pregare a protezione del popolo che è visibile in basso, mentre al di sopra due angeli sorreggono un fiorito manto.
Pianta
La parte più antica é a forma quadrata ed e' sollevata rispetto al resto della costruzione da quattro gradini, la restante parte, più recente, è a forma rettangolare a navata unica.
Coperture
Tetto a due falde con orditura in legno e sovrastante manto di tegole in laterizio
Elementi decorativi
Paliotto, altari e affreschi.
Scale
Esternamente è presente una scalinata in pietra formata da tre gradini; all'interno la zona presbiteriale è rialzata e raccordata da quattro gradini.
Struttura
Muratura portante di pietrame con sovrastante volta a crocera (solo nella parte originaria) e copertura a capriata lignea.
Pavimenti
In piastrelle di cotto.
facciata
La facciata a timpano presenta nella metà superiore un rivestimento di mattonelle policrome maiolicate in rilievo. Nella parte inferiore risulta intonacata. Il sistema delle bucature è costituito da un rosone circolare in asse centrale al di sopra del portale con sovrastante timpano, entrambi delimitati da due lesene. Due finestre speculari al portone d'ingresso e due nicchie con Santi completano la facciata.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980)
La mensa d'altare è costituita da un tavolo ligneo sostenuta da gambe intagliate , frontalmente è rappresentata l'ultima cena in altorilievo.
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